Quest’anno per la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne l’ANPI di Sant’Anastasia ha voluto analizzare il problema e riflettere sul tema da un altro punto di vista, quello tremendo e mai affrontato a sufficienza degli “orfani speciali”, i bambini e gli adolescenti che restano dopo il femminicidio, giovanissime vittime di violenza già prima che accada l’irreparabile.
Si tratta di un fenomeno “collaterale” spesso taciuto, ma di estrema gravità perché spesso le violenze subite per anni e l’atrocità dell’atto finale di questo agghiacciante percorso di vita avranno conseguenze immani nel loro essere adulti un giorno. Pertanto alla tragedia si aggiunge altro dramma. Chi si prende carico di queste “vittime indirette”? Chi li accompagna nel loro percorso di metabolizzazione del dolore? Chi si preoccupa del loro futuro?
A queste domande cercheremo di rispondere con relatori esperti di politiche sociali, sia dal punto di vista giuridico che psicologico. L’incontro sarà moderato da Massimo Romano, giornalista di Napoli Today e interverranno Fedele Salvatore, della Cooperativa sociale Irene ’95, nonché responsabile del Progetto Respiro; Maria de Luzenberger già Procuratrice Capo della Repubblica per il Tribunale dei Minorenni di Napoli; la dott.ssa Caterina Auriemma, psicoterapeuta sistemico-relazionale e CTU presso il Tribunale Ordinario di Nola.
Il contrasto alla violenza di genere si combatte prima di tutto in famiglia. Oggi che la famiglia come agenzia educativa ha perso la propria forza e il proprio ruolo guida, quello che conta è la rete: associazioni e istituzioni devono fare la propria parte per prevenire, laddove possibile, e non lasciare questi giovani nell’ombra, quando ormai è troppo tardi.
- Martedì 25 novembre
- Ore 18.00
- Sala parrocchiale di Santa Maria la Nova

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