mercoledì 7 settembre 2022

#iVesuvioAreaComunicazione - Sorrentino Vesuvio-Winery - Boscotrecase (Turismo e attività produttive).

Vinilia è il nuovo format di esperienze serali dove si potrà vivere la natura di vigneti alle falde del Vesuvio affacciati sulla penisola sorrentina e Capri
Info e prenotazioni : +39 338 135 4415 
 

Boscotrecase (Na)

Dall’esperienza compiuta nell’800 dagli avi di famiglia… la storia prosegue e prende vita con la nonna Benigna che da giovane è determinata a non seguire la vita di campagna vissuta con i suoi genitori ma che presto, negli anni della seconda guerra mondiale, riscopre la sua passione per la natura e per la coltivazione della vite. Tutto inizia con la gestione del ‘moggio’ di proprietà in cui la nonna conserva tutti i vitigni autoctoni a piede franco e tante altre varietà di frutta e ortaggi… oggi tesori aziendali. Paolo Sorrentino e sua moglie Angela ereditano i beni di famiglia e con tanto amore per la produzione dei vini vesuviani, per le coltivazioni frutticole ed orticole, recuperano tutte le varietà conservate dagli avi. Iniziano un percorso di espansione del comparto viticolo negli anni ’90 e intraprendono l’enoturismo aprendo le porte ai turisti e agli amanti del vino facendo degustare la storia del territorio ed i suoi frutti. «’a terr adda mangià comm ‘e figl nuost» – Nonna Benigna 

La Famiglia Sorrentino
Il capofamiglia Paolo Sorrentino, ideatore e fondatore dell’azienda. Da sempre dedica la sua passione ed ingegno alla crescita aziendale. Angela Cascone dedica la sua passione e la sua grinta alla famiglia; fondamentale perno dell’azienda. I figli, l’attuale terza generazione con i fratelli Giuseppe, Benny e Maria Paola che ricevono la magica arte del fare vino, seguono le tradizioni ma intraprendono numerosi progetti volti a studiare e a valorizzare tutte le coltivazioni in regime biologico per ottenere i migliori risultati in una terra dalla spiccata fertilità e dalla inconfondibile mineralità. In sinergia operano affinchè la nascita, la crescita e lo sviluppo di tutta la filiera produttiva, commerciale e turistica sia curata in ogni particolare e possano essere raccontati a tutto il mondo.
La Filosofia
Proseguire e divulgare la qualità di un vino da leggenda

Rivestono un ruolo importante nella filosofia dell’azienda Sorrentino le radici antiche ma ciò non vieta la capacità di sperimentare nuovi progetti ed introdurre innovazioni. L’Aglianico Pompeiano, denominato Don Paolo, rappresenta un esempio di raro equilibrio enologico tra una cura meticolosa nella coltura della vite ed un lavoro impeccabile in cantina. L’applicazione complementare delle tecniche di vinificazione tradizionali e di quelle più moderne e sperimentali rende l’azienda Sorrentino una delle cantine più attive e vivaci nella ricerca della qualità del prodotto vinicolo. La raccolta manuale dell’uva in cassette forate, la cura amorevole delle piante, il silenzio in cui avviene l’affinamento in botte, sono gesti di sapienza antica che appartengono ai secoli passati. La tecnologia delle diraspatrici, della filtrazione, del rimontaggio, la scientificità dei trattamenti di viticoltura, il lavoro enologico di laboratorio dell’azienda Sorrentino sono invece la naturale evoluzione di una passione che anticipa i tempi e mette a profitto le tecniche più avanzate di vinificazione.

