venerdì 17 marzo 2023

21 Marzo 2023, nella Giornata Internazionale delle Foreste l'Ente Parco Nazionale del Vesuvio inaugura a Pollena Trocchia "Il Bosco degli Amici Cucciolotti"

Il giorno 21 Marzo, in occasione della Giornata internazionale delle foreste, l'Ente Parco Nazionale del Vesuvio, in collaborazione con l'Ente no profit "Rete Clima", con Pizzardi Editore, casa editrice del noto album di figurine "Amici Cucciolotti", con PEFC Italia (Programme for Endorsement of Forest Certification),il Comune di Pollena Trocchia e l'Associazione "Liberi Pensieri", realizzerà un intervento di rinaturalizzazione, con la messa a dimora di n. 50 alberature in un'area del Comune di Pollena Trocchia, presso i conetti vulcanici del Carcavone.

L'appuntamento è fissato per il 21 Marzo 2023, a partire dalle ore 9.00, giorno in cui sarà inaugurato il "Bosco degli Amici Cucciolotti"; in questa occasione alcuni giovani amici dei cucciolotti, provenienti dalle scuole del Vesuviano, pianteranno le prime 50 piante autoctone dell'area vesuviana di complessive 500 previste nel progetto; nel corso della messa a dimora, i rappresentanti dell'Ente parco e di Rete Clima presenteranno ai partecipanti gli arbusti e gli alberi che caratterizzano il bosco vesuviano e spiegando loro quali sono le principali specie di animali che lo abitano.

Dal 2021 l'Ente Parco Nazionale del Vesuvio ha realizzato, grazie a diverse campagne di rinaturalizzazione attivate con associazioni e soggetti privati, diversi interventi di rinaturalizzazione post incendio, con la messa a dimora di circa 3.700 alberi. A breve è prevista la realizzazione di altri 2 grandi progetti finanziati dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, che porteranno a rinaturalizzare oltre 80 ettari di area boscata danneggiata dall'incendio del 2017.

"Sono molto soddisfatto di questa iniziativa - dichiara il Commissario straordinario dell'Ente Parco Nazionale del Vesuvio, Avv. Raffaele De Luca - che celebra, in modo concreto, con la messa a dimora di alberi, la Giornata Internazionale delle Foreste. Il Bosco degli Amici Cucciolotti, che realizzeremo a Pollena Trocchia - aggiunge il Commissario De Luca - ha anche una grande valenza educativa, perché coinvolge bambini e ragazzi e ha lo scopo di far crescere nelle nuove generazioni la consapevolezza che la nostra terra va curata, rispettata e salvaguardata."

"Ringrazio - conclude De Luca - il Comune di Pollena Trocchia, per la collaborazione fornita e i nostri partner e sponsor Pizzardi Editore, Rete Clima e PEFC, che hanno scelto il Parco Nazionale del Vesuvio per questa iniziativa dal grande valore simbolico"

"Con questo intervento - spiega il direttore del Parco Nazionale del Vesuvio, Stefano Donati - l'Ente parco prosegue nell'opera di rinaturalizzazione delle aree percorse dal fuoco nell'incendio del 2017 e inizia ad intervenire anche nelle aree periurbane. Quella dei Conetti vulcanici del Carcavone è un'area di straordinario pregio, che deve essere valorizzata."


Ente Parco Nazionale del Vesuvio
Promozione e Comunicazione
Il Responsabile dott. Giovanni Romano

giovedì 16 marzo 2023

#iVesuvio #archivio | le Vie del Vesuvio 2007

Sarà il cantautore romano vincitore del Festival di Sanremo, artista ironico e raffinato, a chiudere in bellezza il progetto le Vie del Vesuvio, evento promosso dall’Assessorato al Turismo della Provincia di Napoli e realizzato dall’Ente Provinciale per il Turismo di Napoli nell’ambito dei “Grandi Eventi” della Regione Campania per il 2007.

Il concerto di Simone Cristicchi sarà l’ultimo atto di una kermesse estremamente articolata, che ha animato tutti i week-end dell’area vesuviana da fine agosto e che ha riscosso grande successo. Un modo originale di dare visibilità al territorio, coniugando performance artistiche a location non sempre note al grande pubblico ma di grande interesse storico ed culturale.Oltre allo spettacolo di Cristicchi, dal titolo "Centro di igiene mentale", in programma domenica sera alle 21.00 nella Villa Comunale di San Sebastiano al Vesuvio, la kermesse darà spazio all’iniziativa promossa dal Comune di San Sebastiano stesso e denominata “le giornate della legalità” in cui saranno premiati coloro che, in diversi settori, hanno portato in auge il “nome” del Vesuvio.

