domenica 30 marzo 2025

Terzigno (NA) - Museo Emblema | “Dipingere il paesaggio", a cura di Renata Caragliano ed Emanuele Leone Emblema

Il Museo Emblema di Terzigno (NA) presenta il progetto espositivo dal titolo “Dipingere il paesaggio” di Salvatore Emblema (1929-2006), a cura di Renata Caragliano e Emanuele Leone Emblema, programmato e finanziato dalla Regione Campania (fondi POC 2014–2020), realizzato da Scabec – Società Campana Beni Culturali nell’ambito della rassegna Campania by Night, con il Museo Emblema. Foto di Amedeo Benestante
La mostra, inaugurata il 28 marzo e aperta fino al 31 luglio, prende il titolo da un’opera di Emblema del 1967-’73: “Dipingere il paesaggio”, un’installazione composta da un insieme di fascine di rami di castagno ridipinti in un colore Blu Emblema, e propone un viaggio nelle installazioni ambientali nella natura che l’artista ha realizzato ai piedi del Vesuvio. Una vera e propria anticipazione della Land Art sotto il vulcano messa in atto dal 1967 in avanti. Esperimento documentato anche da alcuni scatti fotografici, nei quali si vede come Emblema fosse intervenuto con pigmenti naturali (rosa, bianco, verde) sugli alberi di pino circostanti la sua casa-studio, cambiandone colore. Un’azione bloccata in un fermo immagine, che fissa a un attimo preciso il ciclo di vita di quell’intervento di “dipingere il paesaggio” destinato a scomparire nel tempo.
In esposizione una selezione di opere, soprattutto degli anni Sessanta e Settanta, allestite tra interno ed esterno del museo, realizzate con materiali industriali, semilavorati e prefabbricati in metallo, “griglie” che interagiscono con lo spazio circostante utilizzando la linea come forma scultorea. Strutture primarie che, come una rete, danno vita a forme geometriche elementari allo scopo di creare opere pure che si sviluppano in verticale, “trasparenti”, e che – come nel caso delle sue opere su tela di juta – da corpi solidi e tridimensionali perdono peso raggiungendo la trasparenza.
«La Regione Campania continua con determinazione nel suo impegno per l’arte e la cultura, elementi fondamentali per la tutela del patrimonio e dare un’identità viva e condivisa alla nostra comunità – ha dichiarato il presidente Vincenzo De Luca –. La mostra celebra un artista che ha saputo reinterpretare il legame con la sua terra. Oggi, la sua ex casa-studio a Terzigno torna a essere luogo di incontro, in perfetta sintonia con lo spirito delle celebrazioni che l’artista organizzava. Questa iniziativa rinnova la nostra dedizione nel rendere l’arte accessibile e viva, tramandando la memoria di chi è riuscito a dare una nuova luce alla nostra cultura
L’inaugurazione è stata seguita dalla peee musicale di Gaia Eleonora Cipollaro, in arte Dada’, cantautrice partenopea che unisce cultura napoletana e world music con contaminazioni club ed elettroniche, e che propone una musica in bilico tra passato e futuro, tradizione e innovazione. L’evento musicale si è avvalso della consulenza artistica di Stefano Piccolo.
La mostra, a ingresso gratuito, è visitabile dal lunedì al venerdì nei seguenti orari: 9.30-13.00 e 14.30-18.30.

Nella ex casa-studio dell’artista Salvatore Emblema, ai piedi del Vesuvio, si riproporrà quel clima di condivisione che l’artista creava ospitando gli amici durante l’equinozio di Primavera: una “festa”, come la definiva lo stesso Emblema, per celebrare il momento in cui il giorno e la notte hanno la stessa durata. Oltre alla mostra, con una selezione di opere, soprattutto degli anni Sessanta e Settanta, allestite tra interno ed esterno del museo, sono previsti percorsi didattici, visite guidate e performance musicali.

In esposizione una selezione di opere, soprattutto degli anni Sessanta e Settanta, allestite tra interno ed esterno del museo, realizzate con materiali industriali, semilavorati e prefabbricati in metallo, “griglie” che interagiscono con lo spazio circostante utilizzando la linea come forma scultorea. Strutture primarie che, come una rete, danno vita a forme geometriche elementari allo scopo di creare opere pure che si sviluppano in verticale, “trasparenti”, e che – come nel caso delle sue opere su tela di juta – da corpi solidi e tridimensionali perdono peso raggiungendo la trasparenza.