La Terra - Una storia antica, passionale, venata di misticisimo e rivolgimenti sociali
La particolarità inconfondibile dei vini vesuviani e di tutto ciò che viene coltivato sul Vesuvio risiede nell’eccezionalità del suolo vulcanico. La complessità del suolo vulcanico risiede nel fatto che la composizione del terreno e il tipo di vegetazione sviluppatasi risultano differenti a seconda del versante per incidenza della modalità eruttiva. Tutti i terreni dove sono collacati i vigneti aziendali si trovano sul versante a sud-ovest dove le numerose colate laviche che hanno raggiunto il mare hanno arricchito il suolo di minerali, pietre pomici, lapilli e lo hanno reso fertilissimo, con elevata porosità e drenaggio. Ciò costituisce una prima difesa dagli attacchi di patogeni e soprattutto garantisce la conservazione autentica delle viti a piede franco. sorrentinovini.com
Sorrentino dà la possibilità agli avventori di soggiornare presso le sue guest houses di recente ristrutturazione; la Locanda dei Nobili ed il Rifugio dei Wine Lovers, due casette un tempo adoperate per rifugio per i cacciatori l’una e per deposito l’altra, situate proprio nel mezzo dei vigneti e con vista golfo. 
Ma non finisce qui, perché per chi volesse i comfort di un hotel, ecco il Vesuvio Inn Bed&Wine Experience, il modernissimo hotel posto nelle vicinanze della cantina. Camere comode e arredate con stile che richiama gli elementi ed i colori aziendali, dotato di piscina con solarium, da cui godersi un panorama mozzafiato. info e prenotazioni

IN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEI GIGANTI DI PIETRA 7|22 SETTEMBRE 2022 │ SANTUARIO MADONNA DELL’ARCO

 Dal 7 al 22 settembre 2022, il Laboratorio Culturale “Campania Bellezza del Creato”,sito nel Santuario Madonna dell’Arco di Sant’Anastasia (NA), ospiterà in contemporanea due eventi fra loro connessi. Come potrebbero non esserlo i giganti di pietra raccontati dalle “immagini come appunti di viaggio” di Giuseppe Ottaiano e le sculture lignee di Gustavo Delugan, dedicate alla figura e alla vita dell’Imperatore Federico?

Chiunque abbia incontrato la storia di Federico II, anche solo di sfuggita, sa che egli ebbe, fra le sue priorità, la difesa dei confini del vasto territorio da lui governato e, a partire dall’amata Puglia, passando per la Campania e la Basilicata e via su fino al Nord, costruì o restaurò rocche e castelli che potessero servire come difesa ma anche, come nel caso di Castel del Monte, da buen retiro per un uomo che, oltre l’impero e le belle donne, amò le arti, la caccia e le scienze. L’Associazione Terre di Campania APS promuove l’evento, condiviso con la Comunità dei Domenicani del Santuario Madonna dell’Arco e col Priore Padre Gianpaolo Pagano, con l’obiettivo di portare il pubblico alla scoperta dei castelli della nostra regione, che vanta uno dei più grandi agglomerati di incastellamento d’Europa, con circa 200 siti e 98 torri di avvistamento dislocate lungo la costa.

Un patrimonio immenso e dalla vita lunghissima fatto di testimonianze storiche vive, che nell’arco dei secoli hanno assolto ai ruoli di fortezze, luoghi di ristoro post battute di caccia, residenze gentilizie e dimore signorili. Architetture secolari che raccontano, a chi sa leggere le parole di pietra e ascoltare la voce delle antiche mura, i momenti di pace e di guerra dei territori in cui sono sorti, e che oggi possono rivestire concretamente il ruolo di promotori della Campania. La Mostra Fotografica realizzata da Giuseppe Ottaiano è il risultato di un lungo, costante ed appassionato lavoro, totalmente autofinanziato e supportato dal team dell’Agenzia di Comunicazione SEMA. Una mente creativa e visionaria come quella di Ottaiano non poteva non entrare immediatamente in empatia con il pensiero ispirato e l’opera artistica di Gustavo Delugan, che all’imperatore Federico II, mente illuminata e aperta, ha dedicato un’intera installazione, “Stupor Mundi” realizzata in legno, materiale da lui prediletto in quanto “vivo”. Delugan “legge” infatti nelle venature del legno la forma che esso nasconde, la rivela portandola alla luce con la sua arte raffinata e le dona, quando l’opera lo richiede, il colore che la rende unica. Gustavo Delugan racconta il Sovrano del Regno di Sicilia attraverso la sua figura, i simboli che lo accompagnarono e i suoi affetti, la madre Costanza d’Altavilla e il nipote Corradino, anch’essi legati alla nostra terra. Federico II e i Castelli della Campania, di cui si è tanto parlato, sono ancora in grado di stupirci? Questo duplice evento vuole indicarci proprio ciò, nell’inedito incontro del “signore dei castelli” per eccellenza e dei manieri che egli amò. É il punto di vista, infatti, che fa la differenza: guardare, osservare, riflettere e immaginare per incontrare la Storia e i suoi protagonisti, per rieducarci ad amare e rispettare una terra resa grande dalla Bellezza e dalla Cultura.