  • Saranno attribuiti 
  • il Premio Poesia, cui hanno partecipato gli alunni delle scuole di San Sebastiano, 
  • il Premio giovane cronista, assegnato da una commissione di giornalisti a giovani impegnati in servizi o inchieste sulla camorra, 
  • il Premio Letteratura a Roberto Saviano per "Gomorra", 
  • oltre che riconoscimenti ai giudici Paolo Mancuso e Pietro Grasso, ai familiari di Don Giuseppe Diana, ucciso dalla camorra a Casal di Principe e al Presidente Emerito della Corte Costituzionale, Paolo Casavola. 

continua - CasertaNews - 28 settembre 200728 settembre 2007

#ViaCifelli2024


sabato 11 marzo 2023

Giro d'Italia - Tappa n. 6 - Giovedì 11 Maggio 2023 - NAPOLI - NAPOLI 162 km

Napoli è una delle città più popolose d’Italia e ad oggi conta circa un milione di abitanti.
Fin dall’Antichità è stata una città multiculturale, meta ambita da tante popolazioni che si sono avvicendate nel corso dei secoli e ne hanno via via plasmato l’aspetto e la cultura. Passeggiare nel cuore della città antica è un po’ come ripercorrere le diverse tappe della sua storia. Infatti, tra i lunghi e caratteristici vicoli, le architetture delle chiese e antichi palazzi nobiliari, sono evidenti tante stratificazioni che testimoniano di diverse influenze storico-artistiche. Non a caso nel 1995 il Centro storico di Napoli è stato dichiarato dall’Unesco “patrimonio mondiale dell’umanità”.
Tra le strade più famose del centro da percorrere vi è sicuramente Spaccanapoli, una lunga arteria che, vista dall’alto della collina del Vomero, sembra dividere in due il centro antico e poi via San Gregorio Armeno nota per le antiche botteghe artigiane di arte presepiale. Non può mancare una tappa al Duomo dove la cappella del tesoro di S. Gennaro è considerata uno dei capolavori del barocco. 
PUNTI D'INTERESSE Sono sempre più numerosi i turisti che, da ogni parte d’Italia e del mondo, decidono di visitare Napoli durante tutto l’anno. La città offre ai visitatori un vasto patrimonio storico e artistico che ne fa una delle tappe principali del turismo culturale. Attraverso i suoi musei, le innumerevoli chiese, gli antichi palazzi nobiliari, i vicoli caratteristici, Napoli racconta la sua storia millenaria fatta di incroci di popoli e civiltà che hanno lasciato la loro impronta nella cultura locale.
La sua bellezza però non viene solo dal passato. La città sa anche essere terreno fertile per le novità aprendosi alla modernità.
Una delle esperienze più significative in tal senso è data dall’inaugurazione delle stazioni della linea 1 della metropolitana, cosiddette stazioni dell’arte. Al loro interno sono state collocate delle opere di artisti contemporanei e le stesse stazioni sono state progettate da architetti di fama internazionale. Non a caso sono state denominate dei “musei obbligatori” perché  i passeggeri che transitano nelle stazioni diventano inevitabilmente fruitori di opere d’arte contemporanea e non solo. Infatti all’interno di alcune stazioni sono stati riportati alla luce delle strutture antiche risalenti al periodo greco-romano.
Anche nei suoi caratteristici vicoli, è un’esplosione d’arte. Ai famosi Quartieri Spagnoli o nel popolare quartiere Sanità è possibile seguire dei veri e propri itinerari turistici alla scoperta della street art che si sta mano mano diffondendo anche nei quartieri periferici grazie ai murales realizzati  dall’artista napoletano Jorit. I suoi ritratti si caratterizzano per il forte realismo con cui sono raffigurati personaggi noti legati alla cultura partenopea. Tra questi, anche il patrono San Gennaro raffigurato sulla facciata di un palazzo a due passi dal Duomo dove sono custodite le sue reliquie.  GASTRONOMIA
Se c’è una specialità che immediatamente viene associata alla gastronomia partenopea, questa è sicuramente la pizza. La più nota e classica variante “margherita” con basilico, pomodoro e fior di latte è ormai affiancata dalle nuove e più sofisticate varianti “gourmet” condite con gli ingredienti più disparati in grado di accontentare tutti i palati.  A Napoli la pizza è una cosa seria, quando si parla dell’attività dei pizzaioli si parla di “arte”. E come tale non si improvvisa ma è fatta di procedure e gesti ben precisi che si tramandano di bottega in bottega. Non a caso nel 2017 l’arte dei pizzaioli napoletani è stata dichiarata “patrimonio immateriale dell’umanità”. È stato dunque riconosciuto il forte valore culturale e identitario della pizza che è considerata come marchio di “napoletanità”.
Ma il turista che viene in città, volendo assaggiare i prodotti della tradizione ha solo l’imbarazzo della scelta. Un altro prodotto tipico è il cosiddetto “casatiello” una torta rustica, impastata con pepe e sugna, ripiena di salumi, uova e formaggi. Si prepara in occasione della Pasqua ed è immancabile nelle classiche gite fuori porta di Pasquetta.
In realtà, anche la pasticceria napoletana è variegata. Non può, infatti, mancare una tappa in una delle tante pasticcerie per assaggiare i dolci tipici come il celebre babà, nella sua variante classica con rhum o con l’aggiunta di panna, crema o cioccolato; oppure le sfogliatelle nella duplice variante a forma di conchiglia detta “riccia”, fatta con pasta sfoglia oppure la versione tonda in pasta frolla. Da provare sono anche le versioni “gelato” che ripropongono i gusti di questi dolci tanto amati ma in versione decisamente estiva. 
BEVANDE
Il caffè è sicuramente uno dei simboli della città di Napoli. Apprezzata per la sua virtù rinvigorente è, in realtà, molto più di una semplice bevanda. Offrire un caffè o semplicemente berlo in compagnia ha un valore simbolico, è un atto di cortesia, un gesto di amicizia. Il caffè è un pretesto per accorciare le distanze e iniziare una conversazione.
A Napoli vi è l’usanza del caffè sospeso. Quando si consuma al bar ne viene pagato uno in più che resta “in sospeso” per un futuro avventore che ne farà richiesta. In questo modo il caffè viene offerto anche a chi non può permetterselo.
Sebbene sia apprezzato in tutte le sue varianti, il modo più tradizionale per prepararlo è l’utilizzo della cosiddetta “cuccuma”, la tipica caffettiera napoletana. È composta da due contenitori sovrapposti, uno si riempie  con il caffè e l’altro con l’acqua. Quando questa arriva ad ebollizione, bisogna capovolgere  la caffettiera in modo che l’acqua possa filtrare attraverso la polvere di caffè. Durante questo procedimento è buona abitudine coprire il beccuccio della caffettiera con un “coppetiello”  ossia un conetto di carta in modo tale da non far disperdere l’aroma del caffè. Ce lo insegna Eduardo de Filippo nella celebre commedia Questi fantasmi. www.giroditalia.it
 