Informazioni utili

  • La mostra, a ingresso gratuito, è visitabile dal lunedì al venerdì nei seguenti orari: 9.30-13.00 e 14.30-18.30.
  • Il museo sarà aperto in via straordinaria anche sabato 29 e domenica 30 marzo nei seguenti orari: 10-13 e 15-18.
  • Museo Emblema Via Vecchia Campitelli, 37 – 80040 Terzigno (Napoli)
  • Le visite guidate e interattive sono gratuite, con prenotazione obbligatoria sul sito www.museoemblema.com.
  • Scabec

venerdì 28 marzo 2025

Francesco Servino - "Cava Ranieri, dall’abbandono alla riscoperta"

La storia di Cava Ranieri prende vita in un libro, frutto del lavoro di ricerca e della ricostruzione storica del giornalista Francesco Servino. Un tempo trasformata in discarica, l’area è oggi protagonista di un ambizioso progetto di riqualificazione che la vedrà diventare un Parco Archeologico.

È disponibile online il nuovo libro del giornalista e attivista Francesco Servino, intitolato "Cava Ranieri, dall’abbandono alla riscoperta". L’opera si colloca a metà strada tra una pubblicazione scientifica e un’inchiesta giornalistica e gode del massimo patrocinio istituzionale, quello del Ministero della Cultura (Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali). Attraverso un’accurata ricostruzione storica, il libro racconta le vicende degli scavi archeologici di Terzigno, che hanno portato alla luce i resti di tre ville romane sepolte dall’eruzione del 79 d.C., insieme a eccezionali reperti oggi esposti al Museo Archeologico Territoriale di Terzigno.

Basato su documenti inediti rinvenuti negli archivi di Pompei, questo volume rappresenta lo studio più aggiornato e completo sulle ville e sui reperti di Cava Ranieri. Un capitolo significativo è dedicato all’attivismo civico che ha giocato un ruolo chiave nella “riscoperta” dell’area archeologica. A partire dagli anni Duemila, infatti, il sito era stato trasformato in discarica per fronteggiare l’emergenza rifiuti, subendo un grave periodo di degrado e abbandono, segnato da episodi di furti, vandalismo e smaltimento illegale di rifiuti. Un evento emblematico di questa situazione è stato il crollo della copertura che proteggeva la cella vinaria di una delle ville, un episodio che ha sollevato a livello nazionale la questione della gestione del patrimonio culturale in Italia.

Di fronte a questa emergenza, alcuni cittadini responsabili non si sono limitati alla denuncia, ma hanno elaborato proposte concrete per la valorizzazione dell’area e promosso iniziative di sensibilizzazione rivolte alla politica e all’opinione pubblica. Il libro evidenzia come l’azione civica a favore di Cava Ranieri, insieme alle battaglie ambientaliste del 2010 contro l’apertura di una nuova discarica nel Parco Nazionale del Vesuvio, abbia avuto un ruolo determinante nel riportare l’attenzione sulla tutela del patrimonio culturale, contrastando un modello di sviluppo insostenibile basato sulla gestione dei rifiuti.

Vengono inoltre raccontate le difficoltà iniziali degli attivisti, che si sono scontrati con il disinteresse delle istituzioni in un periodo in cui sembrava prevalere l’intento di non dare loro visibilità piuttosto che quello di tutelare il bene comune. Erano gli anni in cui la frase “con la cultura non si mangia” si era diffusa come un mantra, relegando in secondo piano il valore della salvaguardia del patrimonio storico e archeologico.

La storia, tuttavia, ha avuto un lieto fine: Cava Ranieri è stata bonificata ed è oggi al centro di un progetto di riqualificazione che prevede la sua trasformazione in un Parco Archeologico, Geologico e Naturalistico.