  • Il Vernissage si terrà il 7 settembre 2022 alle ore 18:00, alla presenza e con gli interventi
  • dell’artista Gustavo Delugan, 
  • del viaggiatore Giuseppe Ottaiano, 
  • di Luigi Raia, direttore A.RE.TUR., 
  • di Mino Iorio, storico dell’Arte, di Padre Gianpaolo Pagano, Priore del Santuario, 
  • di Maddalena Venuso, giornalista. 
  • Sarà inoltre presentata la guida “Campania, castelli come musei”, realizzata da Terre di Campania APS.
L’iniziativa è sostenuta da Confetti Maxtris, Campus Principe di Napoli, Azienda Vitivinicola Mosca e Cromia Stampa Tessuti.

La duplice mostra sarà visitabile fino al 22 settembre.

Il calendario delle aperture è consultabile su www.campaniabellezzadelcreato.it

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lunedì 5 settembre 2022

Orto Conviviale in Sant'Anastasia. Domenica 11 settembre 2022 ore 11:00 Le donne di Artemisia

Le donne di Artemisia è il nuovo progetto dell'Associazione culturale Poesie Metropolitane. Un libro scritto dalle donne per le donne nel quale si affrontano diverse tematiche legate al femminile: maternità, lavoro, sogni e molto altro. Il libro è una raccolta di testimonianze di scrittrici, madri, professioniste, artiste. Le donne di Artemisia sono: Valentina Guerra, Marianna Ciano, Rosa Mancini, Valeria Marchese, Irene Mascia, Felicia Toscano, Filomena Verde, Ida Nocerino, Valeria Schiano, Clementina Sasso. 

All'interno dell'opera fluttuano poesie vincitrici del contest promosso per il libro. Le donne ruotano intorno la figura di Artemisia Gentileschi, che nel libro è il punto di riferimento. Artemisia in Poesie Metropolitane vuole essere un esempio per le donne, un invito a non abbandonare mai le passioni e i sogni che le governano.

Nel libro possiamo ritrovare le immagini del fotografo Enrico Di Cerbo.

Domenica 11 settembre alle ore 11:00 Le donne di Artemisia vi aspettano all'Orto Conviviale in Sant'Anastasia, Via Masseria Macedonia, 16  alle ore 11:00 avvolti nel verde e nella natura si parlerà del progetto e delle donne.

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venerdì 2 settembre 2022

#iVesuvioAreaComunicazione │Villa Veseri - Trecase

 

#Tempo di #raccolta.

"Villa Veseri, ogni anno, realizza una ampia percentuale di prodotti a km zero da offrire ai clienti nella nuova stagione. Una scelta, la nostra, per rendere al meglio il binomio "lavoro e territorio". Ciro Accardo, amministratore di Villa Veseri - Trecase

#Scegli...i sapori.

 

Sosteniamo l’economia locale

villaveseri.it - info@villaveseri.it
Sognare, è il momento giusto.
Via Cifelli, 5 - Trecase al Vesuvio - Na 
Tel. 081. 537 38 04
telefonia mobile 333 12 47 383
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martedì 30 agosto 2022

La notte bianca della Biodiversità. 9 settembre 2022 nella Riserva Forestale di Protezione "Tirone Alto-Vesuvio".