14 mag 2022
Il Giro d'Italia fa la sua ottava tappa a Napoli e l'euforia del grande evento sportivo si mischia alla bellezza e al calore della città.
«C'è un entusiasmo straordinario che va al di là delle nostre aspettative. Una grandissima partecipazione popolare, tante famiglie, tanti bambini, tanti cicloamatori. Una vera festa per il primo grande evento sportivo post-pandemico nella città di Napoli ed è un grande risultato», ha commentato il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. Contagiosa la contentezza dei tifosi napoletani che rivedono la partenza del Giro in città dopo 9 anni. «Emozioni uniche. Vedere il Giro a Napoli è una meraviglia».

giovedì 9 marzo 2023

Nasce il brand turistico – culturale “La Strada Regia delle Calabrie”

A Roma, il 16 Marzo, in conferenza stampa alla Stampa Estera i tracciati della Romana Via Popilia realizzata 2200 anni fa, ma anche le antiche taverne, testimonianze dei passaggi di Re, Imperatori, Eserciti, scrittori. Ed ancora i borghi tra i più belli d’Italia e ci saranno: Ercolano – Pompei – Torre Annunziata Oplonti.

Luca Esposito (scrittore, architetto, storico autore della ricerca, Responsabile del Progetto di rilancio dei Borghi sulla Via Regia delle Calabrie di Archeoclub D’Italia) : “E’ arrivata oggi la comunicazione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il marchio è stato depositato.

Da oggi nasce il brand turistico – culturale “La Strada Regia delle Calabrie”. E’ la strada di Cicerone o ancora della Regina Margherita, è la strada di Wolfgang Goethe o di Jacob Philippe Hackert, di Robert Mallet o ancora di Charles Didier, di Horace de Rilliet. E’ la strada del Gran Tour, del passaggio degli eserciti francesi e tedeschi. E’ la strada di Re, Regine, Imperatori. In conferenza stampa illustreremo testimonianze archeologiche importanti. Abbiamo ad esempio ritrovato tracciati della Romana “Via Popilia” sulla Strada Regia e non solo. E in conferenza stampa avremo le città dei siti archeologici più prestigiosi”.

Ciro Buonaiuto (sindaco di Ercolano) : “Il trend positivo del 2022 ci fa ben sperare anche per il futuro. Per continuare ad attrarre visitatori oltre alle bellezze della nostra città, dobbiamo puntare anche sul miglioramento dell’accoglienza e soprattutto nell’ingresso in nuovi circuiti turistici”.

“Il 2023 deve essere l’anno della consacrazione turistica di Ercolano. Il trend positivo del 2022 ci fa ben sperare anche per il futuro. Per continuare ad attrarre visitatori oltre alle bellezze della nostra città, dobbiamo puntare anche sul miglioramento dell’accoglienza e soprattutto nell’ingresso in nuovi circuiti turistici, come rappresentato appunto dall’Archeocammino la Strada Regia delle Calabrie”. Lo ha affermato Ciro Buonaiuto, sindaco di Ercolano e Vice Presidente Nazionale dell’ANCI che il 16 Marzo, sarà alla Conferenza Stampa di presentazione del brand turistico – culturale “Strada Regia delle Calabrie” che si svolgerà alla Stampa Estera a Roma.

