mercoledì 22 marzo 2023

27 marzo 2023 - TRECASE - Seminario divulgativo, Il Pisello Centogiorni del Vesuvio

 

Il Pisello Centogiorni del Vesuvio è, ormai, una solida realtà e ne parleremo lunedì 27 marzo, dalle18 alle 20, in un seminario divulgativo sui risultati conseguiti dal progetto ABC.
Territorio interessato alla produzione
Aree pedecollinari del Vesuvio; agro nocerino-sarnese
Descrizione
E' un ortaggio che presenta frutti (baccelli) di colore tendente al verde chiaro mediamente di 8-12 cm di lunghezza e semi tondi (parte edibile) di circa 5 mm di diametro. Ogni baccello contiene mediamente 7-8 semi. Afferisce alla specie Pisum sativum, nell'ambito della famiglia delle Leguminose (o Fabacee o Papilionacee); la pianta è un'erbacea annuale rampicante, con fusto cilindrico sottile e gracile. Le foglie sono pennate con stipole basali e cirro all'estremità, i fiori sono bianchi con una corolla piuttosto vistosa.
La coltivazione, realizzata con l'ausilio di pali e reti per il sostegno (tradizionalmente si utilizzavano quali tutori rami di potatura del nocciolo), è interamente manuale; l'epoca di semina è ottobre-novembre; la raccolta è effettuata ordinariamente da marzo ad aprile. E' coltivato in pien'aria, senza l'ausilio dell'irrigazione e spesso in consociazione con colture arboree; il sesto d'impianto è di 1,20 m tra le file e 10-12 cm sulla fila, con un numero di piante ad ettaro di circa 80.000. Dopo la raccolta, operata manualmente, il prodotto viene posto in cassette di legno e/o plastica ed è inviato ai mercati, per il tramite di cooperative di produttori.
In assoluto la coltivazione del pisello è antichissima e risale a molte migliaia di anni prima di Cristo. Il pisello Centogiorni è diffuso da almeno un secolo e nell'area di vocazione produttiva raggiunge una discreta diffusione; il consumo è essenzialmente limitato al mercato locale. Apprezzato per le sue proprietà organolettiche trova impiego in alcune preparazioni gastronomiche come contorno ai piatti di carne o in abbinamento con la pasta. Il prodotto viene raccolto e consumato allo stadio "ceroso", ma in qualche caso viene consumato a maturazione fisiologica (stadio secco). La coltura risente della forte competizione delle cultivar commerciali di pisello da mercato fresco. fonte

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