 

La notte bianca della Biodiversità. Il 9 settembre 2022 i Carabinieri della forestale condurranno i visitatori alla scoperta della Biodiversità notturna nella Riserva Forestale di Protezione "Tirone Alto-Vesuvio".

La partecipazione agli eventi è a numero limitato ed avverrà esclusivamente attraverso prenotazione e-mail: 042924.001@carabinieri.it o telefonicamente al numero 081/5372391 dalle ore 08.00 alle ore 13.00

I Carabinieri forestali condurranno i visitatori nelle Riserve per scoprire le creature notturne che abitano nelle aree interessate ma anche per conoscere storie e miti che hanno caratterizzato molti ambienti naturali. Il percorso è lungo 4 km. L'escursione avrà una durata di 3 ore. compresa la sosta. Di seguito ecco il programma:

  •     Ore 19:30  - Raduno partecipanti e saluti
  •     Ore 20:00 - Presentazione della Riserva "Tirone Alto Vesuvio"
  •     Ore 20:30 -  Passeggiata in bosco alla scoperta della misteriosa biodiversità notturna
Riserva Forestale di Protezione Tirone Alto Vesuvio - L’accesso alla Riserva ricade nel territorio del Comune di Trecase (Provincia di Napoli), Via Cifelli s.n.c., coordinate GPS Nord 40° 49’ 41.8’’ EST 14° 25’ 36.9’’.

Norme di fruizione della Riserva: la Riserva è visitabile tutto l’anno dietro richiesta presso l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio; per l’accesso al cratere è previsto il pagamento di un biglietto d’ingresso.
All’interno della Riserva sono presenti numerosi sentieri che sono facilmente percorribili da adulti e bambini di tutte le età.

Attività in corso: Sono in corso attività di ricerca sulla flora vascolare, sul fuoco prescritto e sulle specie aliene invasive in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli. Si svolgono durante tutto l’anno attività di educazione ambientale.
La Riserva, dal 1995 inserita totalmente nel Parco Nazionale del Vesuvio, si estende su una superficie di circa 1.019 Ha, occupando la maggior parte dei versanti del complesso vulcanico del Vesuvio con altitudine compresa tra i 250 e 1.281 m s.l.m., altitudine massima del Monte Vesuvio. Il territorio presenta, per la sua natura vulcanica, una genesi piuttosto recente e risalendo lungo i suoi versanti si possono osservare, in successione, tutti gli stadi dii sviluppo del paesaggio vegetale. Le comunità pioniere che si sviluppano sulle colate laviche rocciose costituiscono la formazione più caratteristica di tale paesaggio, soprattutto, quelle dominate dalla copertura grigio-argentea del lichene del Vesuvio (Stereocaulon vesuvianum). I consorzi pionieri si sviluppano gradualmente verso comunità vegetali più strutturate fino alla formazione degli arbusteti caratterizzati dalla prevalenza di varie specie di ginestre (Spartium juniceum, Genista aetnensis, Cytisus scoparius). Le formazioni a bosco sono rappresentate da lembi di lecceta che si alternano ad estesi rimboschimenti di conifere. 
La Fauna presente all’interno del territorio della Riserva, in riferimento a quelli della Direttiva UE Habitat è la seguente:
  • Miniopterus schreibersii (miniottero commune)
  • Myotis emarginatus (vespertilio smarginato)
  • Rhinolophus ferrumequinum (pipistrello ferro di cavallo maggiore)
  • Rhinolophus hipposideros (pipistrello ferro di cavallo minore)
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giovedì 11 agosto 2022

#iVesuvioAreaComunicazione. Ferragosto 2022

 
Il fine settimana di Ferragosto i siti del Parco Archeologico di Pompei (Scavi di Pompei, Oplontis, Ville di Stabia, Villa Regina a Boscoreale, Museo Libero D'Orsi alla Reggia di Quisisana) saranno regolarmente aperti al pubblico con gli orari e le tariffe consuete. Per maggiori info: Informazioni per la visita » Orari e tariffe 

sabato 23 luglio 2022

Pomigliano Jazz in Campania 2022 - Museo del Parco Nazionale del Vesuvio di Boscoreale - 23 luglio Avishai Cohen Trio.