“Riteniamo che attraverso investimenti in cultura, istruzione e turismo possa esserci una nuova crescita economica e sociale per la città di Ercolano e non solo. Per questo abbiamo aderito con entusiasmo alla nascita dell’Archeocammino che intende accendere i riflettori su quella che era l’antica via di comunicazione – ha continuato Buonaiuto – realizzata in epoca borbonica, e che univa Napoli con Reggio Calabria attraversando anche il Miglio d’Oro. Ercolano, con i suoi tesori archeologici, le sue bellezze naturalistiche, con il fascino delle sue ville vanvitelliane rappresenterà una tappa imprescindibile in questo nuovo attrattore turistico”.

“E’ arrivata oggi la comunicazione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy – ha affermato Luca Esposito, architetto, storico, delegato Archeoclub D’Italia al Programma di Riqualificazione dei Borghi sulla Via Regia delle Calabrie – la Strada Regia delle Calabrie, da oggi è a tutti gli effetti un marchio depositato e dunque riconosciuto. Presenteremo, per la prima volta alla stampa l’immagine del marchio. Da oggi nasce il brand turistico – culturale della Strada Regia delle Calabrie: 44 comuni, 5 Siti Unesco. Ben 8 anni di ricerca condotta sul campo, centimetro per centimetro, hanno consentito di ritrovare 30 Taverne ottocentesche, numerosi tracciati della Consolare Romana “Via Popilia” che si incrociano con la Via Regia delle Calabrie e ancora 40 tra ponti romani, settecenteschi e ottocenteschi, ma anche borghi fantasma, palazzi nobiliari, castelli. Il 16 Marzo, per la prima volta in assoluto, presenteremo in anteprima internazionale alla Stampa Estera sia l’immagine del marchio ma, ed in modo dettagliato tutto il progetto di riqualificazione turistica della Strada Regia delle Calabrie da Napoli a Castrovillari. Per la prima volta avremo insieme ben 44 sindaci. La Strada Regia delle Calabrie attraversa decine e decine di borghi al cui interno troviamo un grande patrimonio culturale. Non solo abbiamo ritrovato taverne ottocentesche, osterie di epoca romana, testimonianze straordinarie come il passaggio di Cicerone a Sicignano degli Alburni o dei vari scrittori, pittori, intellettuali tedeschi, olandesi, francesi ma anche una grande presenza degli spagnoli e dei normanni”.


“La Strada Regia delle Calabrie parte da Napoli. Dunque siti come Pompei, Ercolano e Torre Annunziata – Oplonti, sono ampiamente dentro e lo è anche Paestum . Tutto questo patrimonio archeologico sarà parte della conferenza stampa. Inoltre nascerà anche un logo della Strada Regia delle Calabrie – ha concluso Luca Esposito – che verrà scelto attraverso un Concorso con la partecipazione di tutte le scuole e di tutti gli studenti dei 44 comuni presenti sulla tratta da Napoli a Castrovillari”.


Riapre al pubblico il sentiero numero 6 del parco nazionale del Vesuvio, ''Lungo la strada Matrone''.

Riapre al pubblico il sentiero numero 6 del parco nazionale del Vesuvio, quello denominato ''Lungo la strada Matrone''.

È il frutto dell'intesa raggiunta, in attesa del perfezionamento del rinnovo del servizio di accoglienza da parte delle guide dell'ente, tra il commissario straordinario Raffaele De Luca e i carabinieri forestali del reparto Biodiversità, grazie alla cui collaborazione sono tornati ad aprirsi i cancelli del sentiero negli stessi orari di apertura del gran cono del vulcano.

''Abbiamo cercato di trovare una soluzione temporanea - dichiara De Luca - a fronte delle tante richieste di appassionati e turisti per tornare a visitare la Matrone e godere del panorama mozzafiato del versante boschese''.Il 20 dicembre scorso, dopo i lavori di manutenzione straordinaria realizzati dall'ente parco, fu inaugurato il sentiero numero 6, porta d'accesso al cratere dal versante di Trecase e Boscotrecase, chiuso da anni dopo i gravi danni provocati dall'incendio del 2017 e dai successivi episodi di dissesto. Il sentiero è stato fruibile, come percorso ciclo-pedonale, per tutto il mese di gennaio, con un servizio di accoglienza assicurato dalle guide del parco, per informare i visitatori sulla durata del percorso, le difficoltà, le modalità di bigliettazione. A febbraio, a causa di nevicate e gelate e delle avverse condizioni meteo, il sentiero è rimasto spesso chiuso al pubblico. In aggiunta, per problemi amministrativi, è venuto meno il supporto delle guide, i cui contratti sono in fase di rinnovo. Di qui la decisione di procedere in sinergia con i carabinieri forestieri: ''Abbiamo convenuto conclude Raffaele De Luca - di far riprendere le visite sul sentiero avvalendoci della loro collaborazione. Al più presto ripristineremo anche l'attività di accoglienza dei visitatori presso il posto fisso di Trecase. Infine, stiamo avviando le procedure per l'acquisto dei bus elettrici che accompagneranno i turisti fino al piazzale di quota 1.050, per il quale è già pronta la progettazione dei lavori di riqualificazione. La strada Matrone diventerà la via green alla fruizione del Vesuvio''. (ANSA).