Il libro nasce anche dall’esigenza di dare il giusto riconoscimento al contributo civico nella tutela di Cava Ranieri, un aspetto troppo spesso escluso dalla narrazione istituzionale, maggiormente orientata a enfatizzare i propri meriti. Inoltre, l’opera è dedicata alla Dott.ssa Caterina Cicirelli, archeologa responsabile dell’area archeologica di Cava Ranieri, in segno di apprezzamento per il suo impegno e la sua dedizione.  Francesco Servino

...ho donato una copia del mio libro su Cava Ranieri alla biblioteca Giuseppe Fiorelli del Parco Archeologico di Pompei, un luogo a cui sono particolarmente legato e dove spesso mi reco per scrivere e condurre ricerche.

Da oggi, il libro sarà a disposizione di chiunque voglia consultarlo, rappresentando una preziosa testimonianza della storia di Terzigno e del lavoro di ricerca svolto in questo territorio. La direttrice ha accolto la mia donazione con grande entusiasmo, esprimendomi sinceri apprezzamenti, che ho accolto con gratitudine....

mercoledì 26 marzo 2025

Torre Annunziata Mercato della Terra Paniere Vesuviano - Domenica 30 marzo 2025

Domenica 30 marzo dalle 9 alle 13 isola pedonale su Corso Umberto I (angolo via Alfani - via dei Mille) per ospitare l'iniziativa promossa da Slow Food Vesuvio e nata diversi anni fa proprio a Torre Annunziata.
Attesi in città i produttori ortofrutticoli, produttori di olio extravergine d’oliva, dei formaggi del Cilento, del beneventano e dei Monti Lattari, del miele vesuviano e campano. Stand anche con produttori di birre artigianali, legumi, carciofi di Schito, agrumi vesuviani e zafferano vesuviano.
Il Mercato della Terra Paniere Vesuviano partecipa alla rete internazionale di mercati che lavorano in accordo con i principi di Slow Food. Al centro del Mercato saranno presenti anche due spazi di educazione alimentare.
  • Alle 9:30 gli studenti della Classe 3M dell’I.C. “Pascoli Siani”, insieme ai docenti e alla Dirigente Scolastica, racconteranno l’esperienza pluriennale di Orto scolastico Slow Food avviata nei giardini della scuola.
  • Alle 11 il Laboratorio della Terra, momento di conoscenza di un prodotto di stagione, sarà dedicato al Pisello Centogiorni del Vesuvio Presidio Slow Food. I produttori racconteranno la nascita e il successo di questo presidio, importante legume per l’ambiente e il benessere.

Mercato della Terra Paniere Vesuviano promosso da Slow Food Vesuvio dalle 9 alle 13
Corso Umberto I nell’ISOLA PEDONALE tra Via Gino Alfani e Via dei Mille  

  • Stand dei Produttori: prodotti dell’orto freschi e di stagione, olio extra vergine d’oliva della Campania, Formaggi del Cilento, del Beneventano, e dei Monti Lattari, mieli vesuviani e campani, birre artigianali, legumi, carciofi di Schito, agrumi vesuviani, zafferano vesuviano


domenica 23 marzo 2025

Boscotrecase - Via Luigi Settembrini - LAVORI IN CORSO - CHIUSA AL TRAFFICO

 

Via Luigi Settembrini - LAVORI IN CORSO - CHIUSA AL TRAFFICO

PERCORSO ALTERNATIVO VERSO VIA PANORAMICA / VIA CIFELLI
  1. Via Salvo D'Acquisto - 
  2. Via Giuseppe Mazzini
  3. Via Giuseppe Mazzini - SECONDO TRATTO - DIREZIONE OBBLIGATA
  4. Via Settembrini  BIVIO - SVOLTARE A SINISTRA
  5. Via Luigi Settembrini - DIREZIONE VIA UGO FOSCOLO  BIVIO - SVOLTARE A DESTRA E DI NUOVO A DESTRA 

Villa Campolieto | “Dall’uovo alle mele. La civiltà del cibo e i piaceri della tavola a Ercolano”.

Giovedì 27 marzo alle ore 17.30 nel sontuoso contesto del piano nobile di Villa Campolieto sarà presentata alla stampa ed inaugurata al pubblico la mostra “Dall’uovo alle mele. La civiltà del cibo e i piaceri della tavola a Ercolano”.

L’esposizione, che sarà visitabile fino al prossimo 31 dicembre 2025, è organizzata dal Parco Archeologico di Ercolano in collaborazione con la Fondazione Ente Ville Vesuviane.La mostra condurrà il visitatore attraverso le splendide sale di una delle più belle ville del Miglio d’Oro alla scoperta di cosa, quando e come mangiavano nel I secolo d.C. gli antichi abitanti di Ercolano alla luce dei rinvenimenti unici e specifici del sito UNESCO.

Il Direttore del Parco Archeologico di Ercolano, Francesco Sirano,  guida eccezionale in un percorso che accompagna il visitatore nella scoperta della cultura alimentare dell’antica Ercolano, con reperti, utensili,  macchine sceniche che evidenziano le influenze che la cucina antica ha avuto sulle tradizioni alimentari successive.

sabato 22 marzo 2025

Le Città Nuove, seminario di discussione nazionale sull’urbano e la politica. - Pompei - Sabato 22 e Domenica 23 marzo 2025

Le città non sono solo un insieme di strade e palazzi, ma un organismo vivo, che ospita un conflitto costante tra i suoi abitanti e i processi produttivi e sociali che ospita. Assieme a loro evolve ed involve, si trasforma, produce nuove culture, nuovi processi e nuove contraddizioni. È così da quando la città antica di Pompei non era ancora la Storia giunta sino a noi, ma essa stessa un presente fatto di ville agiate e topaie dimenticate, di famiglie patrizie ricche e potenti, di nuovi commercianti in ascesa sociale, di artigiani e di plebei, di schiavi e di liberti.
Sui muri di quella Pompei sono tantissimi i graffiti e le scritte che raccontano quelle esistenze, i loro incroci e i loro scontri. Graffiti e scritte a tema politico, ironico, erotico, annunci pubblicitari ante-litteram e iscrizioni di ogni sorta. Le strade e le case parlano, e la Casa del Poeta Tragico di Pompei diceva ai suoi visitatori “Cave canem". Così abbiamo immaginato che, in quella stessa città, la più viva tra quelle antiche, qualcuno oggi avrebbe potuto tracciare con la bomboletta spray la stessa scritta “Tourists go home” che oggi si legge attraversando molti dei quartieri storici delle nostre città, dalla Vucciria di Palermo ai quartieri Spagnoli a Napoli, da Centocelle a Roma ai Caruggi a Genova, dal quartiere San Salvario a Torino al centro storico di Venezia.
E così, tramite questa sovrapposizione di simboli nella stessa città, che viva si parla attraverso i secoli, abbiamo voluto raccontare graficamente il senso di questa nostra due giorni. Decostruire un pezzo di narrazione mainstream sulla città urbana, e dare un senso nuovo ad alcune parole che appaiono invece oggi dimenticate o abusate nella loro strumentalizzazione: abitare, urbanistica, cultura, sicurezza.
Per provare a raccontare, invece, che la città è innanzitutto dei cittadini, che il diritto all’abitare non può essere soggiogato alle esigenze della rendita, che senza un governo democratico della pianificazione e dello sviluppo non c’è né vivibilità né giustizia sociale, che alla rigenerazione delle città servono comunità pensanti e attive e non fabbriche che diventano centri commerciali, che la sicurezza è tale se non lascia nessuno indietro. E che ogni parola, da 'turismo' a 'riqualificazione', da 'crescita' a 'ordine', contiene in sé un'opportunità, ma che se diventa un dogma ideologico al servizio di pochi nasconde invece notevoli ingiustizie e significativi pericoli.
Insomma, ci riuniamo due giorni per discutere dei luoghi che viviamo, ai quali diamo vita e dai quali la riceviamo. Lo facciamo nella consapevolezza di non essere d’accordo su tutto ma che, senza riflettere e agire insieme, gli eventi saremo purtroppo costretti a subirli.
Ci vediamo a Pompei, il 22 e 23 marzo.  Left Wing

mercoledì 19 marzo 2025

"Compost: dal rifiuto al fiore" - Dal rifiuto al fiore: i bambini protagonisti della sostenibilità ambientale.