Avishai Cohen Trio - “Shifting Sands” 

Sabato 23 luglio il Museo del Parco Nazionale del Vesuvio di Boscoreale accoglierà l’esibizione esclusiva di Avishai Cohen Trio. Il bassista, cantante e compositore israeliano presenterà il suo ultimo lavoro discografico “Shifting Sands”, pubblicato a maggio di quest’anno con la sua nuova formazione in trio, che include il pianista Elchin Shirinov e la batterista Roni Kaspi.

Con “Shifting Sands”, Avishai Cohen dimostra di non riposarsi sugli allori. Non ne siete convinti? E allora ascoltate “Intertwined” – la prima traccia del disco – che è la pietra angolare di questo nuovo progetto. Basta questa traccia per capirete subito che Cohen ha alzato di nuovo l’asticella. Il messaggio è chiaro: è una nuova avventura quella che sta intraprendendo, costruita sulle fondamenta del suo percorso musicale.
Il nuovo trio è fenomenale. Elchin Shirinov è un pianista straordinario è molto concentrato e rilassato. Poi c’è la batterista Roni Kaspi che ha solo 21 anni, ma ha un talento eccezionale e ha portato un nuovo spirito nel combo con la sua forte personalità. Sul palco, è tutta una questione di interplay, si tratta di sentirsi bene con se stessi e in sintonia con gli altri. E dal vivo si sente la gioia che questi musicisti provano a suonare insieme.
Il live sarà aperto dal dj-set di Marco De Falco
 

venerdì 22 luglio 2022

Pomigliano Jazz in Campania 2022 - Museo del Parco Nazionale del Vesuvio di Boscoreale 21 e 23 luglio. Concerto al tramonto al Cratere del Vesuvio 24 luglio

La XXVII edizione del festival Pomigliano Jazz in Campania si terrà dal 16 al 31 luglio 2022, con un programma di appuntamenti che, oltre alla città di Pomigliano d’Arco, toccherà anche Avella, Boscoreale e il Parco Nazionale del Vesuvio, confermando l’ormai classico concerto al tramonto sul Cratere del Vesuvio.

Programmato e finanziato dalla Regione Campania e dal Ministero della Cultura, il festival è organizzato dalla Fondazione Pomigliano Jazz con Scabec, in partenariato con l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio e i comuni di Pomigliano d’Arco e Avella.

Nel Parco Nazionale del Vesuvio confermato il suggestivo Concerto al Cratere, a cui si aggiungono altre due serate, tutte all’insegna del plastic-free e della riduzione degli impatti ambientali. L’Ente Parco, dopo due anni di limitazioni dovute alla pandemia, ritorna ad ospitare i concerti del Pomigliano Jazz in Campania, con l’obiettivo di valorizzare e far conoscere importanti siti e progetti, che in questi due anni sono stati realizzati nell’ambito del “Grande Progetto Vesuvio”.

Il 21 luglio il festival approda al nuovo Museo del Parco Nazionale del Vesuvio di Boscoreale, inaugurato a giugno 2021, dove, nell’accogliente arena all’aperto del sito museale, andrà in scena “Cantare Pieranunzi”: un concerto intimo per voce e pianoforte con Enrico Pieranunzi e la cantante Valentina Ranalli. Dal vivo il duo presenta nuove emozionanti versioni vocali di composizioni originali del pianista romano, in una perfetta simbiosi artistica.

In apertura, il trio tutto napoletano composto da Francesco Marziani (pianoforte), Antonio Napolitano (contrabbasso) e Massimo Del Pezzo (batteria) presenta dal vivo i brani dell’album d’esordio, “Troisi”, dedicato all’indimenticabile attore e regista.