20 dicembre 2022 - Ente Parco Nazionale del Vesuvio - Inaugurato il sentiero N° 6 “Lungo la Strada Matrone”

Il sentiero ripercorre l'antica strada tracciata dai fratelli Matrone per risalire al Gran Cono dal versante di Boscotrecase; dopo quasi trent’anni di lavori, diverse distruzioni operate da improvvise colate laviche e successive ricostruzioni, la carrozzabile fu inaugurata il 4 gennaio del 1927.

Il sentiero, lungo circa 8 km, parte con un primo tratto asfaltato per poi diventare una pista sterrata e permette di arrivare al piazzale di quota 1050, da cui è possibile raggiungere a piedi il Gran Cono del Vesuvio.

Il sentiero osserverà gli stessi orari di apertura del Gran Cono del Vesuvio.

L'accesso al sentiero 6 "La strada Matrone" è completamente gratuito. parconazionaledelvesuvio

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venerdì 24 febbraio 2023

Fiera del Vintage 2023 - Polo Fieristico A1Expò Caserta Sud - Sabato 25 e domenica 26 febbraio

Sabato 25 e domenica 26 febbraio, dalle 10:00 alle 20:00, al Polo Fieristico A1Expò di Caserta Sud, andrà in scena la decima edizione di Fiera del Vintage, in contemporanea con Salone dell’Antiquariato e Fashion Vintage, quest’ultima al debutto con un’area riservata all’abbigliamento vintage che esordirà con uno spazio esclusivo dedicato ai capi d’annata che ritornano prepotentemente alla moda calcando le passerelle più importanti del mondo. 

La fiera è suddivisa in aree tematiche: abbigliamento, antiquariato, artigianato, collezionismo, giocattoli, libri modernariato, vinili e tante altre proposte con la presenza di rigattieri e svuota cantine. Il tutto su una superficie di 10mila mq coperti dove insistono oltre 250 spazi espositivi, un’ampia area food e parcheggio interno.

“Fiera del Vintage è un appuntamento che si rinnova – afferma Antimo Caturano, Presidente A1Expò – grazie soprattutto alla qualità dei nostri espositori che portano in fiera, oggetti di grande fascino. Per la decima edizione abbiamo pensato ad una piccola rivoluzione; infatti, abbiamo inserito un’area dedicata esclusivamente all’abbigliamento per dar modo a nuovi espositori di partecipare. In questo modo suddivideremo ulteriormente le aree tematiche facilitando così la passeggiata ai visitatori che avranno l’opportunità di recarsi in maniera più agevole nelle zone di loro interesse. Un’altra novità sarà rappresentata da un deejay set permanente nell’area Fashion Vintage che allieterà la permanenza in fiera dei nostri ospiti con un’atmosfera ancora più calorosa e gioiosa”.

“Mi sembra come se fosse ieri quando decidemmo di iniziare il progetto Fiera del Vintage. Tra gli obiettivi c’era quello di sensibilizzare la collettività sulla tematica del riutilizzo e dare una sterzata al consumismo più sfrenato – prosegue Caturano – Questo fine settimana celebreremo la decima edizione. È stato un percorso che ci ha regalato straordinarie soddisfazioni, a noi come Ente fieristico, agli espositori che rinnovano puntualmente l’adesione e ai visitatori che in maniera sempre più numerosa vengono ad onorarci della loro presenza. I numeri sono sempre in crescita e per questo pensiamo sempre ad integrare nuove idee. La scorsa edizione abbiamo avuto dei numeri che sono andati ben oltre ogni aspettativa più rosea che certificano che la strada che stiamo percorrendo è quella giusta. Se oltre a tutto questo c’è la consapevolezza di contribuire al benessere del pianeta attraverso la sostenibilità con riuso di indumenti ed oggetti, la soddisfazione è ancora più grande” 
 

“Totò Poetry Culture”, con Gianni Valentino e Lello Tramma. 24 febbraio 2023 - Trianon Viviani - NAPOLI

Venerdì 24 febbraio, alle 21, il Trianon Viviani propone “Totò Poetry Culture”, un originale omaggio ad Antonio de Curtis e alla sua produzione poetica in occasione del 125° anniversario della nascita (l’artista era nato il 15 febbraio 1898). In scena l’omonimo duo, riassunto nella sigla TPC, che include il poeta/performer Gianni Valentino e il musicista/producer Lello Tramma.

Le poesie del Principe della risata, in arte Totò, sono rielaborate in musica elettronica. Nello spettacolo compaiono, man mano, anche alcuni interludi narrativi in cui emergono le relazioni fra Totò e Federico Fellini, Lucio Dalla e Pier Paolo Pasolini, nonché pagine di diario intimo del Principe. Da questo archivio, gli spettatori potranno ascoltare quali sembianze ha assunto la sperimentazione elettronico-letteraria per comprendere genesi, ricerca e processo creativo dell’idea, fino all’evoluzione in palcoscenico, che al Trianon Viviani vedrà l’intreccio di visual coordinati da Giovanni Ambrosio. La performance musicale vivrà di sinestesie e onde percettive multiple tra i brani recitati, le suite soniche e le proiezioni di impianto astratto-narrativo.