Un'esperienza educativa unica che, nella sede del Laboratorio Regionale Città dei bambini e delle bambine, sta coinvolgendo i bambini di sette classi all'interno del progetto "Compost: dal rifiuto al fiore", promosso dalla Cooperativa Sociale Litografi Vesuviani Servizi Salute e lavoro.

L'iniziativa si propone di sensibilizzare i giovani cittadini sul tema della sostenibilità ambientale attraverso un percorso pratico e formativo che li vede protagonisti attivi del cambiamento. Nell'incontro del 12 febbraio, i bambini hanno avuto modo di studiare la compostiera e approfondire il tema del riciclo e della sostenibilità. In particolare, si sono avvicinati al mondo delle energie rinnovabili, analizzando anche il fotovoltaico al servizio della natura, ovvero il processo di trasformazione della luce solare in energia elettrica. Nel prossimo incontro, faranno un ulteriore passo avanti nella loro esperienza di educazione ambientale. Dopo aver acquisito le conoscenze teoriche, sperimenteranno direttamente la tecnica della concimazione attraverso la realizzazione del compost organico, ottenuto dagli scarti alimentari prodotti e raccolti. Inoltre, parteciperanno attivamente a un’attività di Agricoltura Sociale, un momento di condivisione e apprendimento immerso nella natura. 

L’obiettivo del progetto è duplice: da un lato, promuovere il processo di riciclo non solo come fase finale dello smaltimento dei rifiuti, ma come un insieme di operazioni che attraversano l’intero ciclo produttivo, contribuendo a uno sviluppo sostenibile. Dall’altro, offrire ai bambini un’opportunità di inclusione sociale, favorendo il confronto con la diversità in un contesto naturale e educativo, per aiutarli a superare barriere mentali e pregiudizi. 

Grazie a "Compost: dal rifiuto al fiore", i giovani studenti non solo acquisiscono competenze importanti in materia ambientale, ma imparano a diventare cittadini consapevoli, responsabili e rispettosi del pianeta che abiteranno domani. Non sono solo ricettori di conoscenze, ma veri protagonisti del cambiamento, sperimentando con le proprie mani la trasformazione dei rifiuti in risorse, prendendo decisioni e sviluppando un approccio critico e consapevole alla sostenibilità. La loro partecipazione attiva li rende promotori di un messaggio di responsabilità ecologica che potranno diffondere nelle loro famiglie e comunità, diventando piccoli ambasciatori di un futuro più verde e inclusivo.  Città dei bambini e delle bambine

martedì 18 marzo 2025

“Castello di Carta - Festival del Libro” sabato 22 e domenica 23 marzo 2025

A sottolineare l’importanza del festival non solo in chiave culturale, ma anche come occasione di valorizzazione del territorio, è stato il Sindaco di Somma Vesuviana, Salvatore Di Sarno: “Il Festival del Libro e dell’Editoria Castello di Carta non è solo un evento letterario, ma una grande opportunità per il nostro territorio. Somma Vesuviana è una città dalla storia millenaria e vogliamo che diventi sempre più un luogo di riferimento non solo per i cittadini, ma anche per chi viene da fuori e vuole scoprire il nostro patrimonio culturale. Il Castello di Lucrezia d’Alagno, con la sua storia e il suo fascino, è il luogo ideale per ospitare una manifestazione che unisce letteratura, turismo e tradizione. Attraverso eventi come questo, rendiamo Somma Vesuviana una meta per chi ama la cultura, offrendo esperienze che intrecciano passato e futuro.”

Il Festival, organizzato da Cartolibromania, Cultura a colori, la libreria La Scala dei Sogni di Pomigliano d’Arco, la giornalista Federica Flocco, il sostegno dell’Arci di Somma Vesuviana, ha ottenuto anche gli auspici del Centro per il Libro e la Lettura, il patrocinio dell’Associazione Campana Editori (ACE), il patrocinio di Rai Campania e l’autorizzazione delle media partnership di Rai Radio Live Napoli e Rai Radio Kids.

