domenica 16 gennaio 2022

Percorsi Vesuviani, Storie e Luoghi. (Turismo e attività produttive). Michele Romano Vini - Ottaviano

Profondo conoscitore della natura e degli uomini, nonno Michele si intratteneva a lungo con i contadini, condivideva le loro ansie e le loro speranze per l’andamento dell’annata e, gustando un buon bicchiere, acquisiva segreti, tecniche e credenze sul magico universo della vigna e del vino: dalla natura del terreno alla esposizione al sole, dall’origine del vitigno alle tecniche d’innesto, dal tipo di coltivazione al metodo di potatura, dal periodo di raccolta alla procedura di vinificazione, dal significato della luna calante all’importanza del travaso con il vento di terra

Papà Mario custodisce gelosamente i segreti di questa sapienza antica e rinnova, amplia e consolida, i rapporti di stima e di fiducia con i viticultori delle terre vesuviane. Progetta e realizza una prima importante innovazione nelle scelte di politica aziendale: passa dalla commercializzazione del vino in botti all’imbottigliamento e così crea il marchio di un vino che nei profumi e nel corpo richiama le tradizioni più autenticamente paesane.

Michele, figlio e nipote, coniugando le tradizioni trasmesse dal nonno e dal padre con i principi della moderna scienza enologica, nella convinzione che solo questo connubio può portare a perfezione il prodotto, inaugura, nel 1979, il processo di vinificazione interna e ottiene il riconoscimento del marchio DOC e IGT su tutta la produzione.
E Michele, in omaggio alla continuità della storia di famiglia, trasmette il suo tesoro di esperienze alla vivida curiosità della figlia Gemma.
Oggi la famiglia Romano, con i suoi venti ettari di vigneti direttamente coltivati, posti all’interno del Parco nazionale del Vesuvio, rappresenta il fulcro di un’importante realtà vinicola legata alla produzione DOC di Lacryma Christi Bianco, Rosso e Rosato, di Vesuvio Bianco e Vesuvio Rosso nonché alla produzione degli IGT Pompeiano.
L’azienda Romano fa parte della Strada del Vino Vesuvio e dei prodotti tipici vesuviani, il percorso enogastronomico delle Strade del Vino della Campania, all’interno del Parco nazionale del Vesuvio.
Michele Romano Vini 
Via Pentelete 60 - 80044 Ottaviano
Catalanesca, Lacryma Christi bianco e rosso che riscatta con altri pochi marchi un vino amato e inflazionato all'estero, Falanghina pompeiana e l'Aglianico raccolto solo nei vigneti vesuviani, quello che apre la linea "Gemma", nome della figlia, protagonista in cantina con l'enologo Antonio Pesce. 
Nell'Aglianico " Michele Romano" l'impronta del Vesuvio
la Repubblica.it > 2017 > 11 > 30
Dal 6 all'otto settembre, nel Castello de' Medici di Ottaviano, in provincia di Napoli, sesta edizione del Premio Amodio Pesce, nell'ambito dell'ottava edizione di Vesuvinum i giorni del Lacryma Christi, organizzato dalla Strada del Vino Vesuvio e dei prodotti tipici vesuviani, presieduta da Michele Romano in sinergia con Luciano Pignataro Wine Blog
L'anteprima il 26 luglio, nelle sale della Camera di Commercio di Napoli, con una degustazione alla cieca, vale a dire con bottiglie coperte, di 76 Lacryma Christi del Vesuvio di 31 aziende di cui 27 bianchi, 20 rossi, 12 rosati e 17 rossi Riserva.
L'analisi sensoriale svolta da tre commissioni di valutazione presiedute dal Presidente dell'Associazione Enologi Enotecnici Italiani Riccardo Cotarella con il coordinamento del giornalista Luciano Pignataro e del Presidente Assoenologi Campania Roberto Di Meo. Qualificati i degustatori: gli enologi Giancarlo Berti, Michele D'Argenio, Massimo Di Rienzo, Raffaele Inglese, Gianni La Marca, Francesco Martusciello, Franco Onesto, Ivan Pavia e Gerardo Vernazzaro, il Fiduciario della Condotta Slow Food Vesuvio Alberto Capasso, i giornalisti Pasquale Carlo, associato Arga e Sara Marte, il sommelier AIS e assaggiatore ONAV Davide Gangi, il Vice-presidente Professioni e Turismo Gianluca Parisi e il wine blogger Andrea Petrin.  
30 luglio 2013 Vesuvinum - I giorni del Lacryma Christi
 

                             

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