La dinamica di tali connessioni lascia palpitare un patrimonio storico grazie alle nuove app digitali per creare musica e immagini e manifesta il desiderio di non dimenticare uno degli artisti più magnetici che la cultura napoletana abbia espresso nel ‘900 e oltre. Tra i titoli composti da Totò, riportati alla luce su soundscape elettronici, ecco in sequenza sparsa Voglio bene ê ffemmeneSi fosse n’aucielloCore analfabeta / Ammore perduto‘E pezzienti‘A chiù sinceraLa preghiera del clownChe me manca‘A ‘nnammurata mia (i versi sono raccolti nel libro Antonio de Curtis Il Principe poeta, a cura di Elena Anticoli de Curtis e Virginia Falconetti, edito da Colonnese). Infine lei: Malafemmena, il testamento dell’attore-marionetta scomparso nel 1967. 

«Poesia e musica elettronica trovano la loro simbiosi – racconta Gianni Valentino, ideatore e performer per Totò Poetry Culture –. Lo spoken word e il groove sonoro sono stati creati all’unisono. Non si trattava di comporre le musiche e, dopo, in maniera passiva, interpretare i versi come fosse una canzone. Né viceversa. Abbiamo lavorato esotericamente in studio e nelle rispettive abitazioni, rapiti da questa voragine poetica, scambiandoci quintali di musica e trovando le soluzioni più equilibrate che un’avventura del genere possa esigere. In un frangente di tenebre umane, sociali, spirituali e creative, innescate specialmente dal secondo lockdown covid, l’arrivo di questa idea è stata una luce miracolosa per rialzarmi».

Dal canto suo, Lello Tramma sostiene: «Dopo venti anni di produzioni, album, concerti, collaborazioni con artisti italiani e internazionali, sono felice di aver partecipato finalmente a un progetto nel quale non ricopro il ruolo del leader. Mi fa sentire più rilassato e più responsabile perché sono cresciuto musicalmente e sono più consapevole. È piacevole restare leggermente dietro le quinte. Sempre a suonare».

Info: teatrotrianon.org

giovedì 23 febbraio 2023

Museo e Real Bosco di Capodimonte. Prorogata fino al 31 marzo 2023 la personale dedicata all’artista Salvatore Emblema

Prorogata fino al 31 marzo 2023, presso il Museo e Real Bosco di Capodimonte, la più ampia personale in un museo pubblico dedicata all’artista Salvatore Emblema (Terzigno, 1929), dopo la sua scomparsa avvenuta nel 2006.

La mostra, inaugurata il 26 maggio 2022, a cura di Sylvain Bellenger, è realizzata con il supporto scientifico del Museo Emblema e del suo archivio, con la collaborazione dell’Associazione Amici di Capodimonte Ets.

Inserita nel ciclo di mostre focus “Incontri Sensibili” in cui le opere di artisti contemporanei sono messe a confronto con quelle della collezione storica del Museo, la mostra evidenzia la stretta relazione tra l’attività pittorica e la parallela ricerca in campo installativo di Salvatore Emblema. https://capodimonte.cultura.gov.it/

mostra nella pagina dedicata

  • 26 MAGGIO – 31 MARZO 2023
  • MUSEO: SECONDO PIANO (SALA INCONTRI SENSIBILI) E TERZO PIANO DALLE ORE 10.00 ALLE ORE 17.30 (ULTIMO ACCESSO ALLE ORE 17.00) CHIUSO IL MERCOLEDÌ
  • CELLAIO: VENERDÌ, SABATO E DOMENICA DALLE ORE 10.00 ALLE ORE 17.00 (ULTIMO ACCESSO ALLE ORE 16.30) NEI MESI DI NOVEMBRE, DICEMBRE E GENNAIO APERTURA DA VENERDÌ A DOMENICA (ORE 10.00-16.00, ULTIMO ACCESSO ALLE ORE 15.30)
  • REAL BOSCO: LE INSTALLAZIONI AMBIENTALI SONO SEMPRE VISIBILI, TUTTI I GIORNI, SECONDO I CONSUETI ORARI DI FRUIZIONE DEL REAL BOSCO
  • A CURA DI SYLVAIN BELLENGER

