Presentazione del titolo/tema e Spettacolo Teatrale “I Capelli della Libertà” al Castello D’Alagno Borgo Medioevale Casamale in Somma Vesuviana. Venerdì 11 luglio 2025 ore 19.30. Il Palio di Somma Vesuviana - I Capelli della Libertà
“La Somma Speranza”. Il titolo-tema scelto, “La Somma Speranza”, rivela un’intelligente e profonda allusione linguistica. Il termine “Somma” si riferisce direttamente alla città di Somma Vesuviana, ancorando saldamente il tema all’identità territoriale e alla comunità che lo ospita. Al contempo, in italiano, “somma” può assumere il significato di “suprema” o “grande”, elevando così il concetto a “Speranza Suprema” o “Grande Speranza”. Questa duplice interpretazione del titolo non è una mera scelta stilistica, ma riflette una precisa intenzione strategica: quella di collegare l’identità locale con aspirazioni universali. ma anche per l’introduzione di un nuovo brand culturale e di un tema centrale di grande risonanza
La storia dal feudalesimo a Somma contiene una leggenda che vede protagonista le donne vesuviane. La serata dell’11 luglio sarà particolarmente suggestiva in quanto presenterà la prima di uno spettacolo teatrale ispirato ad una reale vicenda storica e una leggenda sommese: I Capelli della Libertà, opera teatrale, nata da un’idea di Giuseppe Auriemma, scritta da Josi Auriemma e tradotta in lingua napoletana da maestro Giovanni D’Angelo, sue la musica e il canto.
I Capelli della Libertà. Il 3 ottobre 1586 i nostri antenati sommesi che vigorosamente resisterono a tutte le pretese e agli adescamenti curialeschi del novello feudatario Giovan Geronimo D’Afflitto conte di Triventi che aveva acquistato Somma dai discendenti di Don Ferrante di Cardona duca di Sessa, si riscattarono dal servaggio feudale, firmando lo strumento di liberazione in quel fatidico giorno e dovendo pagare l’ugual cifra spesa per l’acquisto del feudo, centodiecimila ducati.
“La storia orale che si tramanda nelle nostre famiglie, – certo un geniale poeta di quei tempi lontani formò l’epica leggenda- ci narra che tutte le donne della terra di Somma, le più nobili, ed anche le più pure popolane diedero in olocausto la maggiore più soave loro bellezza per il riscatto: recisero le brune e bionde chiome donandole alla libertà delle loro case, alla tranquillità delle loro famiglie, al trionfo della loro pace. Naturalmente si privarono pure delle loro gioie. Il riscatto in quel sacro giorno del 3 ottobre avvenne; ma non bastarono le trecce e gioie delle sue donne e una buona parte dei debiti incontrati dalla nostra città si possono seguire dai primi del 1600 sino a gran parte del 1700. Due, fra i più saggi cittadini Giovan Vincenzo Capograsso e Grandonio Piavente dettarono le Regole, che dovevano governare e sin al 1806 governarono la libera università e il 30 giugno 1590 il Sacro Regio Consiglio Approvò. (da brevi notizie storiche e demografiche intorno alla città di Somma Vesuviana di Alberto Angrisani, 1928)”.
Da questa vicenda nasce lo spettacolo “I Capelli della Libertà”, liberamente tratto da questo brano di storia sommese. Comunicato Stampa
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