Il Gal prende il nome dall’omonimo Vesuvio ed occupa una posizione baricentrica e strategica per le comunicazioni dell’intero territorio. I Comuni che compongono il Gal sono 7 dei 13 che compongono il parco del Vesuvio, istituito nel 1995.
Il Gal si caratterizza quindi per un forte grado di urbanizzazione, a questo però sia ffiancano delle peculiarità naturalistiche che lo rendono un ottimo laboratorio in cui far cooperare uomo e natura(tanto che l’area è MAB UNESCO). Un aspetto fondamentale dell’ area è rappresentato dal suo assetto geomorfologico: da pulviscoli derivanti dalle diverse eruzioni degli ultimi 400.000 anni. Questo tipo di struttura demografica ha inciso e incide in modo rilevante sui sistemi sia economici che territoriali.
La morfologia si presenta irregolare, priva ancora di un reticolo idrografico affermato. Alle quote più alte il mosaico ecologico è dominato dalla presenza di ecosistemi pionieri che colonizzano i depositi di ceneri e le colate laviche: distese a licheni, macchia, nuclei di leccio, pinete antropiche. I versanti bassi ospitano albicoccheti, orti arborati e colture serricole, all’interno di un paesaggio agrario che si fa via via, procedendo verso la costa, più frammentato ed intercluso da un tessuto urbano pervasivo e disordinato.
Sono presenti dei sistemi paesistici che possiedono caratteri omogenei, di conseguenza, essi presentano una struttura ecologica approssimativamente equivalente.Il paesaggio diviene, in questo modo, immediatamente leggibile e ci fornisce un’ immagine complessiva per la definizione delle diverse politiche di intervento.
L’area in cui ricade il Gal è parte integrante del Parco Nazionale del Vesuvio istituto nel 1995 e rientra anche nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità quindi è anche Riserva Internazionale della Biosfera, per sottolineare quanto sia presente in questo territorio il rapporto tra uomo e natura secondo i principida recuperare principi dello sviluppo sostenibile sanciti nella Strategia di Siviglia dal 1994, e costituisce altresì un tipico esempio per evidenziare l’interrelazione tra beni culturali e beni naturali in funzione dello sviluppo turistico del territorio in oggetto.
L’area è situato sul versante Somma e rappresenta “…la facies tranquilla, verde, rigogliosa del vulcano…”, dove, grazie ad un microclima fresco ed umido il paesaggio si è sviluppato in modo completamente diverso rispetto al versante vesuviano, molto più lussureggiante e fertile. fonte