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Gallerie del Palazzo Mediceo, via salita S. Michele, Ottaviano (Na)Inaugurazione sabato ๐ฏ๐ฌ.๐ญ๐ญ.๐ฎ๐ฑ, h 18.00
Mostra dal ๐ฏ๐ฌ ๐ป๐ผ๐๐ฒ๐บ๐ฏ๐ฟ๐ฒ al ๐ญ๐ฐ ๐ฑ๐ถ๐ฐ๐ฒ๐บ๐ฏ๐ฟ๐ฒ, col patrocinio dell' Ente Parco Nazionale del Vesuvio
La mostra รจ visitabile il ๐๐ฎ๐ฏ๐ฎ๐๐ผ e la ๐ฑ๐ผ๐บ๐ฒ๐ป๐ถ๐ฐ๐ฎ, h 10.00-13.00 e 16.00-20.00;
๐ฑ๐๐ฟ๐ฎ๐ป๐๐ฒ ๐น๐ฎ ๐๐ฒ๐๐๐ถ๐บ๐ฎ๐ป๐ฎ, prenotando al 3312894291 o 3287042815
๐ ๐ผ๐๐๐ฟ๐ฎ ๐ฒ ๐ถ๐ป๐ฐ๐ผ๐ป๐๐ฟ๐ถ.
Dal ๐ฏ๐ฌ ๐ป๐ผ๐๐ฒ๐บ๐ฏ๐ฟ๐ฒ al ๐ญ๐ฐ ๐ฑ๐ถ๐ฐ๐ฒ๐บ๐ฏ๐ฟ๐ฒ ๐ฎ๐ฌ๐ฎ๐ฑ, le ๐๐ฎ๐น๐น๐ฒ๐ฟ๐ถ๐ฒ ๐ฑ๐ฒ๐น ๐ฃ๐ฎ๐น๐ฎ๐๐๐ผ ๐ ๐ฒ๐ฑ๐ถ๐ฐ๐ฒ๐ผ di Ottaviano ospiteranno la mostra ๐ธ๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐๐. ๐ฐ๐๐๐๐๐๐๐ ๐
๐ ๐ ๐๐๐ ๐๐ ๐ท๐๐๐๐๐๐๐๐, un archivio grafico e fotografico che testimonia e documenta l’occupazione dell’esercito israeliano sul territorio palestinese e la drammatica situazione della Striscia di Gaza.
In mostra fotografie dall’archivio ๐๐ฎ๐๐ฎ ๐๐๐ผ๐ฟ๐ถ๐ณ๐๐ผ๐ฐ๐ผ ๐ฃ๐ฎ๐น๐ฒ๐๐๐ถ๐ป๐ฎ, che raccoglie immagini scattate direttamente in Palestina, per custodire e diffondere il lavoro deษ fotografษ che immortalano la distruzione e la vita quotidiana sotto occupazione.
La riproposizione di ๐๐๐ณ๐ถ๐ฎ, ๐บ๐ฎ๐๐ถ๐๐ฒ ๐ฝ๐ฒ๐ฟ ๐น๐ฎ ๐ฃ๐ฎ๐น๐ฒ๐๐๐ถ๐ป๐ฎ (1988), con le storiche tavole di alcunษ deษ piรน influentษ disegnatorษ del panorama internazionale.
Infine, la voce di intelletuali, filosofษ e artistษ estratti da ๐๐ ๐๐ง๐๐ฃ๐๐๐ฏ๐ฏ๐ ๐๐ ๐๐๐๐ข๐ค๐ช๐ ๐ฟ๐๐ง๐ฌ๐๐จ๐, numero speciale di ๐. - ๐ฅ๐ฒ๐๐๐ฒ ๐๐ฟ๐ฎ๐ป๐-๐ฒ๐๐ฟ๐ผ๐ฝ๐ฒ́๐ฒ๐ป๐ป๐ฒ ๐ฑ๐ฒ ๐ฝ๐ต๐ถ๐น๐ผ๐๐ผ๐ฝ๐ต๐ถ๐ฒ ๐ฒ๐ ๐ฎ๐ฟ๐๐, dedicato al poeta, scrittore e giornalista palestinese.
๐ฃ๐ฒ๐ฟ๐ฐ๐ต๐ฒ́ ๐๐ช๐ ๐ง๐๐จ๐ฉ๐๐ง๐๐ข๐ค?
Un collettivo di artistษ, associazioni, cittadini e cittadine si รจ riunito per dare vita a questa mostra che nasce dalla possibilitร di accedere a immagini orizzontali da Gaza, con gli occhi di Gaza, che ci permettono di cominciare a elaborare ciรฒ che accade con uno sguardo diverso, con informazioni che forse non abbiamo ancora avuto. Cosรฌ come le matite di ๐๐ถ๐ง๐ช๐ข ci restituiscono un orizzonte di lotta e di interrogazione che non รจ certo nato oggi.
Questa mostra nasce anche come spazio di dibattito pedagogico, da mettere a disposizione di scuole, educatorษ, gruppi e collettivi che desiderano organizzare visite guidate e mediate, per usare questo materiale come strumento di lettura, di confronto e di resistenza culturale, affrontando insieme le questioni cruciali che queste immagini sollevano.
Consideriamo infatti questo evento e questo spazio come un luogo di rifiuto radicale, estremo e totalizzante, di ogni forma di colonialismo, di sopraffazione, di distruzione dei corpi e degli spazi. Un rifiuto sostanziale, estremo e corposo della violenza oppressiva e della violenza sistemica degli apparati di dominazione.
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