Visualizzazione post con etichetta Percorsi Vesuviani. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Percorsi Vesuviani. Mostra tutti i post

mercoledì 7 settembre 2022

#iVesuvioAreaComunicazione - Sorrentino Vesuvio-Winery - Boscotrecase (Turismo e attività produttive).

Vinilia è il nuovo format di esperienze serali dove si potrà vivere la natura di vigneti alle falde del Vesuvio affacciati sulla penisola sorrentina e Capri
Info e prenotazioni : +39 338 135 4415 
 

Boscotrecase (Na)

Dall’esperienza compiuta nell’800 dagli avi di famiglia… la storia prosegue e prende vita con la nonna Benigna che da giovane è determinata a non seguire la vita di campagna vissuta con i suoi genitori ma che presto, negli anni della seconda guerra mondiale, riscopre la sua passione per la natura e per la coltivazione della vite. Tutto inizia con la gestione del ‘moggio’ di proprietà in cui la nonna conserva tutti i vitigni autoctoni a piede franco e tante altre varietà di frutta e ortaggi… oggi tesori aziendali. Paolo Sorrentino e sua moglie Angela ereditano i beni di famiglia e con tanto amore per la produzione dei vini vesuviani, per le coltivazioni frutticole ed orticole, recuperano tutte le varietà conservate dagli avi. Iniziano un percorso di espansione del comparto viticolo negli anni ’90 e intraprendono l’enoturismo aprendo le porte ai turisti e agli amanti del vino facendo degustare la storia del territorio ed i suoi frutti. «’a terr adda mangià comm ‘e figl nuost» – Nonna Benigna 

La Famiglia Sorrentino
Il capofamiglia Paolo Sorrentino, ideatore e fondatore dell’azienda. Da sempre dedica la sua passione ed ingegno alla crescita aziendale. Angela Cascone dedica la sua passione e la sua grinta alla famiglia; fondamentale perno dell’azienda. I figli, l’attuale terza generazione con i fratelli Giuseppe, Benny e Maria Paola che ricevono la magica arte del fare vino, seguono le tradizioni ma intraprendono numerosi progetti volti a studiare e a valorizzare tutte le coltivazioni in regime biologico per ottenere i migliori risultati in una terra dalla spiccata fertilità e dalla inconfondibile mineralità. In sinergia operano affinchè la nascita, la crescita e lo sviluppo di tutta la filiera produttiva, commerciale e turistica sia curata in ogni particolare e possano essere raccontati a tutto il mondo.
La Filosofia
Proseguire e divulgare la qualità di un vino da leggenda

Rivestono un ruolo importante nella filosofia dell’azienda Sorrentino le radici antiche ma ciò non vieta la capacità di sperimentare nuovi progetti ed introdurre innovazioni. L’Aglianico Pompeiano, denominato Don Paolo, rappresenta un esempio di raro equilibrio enologico tra una cura meticolosa nella coltura della vite ed un lavoro impeccabile in cantina. L’applicazione complementare delle tecniche di vinificazione tradizionali e di quelle più moderne e sperimentali rende l’azienda Sorrentino una delle cantine più attive e vivaci nella ricerca della qualità del prodotto vinicolo. La raccolta manuale dell’uva in cassette forate, la cura amorevole delle piante, il silenzio in cui avviene l’affinamento in botte, sono gesti di sapienza antica che appartengono ai secoli passati. La tecnologia delle diraspatrici, della filtrazione, del rimontaggio, la scientificità dei trattamenti di viticoltura, il lavoro enologico di laboratorio dell’azienda Sorrentino sono invece la naturale evoluzione di una passione che anticipa i tempi e mette a profitto le tecniche più avanzate di vinificazione.