Il Festival Castello di Carta nasce con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per gli amanti della lettura, offrendo un’occasione di incontro e dialogo tra autori, editori e lettori di ogni età. Il cuore pulsante della manifestazione sarà l’imponente Castello di Lucrezia d’Alagno, che per due giorni si trasformerà in un vero e proprio tempio della cultura, ospitando case editrici, scrittori, librai e associazioni culturali. Sarà un evento diffuso che occuperà l’intero castello, dal primo al secondo piano, con sale dedicate alla presentazione di libri, alla poesia, al dibattito, ai laboratori e alla letteratura per l’infanzia.
Il programma del Festival Castello di Carta è pensato per offrire un’esperienza completa e coinvolgente, con incontri con autori di spicco, presentazioni di libri, laboratori di scrittura e lettura, firmacopie e momenti di approfondimento culturale. Grande attenzione sarà dedicata alla poesia, con uno spazio speciale all’interno della Sala Alda Merini, intitolata alla celebre poetessa proprio in occasione dell’anniversario della sua nascita. Tra gli appuntamenti previsti, un laboratorio di poesia a cura de La Penna di Calliope, in programma domenica 23 marzo alle ore 18. Le sale del Castello accoglieranno diverse tematiche, tra cui la Sala Lucrezia, dedicata alla figura di Lucrezia d’Alagno, la Sala Belvedere, con una vista mozzafiato sul territorio vesuviano, e la Sala Campana di Vetro, un omaggio a Sylvia Plath e alla scrittura femminile.  Castello di carta

 Programma “Castello di Carta - Festival del Libro” sabato 22 e domenica 23 marzo

  • Sabato 22 marzo:

Ore 9:00 – 10:00:

Inaugurazione alla presenza delle istituzioni modera Sonia Sodano 

Ore 10:00 - 11:00:

ASD Kinesis lab athletics introduce Carlo Sala

Una fragile Alejandra Pizarnik, a cura di Edizioni Joker

Amedeo Colella e A' sunagliera modera Enzo La Scala

Ore 11:00 - 12:00:

Comunicare la storia con ironia attraverso i testi divulgativi - inknot

Antonella Ossorio con “I bambini del maestrale” ed. Neri Pozza, modera

Federica Flocco, letture di Sonia Sodano

AREA KIDS: Attività per bambini a cura della Libreria Milena

Ore 12:00 - 13:00:

LFA Editore

Da Sydney al Vesuvio, a cura di Edizioni La Valle del Tempo

Un attimo prima di morire di Armando Guarino a cura di Homo Scrivens

Ore 15:00 – 16:00:

Il giovane Enrico di Tonino Scala, a cura di Edizioni InfinitiMondi

Un principe Dada di Lamberto lambertini a cura di Martin Eden

Ore 16:00 - 17:00:

AREA KIDS: Teatro Kamishibai a cura della Scala dei Sogni, con Carlo Sala

Geografie umanitarie di Terra, di Mare, di Pace con Andrea Bellardinelli, dal 2011 coordinatore di Emergecy, modera Enzo La Scala

Laboratorio di giornalismo a cura di Cultura A Colori introduce Sonia Sodano

Ore 17:00 - 18:00:

Lo stronzo geniale. Guida semiseria ai Nino Sarratore, modera Sonia Sodano,

interviene Tania Sabatino, Enzo La Scala, Carlo Sala.

AREA KIDS: L’isola che non c’è, a cura di Edizioni Papavero

Arci di Somma Vesuviana

Ore 18:00 - 19:00:

Dal mio ufficio si vede il male, raccolta di racconti di Raffaele Calvanese, ed. 'round midnight edizioni a cura di Casa Naima

Maria Rosaria Selo con “Pucundria” ed. Marotta e Cafiero, modera Federica Flocco, interviente Maria Capone, letture Sonia Sodano

Franco Di Mauro Editore – ELISIR, Il Principe di Sansevero e la setta dei Cariati

Ore 19:00 - 20:00:

Mixed by Harry, Ieri Notte, a cura Ad est dell'equatore modera Enzo La Scala

Ore 20:00 - 22:00:

Djset

  • Domenica 23 marzo:

Ore 9:00 - 10:00:

Azienda Agricola “Dolcecampagna” modera Carlo Sala

Ore 10:00 - 11:00:

AREA KIDS: Laboratorio di scrittura per bambini, a cura di Viviana Hutter

introduce Enzo La Scala

Itinerari di Greta di Giusi Galano e Rita Laurenzano a cura di Franco Di Mauro

Evento Cartolibromania, modera Sonia Sodano

Ore 11:00 - 12:00:

Libri di donne, evento a cura de Il quaderno edizioni con le scrittrici Antonella Esposito e Rosamaria Mughetto, modera Stefania Spisto

Partenope Plurale con Angelo Orefice a cura di Marotta e Cafiero, modera Carlo Sala

AREA KIDS: A sunaglierà introduce Enzo La Scala

Ore 12:00 - 13:00:

Aldo Simeone con L’Isola dei Femminielli ed. Fazi, modera Sonia Sodano,

intervergono Carlo Sala e il Pride Vesuvio

Solo dieci minuti, prometto di Nunzia Mazzei ed. Marlin, modera Federica Flocco

L'ingenua Allegria di Agostino Ragosta a cura di Martin Eden

Ore 15:00 – 16:00:

Autrice Terzigno (Rosalinda) modera Sonia Sodano

Ore 16:00 – 17:00:

Notturno Napoletano di Nando Vitali, ed. Colonnese, modera Enzo La Scala

Dea. La Via del Sole, a cura di Edizioni Joker

AREA KIDS: Diana Daniela Gallese con La leggenda di Sleepy Hollow a cura di Libreria Milena

Ore 17:00 - 18:00:

La Seconda Guerra Mondiale con gli occhi di mio padre, Ed. La Valle del Tempo

Il neoliberismo è vivo e lotta contro di noi, a cura di Edizioni InfinitiMondi Evento a cura di LFA Edizioni

Ore 18:00 - 19:00:

Serena Venditto con “Sette vite come i libri”ed. Mondadori

Evento di poesia a cura de La Penna di Calliope, introduce Sonia Sodano

Ore 19:00 - 20:00: Il principe poeta con Elena Anticoli de Curtis 

In occasione della prossima Fiera del Libro "Castello di Carta" che si terrà dal 22 al 23 marzo (dalle 10.00 alle 20.00) presso il Castello D'Alagno di Somma Vesuviana, la Valle del Tempo parteciperà per promuovere i nostri autori e le nostre Autrici e per diffondere e far conoscere le loro opere.
In particolare, invitiamo tutti i nostri scrittori a venire presso il nostro stand per incontrare amici e lettori e, se vorranno, per firmare le copie. La Valle del Tempo

giovedì 13 marzo 2025

Le albicocche del Vesuvio verso l’IGP – Slow Food Vesuvio

Advocacy (difesa) riassume bene l’eredità della complessa ed entusiasmante esperienza del Presidio Slow Food Pomodorino del piennolo creato nel 2001 con l’obiettivo di salvaguardare la biodiversità varietale che popolava il territorio vesuviano.

Oggi il pomodorino è riconosciuto sul mercato grazie anche all’ottenimento di una DOP a cui innegabilmente il Presidio Slow Food diede la spinta di partenza e che forse , proprio perché nato da un’esperienza pregressa di Presidio , è riuscita a non portarsi dietro le problematiche che negli anni Slow food ha evidenziato in certi disciplinari di produzioni legati ai marchi di qualità europei. Era il 23 maggio 2016 e il nostro Presidente nazionale di allora ritenne non più necessario il Presidio del pomodorino ma si auspicava di voler utilizzare la proficua esperienza del pomodorino per altre future e possibili progettualità nella nostra aerea, a partire dall’albicocca vesuviana.

Dopo un anno da quella lettera, l’11 luglio 2017, a San Sebastiano, durante l’estate del grande incendio, presentammo il nuovo Presidio Slow Food delle Albicocche del Vesuvio: il Presidio fu finanziato interamente da nostre risorse attinte dal Progetto IPark della Fondazione con il Sud e che destinammo esclusivamente alla nascita di due nuovi Presidi Slow Food (Albicocche del Vesuvio e Pisello Centogiorni del Vesuvio) e al progetto del Paniere Vesuviano.

Sono trascorsi 9 anni e, come per il pomodorino, riteniamo che i due Presidi siano andati molto al di là delle nostre aspettative. Sono due storie diverse ma, per molti aspetti, entrambe hanno raccolto successi ed interesse, sia nazionali che internazionali.

Tuttavia siamo consapevoli

  • che per stare dietro al successo del brand delle albicocche del Vesuvio ora sia necessario ed un urgente lavoro normativo più puntuale e vincolante
  • che in questi 9 anni sono peggiorate le conseguenze dei cambiamenti climatici sull’agricoltura vesuviana
  • che sia ormai fuori controllo la lotta alle patologie delle nostre piante
  • che la motivazione degli agricoltori a continuare ad investire nell’agricoltura e in special modo sulle Albicocche del Vesuvio sia messa a dura prova
  • che l’exploit di etichette bugiarde di prodotti che riportano la dicitura “ albicocche del Vesuvio “ sia una grave offesa e un furto alla storia locale del nostro prodotto.

Slow Food Vesuvio intende seguire, accompagnare e sostenere il percorso di riconoscimento dell’IGP, di cui ci hanno raccontato le nostre aziende associate che, da protagoniste, stanno partecipando alla costituzione del gruppo promotore.

Siamo accanto a loro e alle Istituzioni e per questi motivi intendiamo aprire un confronto che porteremo avanti nei prossimi mesi affinchè si arrivi ad un buon disciplinare IGP, nell’interesse dell’agricoltura, degli agricoltori, dell’ambiente e del Vesuvio.

Le albicocche del Vesuvio verso l’IGP

Slow Food Vesuvio

Obiettivo della proposta: promuovere azioni sostanziali per la coltivazione dell’albicocca del Vesuvio, per la salvaguardia e rigenerazione dei suoli e per contrastare i danni prodotti dai cambiamenti climatici in atto.

I punti

  1. Proporre la seguente denominazione dell’IGP: “Albicocche del Vesuvio”; con questa denominazione sarà più evidente il patrimonio di agro biodiversità presente (circa 60 varietà tradizionali locali in via d’estinzione) per questo prodotto.
  2. Il numero delle varietà tradizionali di albicocche del Vesuvio da inserire nel disciplinare di produzione dell’IGP deve essere ampio, proponiamo di includere tutte le varietà di albicocche del Vesuvio che sono state caratterizzate e conservate dalla Banca Regionale del germoplasma frutticolo campano.
  3. Predisporre un disciplinare di produzione e/o di coltivazione dell’albicocca del Vesuvio a basso impatto ambientale, es. divieto di usare fertilizzanti contenenti azoto in forma nitrica e diserbanti chimici, ecc..
  4. Favorire l’attivazione di programmi di ricerca, a medio termine, per ottenere nuove cultivar di albicocche e/o nuovi portinnesti tolleranti agli stress abiotici (caldo intenso) e biotici (insetti es. mosca frutta e mosca asiatica); Slow Food Vesuvio potrebbe svolgere il ruolo di monitoraggio dello stato di avanzamento del progetto e della sua applicazione presso le aziende agricole che aderiscono all’IGP.
  5. Salvaguardare il paesaggio tipico vesuviano attraverso il mantenimento della biodiversità locale e/o con l’introduzione di almeno il 10% di altre colture tradizionali nelle aziende agricole aderenti all’IGP.
  6. Individuare l’areale di coltivazione delle albicocche del Vesuvio secondo principi definiti di territorialità e tradizionalità.
  7. Promuovere l’introduzione di imballaggi a basso impatto ambientale, di materiale organico e/o riciclabile.
  8. Promuovere campagne di sensibilizzazione e comunicazione del prodotto IGP, la conoscenza del prodotto da parte dei cittadini è fondamentale per una sua valorizzazione commerciale.
  9. Organizzare e realizzare corsi di formazione rivolti ai produttori di albicocca per il trasferimento di innovazioni su tematiche riguardanti le tecniche di coltivazione a basso impatto ambientale, es. nuovi metodi di lotta biologica su insetti dannosi quali mosca della frutta e mosca asiatica.
  10. Promuovere e valorizzare le filiere locali per la commercializzazione e la trasformazione del prodotto.  Ente Parco Nazionale del Vesuvio