Il concerto sarà anche l’occasione, per gli interessati, di effettuare una visita guidata del museo, che illustra, con percorsi interattivi e accattivanti, per grandi e piccini, la flora, la fauna, la geologia, la storia e le tradizioni presenti nel parco nazionale che circonda il più famoso vulcano del mondo.

Sempre al Museo del Parco Nazionale del Vesuvio è atteso, per il primo dei due concerti al Pomigliano Jazz, Avishai Cohen. Il bassista, cantante e compositore israeliano proporrà due differenti progetti con due diverse formazioni: il primo concerto, il 23 luglio a Boscoreale, dove presenterà l’ultimo lavoro discografico "Shifting Sands”, pubblicato a maggio di quest’anno con il suo nuovo trio che comprende l’eccezionale pianista Elchin Shirinov e la giovane e talentuosa batterista Roni Kaspi. In apertura, ad introdurre il concerto di Avishai Cohen trio, ci sarà il dj set del producer partenopeo Marco De Falco.

Domenica 24 luglio, nell’ormai tradizionale concerto al tramonto al Cratere del Vesuvio, si rinnova un appuntamento sempre più atteso dagli amanti non solo del jazz e da chi vuole vivere un’esperienza molto suggestiva ascoltando buona musica in un sito dal formidabile paesaggio. Qui Avishai Cohen sarà protagonista con Raiz del concerto sulla vetta del Vesuvio. Sull’orlo del cratere del Gran Cono, a quota 1200 metri, insieme a Francesco Nastro al Fender Rhodes, i tre artisti daranno vita a un progetto originale commissionato dal festival: “Mmiezo/Baemtza”. Una performance unica e irripetibile, in una location di grande fascino, che trae ispirazione dalla canzone napoletana e da quella ebraico-sefardita, passando per il jazz, il pop israeliano e la tradizione Mediterranea.
“Consolidiamo la collaborazione con la Fondazione Pomigliano Jazz - spiega Agostino Casillo, Commissario Straordinario dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio – proponendo per la XXVII edizione del festival non solo l’ormai classico concerto al tramonto al Cratere del Vesuvio, ma altri due suggestivi appuntamenti. Per i due appuntamenti aggiuntivi - continua il Commissario dell’Ente Parco Agostino Casillo – abbiamo scelto di valorizzare, con eventi musicali prestigiosi, siti che in questi anni abbiamo realizzato nell’ambito del Grande Progetto Vesuvio.
Questi appuntamenti, che vedono la partecipazione di artisti di fama internazionale, - aggiunge Agostino Casillo - si terranno nell’ arena all’aperto del Museo del Parco Nazionale del Vesuvio di Boscoreale. L’intento è quello di implementare l’utilizzo di questa importante infrastruttura presente nel polo museale sempre di più meta di numerosi visitatori.
Far svolgere nell’arena i concerti di Pomigliano Jazz è anche un modo per aprire questa importante struttura al territorio e ai suoi abitanti”.

“Il rapporto con l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio e col suo territorio ha contribuito allo sviluppo del festival, ampliando le sue attività - dichiara Onofrio Piccolo, direttore artistico di Pomigliano Jazz. Una proficua collaborazione che va avanti da oltre dieci anni e si consolida di edizione in edizione. Grazie al progetto di sostenibilità ambientale Green Jazz, di cui l’Ente Parco è uno dei partner principali, riusciamo a realizzare eventi unici con grandi artisti, in uno dei luoghi più suggestivi e conosciuti al mondo: il Vesuvio. Quest’anno, oltre all’ormai classico e atteso concerto sul Gran Cono, abbiamo pensato di inaugurare e di aprire alla musica anche il nuovo Museo del Parco, a Boscoreale. Una nuova location che accoglierà diverse esibizioni e che rappresenta un ulteriore momento di dialogo e collaborazione tra le nostre istituzioni”.