“PER CAPIRE COS’È UN QUADRO UNO SI DOVREBBE PRIMA DOMANDARE A COSA È LEGATO. IO CREDO CHE DOPO IL FOCOLARE LA PITTURA È LA PIÙ DOMESTICA DELLE COSE UMANE. NON C’È PITTURA SENZA CASA. COME NON C’È CASA SENZA MURI. NELLE CANZONI, FORSE. A ME IL MURO, DEVO DIRE, SEDUCE COME FOSSE UN CORPO VIVO. È IL CONFINE, LA SOGLIA TRA LO SPAZIO DOVE GOVERNI TU E QUELLO DOVE GOVERNA QUALCOS’ALTRO. APPARTIENE ALLA GEOGRAFIA DELL’ESISTENZA PIÙ CHE ALL’EDILIZIA. TI PROTEGGE DAI DUBBI DELL’ORIZZONTE APERTO. PENSACI, I MURI VIVONO DI TEMPO. E IL TEMPO LI SEGNA. LI GRAFFIA, LI TORMENTA. MA TUTTO QUESTO AVVIENE FUORI. E DENTRO? MAGARI LA PITTURA È LO STRUMENTO CHE CI SIAMO INVENTATI PER TORMENTARE I MURI: DA DENTRO. CHE POI È TORMENTO BUONO, SI CAPISCE. COME QUANDO CONSUMIAMO, FINO ALLO SFINIMENTO, LE COSE CHE AMIAMO. PER TROPPO AVERLE TENUTE TRA LE MANI.” 
SALVATORE EMBLEMA

La mostra si inserisce nel filone di mostre monografiche dedicate al rapporto di alcuni artisti con la città di Napoli: Pablo Picasso, Caravaggio, Vincenzo Gemito, Luca Giordano, Santiago Calatrava. Salvatore Emblema (Terzigno, 1929 – 2006), nato alle pendici del Vesuvio, ha saputo coniugare lo scenario delle sue origini con il linguaggio astratto di matrice americana. Conosciuto per l’uso di materiali comuni, come la juta con cui ha composto i grandi dipinti segnati da figure geometriche, in mostra sono presentate anche opere meno note, tra cui alcune installazioni ambientali, indagini sul rapporto tra opera e ambiente, azione e contesto. Al successo che ha connotato gli anni ‘50 fino all’inizio degli anni ’80, è seguito un periodo di incomprensione da parte del pubblico. Per questo Capodimonte ha voluto fortemente dedicare a Salvatore Emblema un’ampia mostra, diffusa tra secondo e terzo piano del Museo, Cellaio e Real Bosco, ripercorrendo le fasi della sua ricerca, sia in senso cronologico che tematico. Per la prima volta è anche esposta, nella sala Incontri sensibili, l’installazione Scatole Trasparenti (1969-74), desunta da uno studio dell’artista.

mercoledì 22 febbraio 2023

24 Febbraio – 5 Aprile 2023 - Santuario della Madonna dell’Arco - Sant’Anastasia (NA) - “Collocazione Provvisoria”: la nuova installazione artistica per Campania Bellezza del Creato.