La Terra - Una storia antica, passionale, venata di misticisimo e rivolgimenti sociali
La particolarità inconfondibile dei vini vesuviani e di tutto ciò che viene coltivato sul Vesuvio risiede nell’eccezionalità del suolo vulcanico. La complessità del suolo vulcanico risiede nel fatto che la composizione del terreno e il tipo di vegetazione sviluppatasi risultano differenti a seconda del versante per incidenza della modalità eruttiva. Tutti i terreni dove sono collacati i vigneti aziendali si trovano sul versante a sud-ovest dove le numerose colate laviche che hanno raggiunto il mare hanno arricchito il suolo di minerali, pietre pomici, lapilli e lo hanno reso fertilissimo, con elevata porosità e drenaggio. Ciò costituisce una prima difesa dagli attacchi di patogeni e soprattutto garantisce la conservazione autentica delle viti a piede franco. sorrentinovini.com
Sorrentino dà la possibilità agli avventori di soggiornare presso le sue guest houses di recente ristrutturazione; la Locanda dei Nobili ed il Rifugio dei Wine Lovers, due casette un tempo adoperate per rifugio per i cacciatori l’una e per deposito l’altra, situate proprio nel mezzo dei vigneti e con vista golfo. 
Ma non finisce qui, perché per chi volesse i comfort di un hotel, ecco il Vesuvio Inn Bed&Wine Experience, il modernissimo hotel posto nelle vicinanze della cantina. Camere comode e arredate con stile che richiama gli elementi ed i colori aziendali, dotato di piscina con solarium, da cui godersi un panorama mozzafiato. info e prenotazioni

mercoledì 30 marzo 2022

Percorsi Vesuviani, Storie e Luoghi.│DECRETO-LEGGE 24 marzo 2022, n. 24 - Green pass, cosa cambia dal primo aprile.

  1. Dal primo aprile per consumare seduti ai tavolini all’aperto di un bar o ristorante il green pass non servirà più. Se invece si vuole bere un caffè, pranzare o cenare al chiuso, resta obbligatorio, fino al 30 aprile, il certificato verde. (basterà quello base che si ottiene con anche con un tampone negativo).
  2. obbligo di mascherina, fino al 30 aprile 2022 in tutti i luoghi al chiuso, ad esclusione delle abitazioni private. In classe l’obbligo è esteso fino alla fine dell’anno scolastico (inizio giugno).

  3. Niente più green pass 
  4. servizi di ristorazione svolti al banco o al tavolo all’aperto da qualsiasi esercizio (ad eccezione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale per i quali, come detto, resta l’obbligo del green pass base);

  5. alberghi e altre strutture ricettive (tranne che per i servizi di ristorazione prestati all’interno degli stessi ai clienti ivi non alloggiati, per i quali è necessario il green pass base);

  6. musei e altri istituti e luoghi della cultura e mostre;

  7. centri termali, parchi tematici e di divertimento;

  8. impianti di risalita con finalità turistico-commerciale, anche se ubicati in comprensori sciistici;

  9. partecipazione, nel pubblico, a cerimonie pubbliche;

  10. uffici pubblici, 
  11. banche e poste,  nei quali l’accesso diventa libero (sempre con mascherina).
  12. Per qualsiasi tipo di festa organizzata in un locale al chiuso (compleanno, laurea, nozze, cresima, comunione ecc.) gli invitati devono essere muniti di super green pass.
  13. Per alloggiare in hotel bisognerà essere vaccinati?  No. E non servirà neppure il tampone. Dal primo aprile cade ogni obbligo di Green Pass negli alberghi e nelle strutture ricettive come i bed&breakfast.
  14. Per salire sui mezzi di trasporto pubblico locale non serve nessun certificato. Dal primo aprile decade infatti l’obbligo di Green Pass rafforzato. Ancora per un mese l’unico obbligo che dovranno rispettare i passeggeri è quello di indossare la mascherina Ffp2. Dal 1° maggio, a meno di proroghe, decadrà anche questo obbligo.
  15. per gli studenti all’università? Restano fino al 30 aprile obbligo di mascherina e di distanza di un metro in aula, oltre al divieto di accesso con temperatura sopra 37.5°. Esteso fino al 30 aprile l’obbligo di green pass base per gli studenti universitari e per «chiunque accede alle strutture appartenenti alle istituzioni universitarie».
  16. Dal 1° maggio sarà eliminato l'obbligo di green pass per accedere ai luoghi di lavoro. Fanno eccezione i lavoratori nelle professioni sanitarie, quelli negli ospedali e nelle RSA, che avranno fino al 31 dicembre 2022 l'obbligo vaccinale con la sospensione dal lavoro.
link:

giovedì 24 marzo 2022

Percorsi Vesuviani, Storie e Luoghi. Carmine Alboretti - Francesco, e la cura della "casa comune"