In occasione dei concerti, inoltre, saranno organizzate delle specifiche visite guidate al sentiero n° 11 “La Pineta di Terzigno”. Una piacevole passeggiata al tramonto sul sentiero di recente realizzato, particolarmente apprezzato da visitatori e turisti. Al seguente tutte le info utili per raggiungere il sentiero:

I Biglietti per assistere ai concerti della XXVII edizione del festival Pomigliano Jazz sono disponibili sul circuito Azzurroservice e nei principali punti vendita regionali. Disponibili anche abbonamenti per gli eventi del 23 e 24 luglio. Per info prevendita: tel. 081 5934001 - www.azzurroservice.net.

Per info e contatti: www.pomiglianojazz.com – tel. 3313581151 - info@pomiglianojazz.com.

sabato 16 luglio 2022

POMIGLIANO JAZZ IN CAMPANIA. 21 luglio 2022 Museo del Parco del Vesuvio di Boscoreale: ENRICO PIERANUNZI – VALENTINA RANALLI – Cantare Pieranunzi

Nuove emozionanti versioni vocali di composizioni originali del gigante del jazz internazionale, il pianista Enrico Pieranunzi. Il 21 luglio al Museo del Parco del Vesuvio di Boscoreale, il nuovo progetto “Cantare Pieranunzi” fortemente voluto dalla talentuosa cantante partenopea Valentina Ranalli che, profondamente ispirata dai brani del musicista romano, ha messo su di essi intriganti testi in italiano, inglese, francese (in un caso, anche in napoletano) e, insieme allo stesso Pieranunzi, ha dato loro una nuova veste vocale che ne esalta la suggestione narrativa. Un incontro tra generazioni, l’appassionante rappresentazione in suoni e parole di una intensa, creativa simbiosi artistica.

La storia di “Cantare Pieranunzi” – scrive il pianista romano nelle note di copertina del disco – comincia con una mail inviatami da Carla Marcotulli, insegnante di canto jazz presso il Conservatorio di Santa Cecilia, a Roma. Nella mail venivo informato che per il suo esame di diploma la studentessa Valentina Ranalli avrebbe presentato una tesi incentrata completamente su miei brani e che su questi aveva anche messo le parole. Non era la prima volta che una cantante metteva un testo su miei pezzi, ma sentivo che stavolta c’era qualcosa di diverso. Volli incontrare Valentina. Lei mi fece ascoltare le registrazioni dei brani cantati col suo gruppo e mi diede la tesi che aveva scritto per l’esame.

Scoprii cosí con sorpresa – continua Pieranunzi – che la tesi recava il titolo Cantare Pieranunzi e che Valentina vi analizzava e descriveva i miei brani con un’acutezza ed un entusiasmo tali da portarne alla luce aspetti completamente nuovi. Una vera rivelazione. Ma per me la vera scoperta era lei, il suo talento, la sua intelligenza, la sua creatività, che prendevano la forma di riflessioni mai banali sulla musica e sul suo mistero, trovando a un certo punto ne “la musica che canta, la voce che suona” una risposta affascinante a quello che dovrebbe essere il canto.

Dopo la “scoperta” venne quasi naturale decidere di registrare insieme i pezzi su cui Valentina aveva messo i suoi bei testi in italiano, inglese, francese e partenopeo (è quello, molto intenso, su “Persona”, scritto nella lingua della sua terra). Trattandosi però di una storia speciale, pensai che per l’occasione anche il contesto in cui realizzarla non poteva che essere speciale. Di qui l’idea di dar vita allo Youth Project, riunire cioè intorno a Valentina un gruppo di giovani musicisti che sottolineassero con la loro freschezza ed energia la luminosità della sua voce e il calore dei suoi testi. E così è stato. Grazie a loro infatti – conclude il grande pianista italiano – le parole scritte da Valentina per la tesi Cantare Pieranunzi si sono trasformate, come in una bella fiaba, nell’album Cantare Pieranunzi, in cui troverete esattamente quella “musica che canta e voce che suona” di cui, come di un suo sogno, lei parlava nella tesi.

Il concerto sarà aperto dal trio Francesco Marziani al pianoforte, Antonio Napolitano al basso elettrico e Massimo Del Pezzo alla batteria.