La croce: fa parte della storia del mondo. Collocazione provvisoria dell’anima che soffre dei propri malanni. Provvisoria, appunto, perché i nostri malanni non sono mai eterni, come la croce non lo fu per Gesù Cristo.
Elemento fortemente ispirante quale è, la croce porta le sensibilità degli uomini a scrivere le più belle tra le parole, a dipingere le più belle tra le immagini, a scolpire le più solenni tra le figure.
Consapevole, dunque, della funzione evocativa e catartica del mezzo artistico, Giuseppe Ottaiano ha chiamato a raccolta numerosi artisti campani affinché rappresentassero, mossi da libertà, creatività, sensibilità ed esperienze personali, l’essenza della croce come collocazione provvisoria, portatrice di grazia.
Il suo desiderio, e dell’Associazione Terre di Campania APS, è che le collocazioni provvisorie di ciascuno possano farsi trampolini di lancio, bozzoli di farfalle, sepolcri vuoti, oltre che meravigliose opere d’arte, costituenti un’unica, grande collettiva d’arte accolta all’interno del Laboratorio Culturale “Campania Bellezza del Creato”, insito nel Santuario della Madonna dell’Arco in Sant’Anastasia (NA) e mostrata al pubblico in vista della prossima Quaresima a partire dal 24 febbraio al 5 aprile 2023, in collaborazione con la Comunità dei Domenicani del Santuario e con il Priore Padre Gianpaolo Pagano.
Giuseppe Ottaiano ha fatto sua l’idea della “collocazione provvisoria”, traendo spunto da un’illuminante narrazione scritta da don Tonino Bello, primo Vescovo della nuova circoscrizione ecclesiastica pugliese. Storia vuole che nel Duomo vecchio di Molfetta ci sia un grande crocifisso di terracotta che, all’epoca dei fatti, fu posto momentaneamente dal vescovo su di una parete spoglia, in attesa di dargli una locazione definitiva.
Sulla croce di terracotta fu apposto un cartoncino con la scritta “collocazione provvisoria”. Tanto bastò ad ispirare don Bello, che nel concetto di provvisorietà della croce ha trovato la via per la piena percezione della forza delle nostre anime e dei nostri mali, che altro non sono che mere collocazioni provvisorie della nostra anima.
È nell’universalità del messaggio di don Tonino Bello che nasce la proposta di un’arte “provvisoria”, che racconti del peso delle croci umane e di come esse siano solo “collocazioni temporanee” nel lungo percorso che è la vita. Come la croce fu per Gesù Cristo il varco per l’ascensione, le croci dell’uomo sono il varco d’accesso ai valori della solidarietà e della fratellanza. Ci auguriamo che vorrete essere dei nostri per riscoprire come l’anima è in grado di raccontare le proprie croci e renderle “collocazioni provvisorie”, nella grande speranza di un bene più grande che, siamo certi, non tarderà ad arrivare. Perché l’Arte e la Bellezza ci salveranno sempre dalla provvisorietà del male.
Gli artisti che partecipano a Collocazione Provvisoria:
  • Alfano Elio, Andolfi Alberto, Belmonte Vivian, Botticelli Antonella, 
  • Caccavale Alfonso, Calandro Giulio, Candileno Pina, Cappetti Mariagrazia,
  • Cianci Cristina, Colmayer Anna, Coppola Gianfranco, Cordova Alfredo,
  • Cotroneo Giuseppe, De Vivo Prisco, Dello Ioio Carmine, Delugan Gustavo,
  • Duro Gianfranco, Ferraiuolo Giuseppe, Gargiulo Giuseppe, Gargiulo Patrizia,
  • Gruppo LAB (Oppido Salvatore, Pozzo Gustavo, Errico Carlo), Guarino Nicola,
  • I Santini Del Prete, Iuliano Fortunata, La Mura Maria, Lanzione Mario, 
  • Meo Nunzio, Migliozzi Nicola, Mingione Pietro, Modrone Cesare, 
  • Mutolo Gaspare, Pagano Luigi, Piscitelli Amalio, Polise Laura, 
  • Riemma Michelangelo, Romualdo Luciano, Rossi Gianni, Salvati Michela,
  • Salzano Antonio, Saviano Agostino, Saviano Luigi, Savio Giacomo, 
  • Sbrescia Carmela, Scafidi Giovanni, Scarano Luigi, Storto Ivana, 
  • Tirelli Franco, Villani Paolo, Vitiello Raffaella, Zolcinski Alex, Zotti Giuseppe.
ORARI APERTURA MOSTRA Venerdì 24 febbraio ore 18.00 VERNISSAGE
  • Sabato 25 febbraio ore 17.30/20.00
  • Domenica 26 febbraio ore 10.00/13.00 – 17.30/20.00
  • Lunedì 27 febbraio ore 17.30/20.00
  • Venerdì 3 marzo 17.30/20.00
  • Sabato 4 marzo 17.30/20.00
  • Domenica 5 marzo ore 10.00/13.00
  • Lunedì 6 marzo ore 17.30/20.00
  • Venerdì 10 marzo 17.30/20.00
  • Sabato 11 marzo 17.30/20.00
  • Domenica 12 marzo ore 10.00/13.00
Per appuntamenti o informazioni: 3356650858

lunedì 20 febbraio 2023

Gennaro Miranda è il nuovo presidente della Fondazione Ente Ville Vesuviane.

Ercolanese, economista e consigliere comunale di Ercolano per cinque consigliature, Miranda è stato eletto all’ unanimità oggi in Villa Campolieto dai componenti del nuovo consiglio di gestione nominato con decreto ministeriale il 13 gennaio 2023 dal Ministro Gennaro Sangiuliano e di cui fanno parte 

  • Valeria Della Rocca, 
  • Alfonso Gifuni, 
  • Carmine Ippolito, 
  • Elena Scarlato.

Il neo presidente succede a Gianluca Del Mastro, professore di Papirologia e Filologia presso l’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli e sindaco di Pomigliano D’Arco.

“Il mio ringraziamento va al ministro Gennaro Sangiuliano per la nomina nel consiglio di gestione della Fondazione Ente Ville Vesuviane e a tutti i consiglieri per avermi eletto presidente”, dichiara Miranda. “Ringrazio altresì il professor Del Mastro per l’ottimo lavoro svolto in questi anni. Da ercolanese e come profondo conoscitore di questo territorio mi impegnerò per proseguire nel lavoro di valorizzazione del nostro straordinario patrimonio artistico ed architettonico nel segno della cultura”.

“Il prossimo quadriennio sarà fondamentale per continuare a rafforzare il processo di crescita e valorizzazione dei siti del Miglio d’Oro. Formulo le mie congratulazioni e i migliori auguri di proficuo lavoro al presidente e ai nuovi consiglieri”, ha detto direttore generale Roberto Chianese al termine della riunione di consiglio.

La Fondazione Ente Ville Vesuviane, la cui sede è in villa Campolieto ad Ercolano, ha lo scopo di provvedere alla conservazione, al restauro e alla valorizzazione del patrimonio artistico costituito dalle ville vesuviane del secolo XVIII, con i relativi parchi e giardini. Sono 122 gli immobili monumentali settecenteschi, compresi nel territorio dei Comuni di Napoli, San Giorgio a Cremano, Portici, Ercolano e Torre del Greco.