L’ultimo regalo ai suoi amici e ai suoi lettori di Carmine Alboretti, il giornalista deceduto nel 2020. E’ uscito infatti, Francesco, la cura della "casa comune". Un’opera a cui il giornalista vesuviano, storico corrispondente di Metropolis, stava lavorando proprio nei giorni prima del suo addio. Ad annunciarlo, con un messaggio struggente sul suo profilo social, sua moglie Maria, che non ha mai smesso, insieme ai colleghi dell’Associazione giornalisti vesuviani, di ricordare l’impegno e il valore di un cronista di razza, colto e preparato, come Carmine Alboretti. “Quest’anno non è stato facile scegliere un libro da regalarti per il tuo compleanno….ma poi mi è stato tutto chiaro! È con infinito Amore che ti regalo il tuo ultimo lavoro; ho portato a termine ciò che tu avevi terminato poche ore prima…. È pronto ed io e Francesco siamo pronti per raccontare di te nelle imminenti presentazioni” il ricordo di Maria. A Carmine Alboretti è stata dedicata anche la sala della protezione civile del Comune di Trecase. Carmine, anche durante la prima ondata della pandemia, non si era mai risparmiato.
Carmine Alboretti.
Giornalista iscritto all'elenco professionisti, Alboretti era Presidente del Collegio Probiviri del Sindacato Unitario Giornalisti della Campania. Ha scritto per Il Mattino, Metropolis, Lo Strillone, Torresette, Pagine Vesuviane (di cui era direttore), e numerose altre testate giornalistiche, ed è stato anche per anni vaticanista per il quotidiano romano “La Discussione”.
Studioso della dottrina francescana alla quale ha dedicato diversi saggi, Alboretti era cultore di Diritto pubblico dell'economia presso la facoltà di Giurisprudenza dell'Università Federico II, e nel 2017 ha vinto il premio "Francesco Landolfo".
Un progetto nato per valorizzare la partecipazione e la cittadinanza attiva, attraverso programmi di approfondimento, musica ed intrattenimento.
Cofinanziato dalla Regione Campania e dal Ministero del Lavoro

venerdì 11 marzo 2022

Percorsi Vesuviani, Storie e Luoghi. TRECASE (Turismo e attività produttive). Cantina del Vesuvio Winery.

 
Cantina del Vesuvio
Produzione e degustazioni di Lacryma Christi
C'è la terra: il Vesuvio, il terreno lavico, 16 ettari di vigna.
C'è l'uomo: Maurizio Russo, erede di una tradizione vinicola di famiglia.
C'è il lavoro: dal 1948 un impegno quotidiano per creare un luogo 
dove la produzione del vino biologico si unisce all'accoglienza. 
Poche bottiglie, tutte di qualità, vendute direttamente in cantina.
È il 1948, l'Italia si sta riprendendo dalla seconda Guerra Mondiale e Giovanni Russo decide di fondare una piccola azienda vinicola a Trecase, sulle falde del Vesuvio.
All'epoca il vino si trasportava a Napoli a bordo di carri trainati da cavalli e là si svolgeva la "trafeca": la trattativa tra piccoli produttori e negozianti che rivendevano il vino in città.
Il figlio di Giovanni, Maurizio, inizia ben presto ad aiutare il padre nella sua attività cominciando la gavetta come operaio.
Diciotto anni fa la svolta: Maurizio decide di aprire alle visite guidate dei turisti che cominciavano a chiedere di visitare le cantine, a migliorare la qualità e a limitare la distribuzione vendendo il vino solo direttamente.
Lacryma Christi DOC
Il Lacryma Christi è il vino prodotto con le uve auctone del Vesuvio, conosciuto già ai tempi degli antichi Romani. Le prime testimonianze della coltivazione dell'uva sul Vesuvio risalgono, infatti, al V secolo a.C.
I vigneti e il terreno
I vitigni che si arrampicano sulle falde del Vesuvio discendono direttamente dagli Aminei della Tessaglia, portati qui dai Greci che nel V secolo a.C. arrivarono in queste terre.
Le radici affondano nel terreno lavico, scuro e poroso. Questo terreno non necessita di essere innaffiato in quanto trattiene l'umidità per poi rilasciarla.
Le uve
Caprettone per il Lacryma Christi Bianco.
Piedirosso (Per e Palumm) per il Lacryma Christi Rosato e Rosso.
Via Panoramica 15 - 80040 Trecase (NA) Italy
LINK: