giovedì 10 aprile 2025

“Tradizione, arte e cultura vesuviana” - Premio “Città di San Gennaro Vesuviano”


Le radici ed i valori della terra in cui sono nati hanno rappresentato l’humus della crescita professionale, la fonte di ispirazione per le attività dall’alto valore sociale nelle quali si sono distinti. San Gennaro Vesuviano è luogo di eccellenze, ma anche contesto scelto per far attecchire progetti imprenditoriali che nel corso degli anni hanno fatto registrare crescita e sviluppo. Ecco perché per il quarto anno consecutivo l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Russo punta sulla valorizzazione di chi, proprio partendo dal Comune di origine, ha dato lustro al proprio paese con iniziative ed azioni che, nel mondo, hanno fatto la differenza nel campo della ricerca, della scienza, dela solidarietà, della sanità.
Torna il prossimo 12 aprile la quarta edizione del premio “Città di San Gennaro Vesuviano”: l’evento si terrà nell’aula consiliare del municipio ed è in programma per le 17,30.
A selezionare i profili dei professionisti, degli imprenditori, dei docenti universitari che quest’anno riceveranno il riconoscimento che si ispira alla figura del patrono della Campania e di Napoli dal quale prende il nome la città, una commissione di esperti al cui vaglio sono arrivate anche le proposte dei cittadini, cosi come previsto dal regolamento istitutivo del premio.
“L’obiettivo – spiega il primo cittadino Antonio Russo – non è quello della celebrazione fine a sé stessa quanto quello di indicare modelli positivi ai quali le nuove generazioni possono ispirarsi. Il messaggio è chiaro: il talento, la capacità, l’intelligenza, la volontà e l’impegno sono sempre in grado di fare la differenza a qualunque latitudine. Non esistono gap territoriali quando ciascuno scommette sul proprio futuro. Per giunta contesti sociali come il nostro rappresentano il miglior punto di partenza perché sono costantemente alimentati da tradizioni e da valori che rappresentano il patrimonio della nostra comunità”.
L’evento prevede anche altri speciali riconoscimenti, tra i quali il conferimento della cittadinanza onoraria a personaggi di rilievo legati alla città di San Gennaro Vesuviano e rientra nel progetto “Tradizione, arte e cultura vesuviana” incluso nel “Cartellone degli eventi metropolitani 2024-2025.

mercoledì 9 aprile 2025

San Gennaro Vesuviano: l'associazione C.R.E.A annuncia la prima edizione del concorso di poesia “Versi d’estate”

L’Associazione CREA annuncia con entusiasmo la prima edizione del concorso di poesia “Versi d’estate”, un’iniziativa culturale gratuita e aperta a tutti, pensata per valorizzare la creatività e l’espressione poetica.

Il concorso nasce con l’obiettivo di promuovere la cultura e celebrare l’estate, stagione simbolo di libertà, emozioni, viaggi e cambiamenti. I partecipanti sono invitati a raccontare la propria idea di estate in versi, lasciandosi ispirare dal sole, dal mare, dai sogni e dai ricordi.

Il tema del concorso è “L’estate”, da interpretare in ogni sua possibile declinazione. Le poesie dovranno essere attinenti al tema per poter essere valutate. 

Il concorso prevede due sezioni:

  • • Poesia in lingua italiana (massimo 30 versi)
  • • Poesia in vernacolo con traduzione in italiano (massimo 30 versi)

e si articola in tre categorie:

  • • Bambini (classi quarta e quinta della scuola primaria)
  • • Ragazzi (scuola secondaria di primo e secondo grado)
  • • Adulti

I vincitori di ciascuna categoria e sezione riceveranno una targa celebrativa.

Le opere devono essere inviate entro la mezzanotte del 15 maggio 2025 all’indirizzo email: creassociazione@libero.it, con oggetto “Versi d’estate”. Ogni partecipante potrà concorrere a una sola sezione con un solo componimento, da allegare in formato Word o PDF insieme alla scheda di partecipazione compilata.

La cerimonia di premiazione si terrà il 20 giugno 2025: luogo e orario saranno comunicati con anticipo. Durante l’evento, le poesie premiate saranno declamate da un attore. La presenza dei vincitori è indispensabile per l’assegnazione del premio.

“Siamo felici di lanciare questa prima edizione di ‘Versi d’estate’. Crediamo nella poesia come forma di libertà e bellezza, capace di avvicinare le persone e accendere emozioni profonde. Invitiamo tutti a partecipare, dai più piccoli agli adulti, per condividere parole e sogni sotto il sole dell’estate”, spiega Filomena Nunziata, presidente dell’Associazione CREA.

Il concorso è parte integrante della nostra missione: promuovere cultura, creatività e partecipazione attiva. Vogliamo che questo diventi un appuntamento annuale per far emergere nuovi talenti e celebrare insieme l’arte della parola.”. aggiunge Angela Giugliano, vicepresidente dell’associazione.

L’iniziativa rappresenta un’importante occasione di condivisione e valorizzazione dei talenti poetici del territorio, in un clima di festa e partecipazione. -  C.R.EAssociazione

Per info e regolamento completo: creassociazione@libero.it

Bando di concorso di poesia “Versi d’estate” a SAN GENNARO VESUVIANO

Parrocchia di Sant'Anna a Boscotrecase - NA

MORTE E VITA musical | 26 Aprile-20:00 | 
Rappresentazione della Passione di Nostro Signore Gesù
Parrocchia Sant’Anna
Piazza Sant'Anna 37
Boscotrecase, Italy

Parrocchia di Sant'Anna a Boscotrecase 
Piazza Sant'Anna, Boscotrecase, Italy
+39 081 537 3963
Villaggio di Natale 2024 ✨🎄
📍 Piazza Sant'Anna, Boscotrecase
🗓️ 21-22 dicembre 2024
Immergiti nella magia del Natale con:
🎭 Presepe vivente con oltre 10 scene emozionanti
🎅 Casa di Babbo Natale per letterine e foto indimenticabili
⛪ Presepe Francescano con figure a grandezza naturale (Chiesa San Francesco d'Assisi)
👾 Cosplay Contest a cura di Magic Free Shop
🎁 Mercatino di beneficenza
🍷 Stand food & vino per gustare le tradizioni natalizie
✨ … e tante altre sorprese da scoprire!
🌟 Vivi la magia, condividi l’emozione, crea ricordi che durano per sempre. Pizza Che Passione - Boscotrecase - Luminart Boscotrecase - Domus Animalium

Visita istituzionale di una delegazione della Prefettura di Napoli, al Parco Nazionale del Vesuvio e al Reale Osservatorio Vesuviano

Si è svolta lunedì 8 aprile, la visita istituzionale di una delegazione della Prefettura di Napoli, guidata da Sua Eccellenza il Prefetto, Dott. Michele Di Bari, presso il Parco Nazionale del Vesuvio e il Reale Osservatorio Vesuviano.

L’iniziativa ha rappresentato un momento di confronto e approfondimento sulle complesse dinamiche legate alla gestione di un’area unica al mondo per patrimonio naturale, culturale e scientifico, ma anche tra le più delicate sotto il profilo del rischio vulcanico, in un contesto densamente urbanizzato che coinvolge circa 700.000 abitanti.

La delegazione è stata accolta presso il piazzale di quota Mille, sul versante di Ercolano, per un’escursione guidata sul Gran Cono del Vesuvio. A seguire, ha visitato il Museo del Reale Osservatorio Vesuviano, dove i ricercatori dell’INGV hanno illustrato il ruolo strategico dell’istituto nella sorveglianza scientifica del vulcano e nella gestione del rischio. 

La giornata si è conclusa con un momento conviviale presso il complesso storico dell’Osservatorio, arricchito da un omaggio musicale a cura di un tenore del Teatro di San Carlo, in occasione del centenario della morte di Giacomo Puccini.

Dichiarazione del Presidente dell' Ente Parco Nazionale del Vesuvio, Raffaele De Luca:

“La presenza del Prefetto e della sua delegazione è per noi motivo di orgoglio e al tempo stesso un riconoscimento dell’importanza che questo territorio riveste a livello nazionale. È fondamentale che le istituzioni si confrontino direttamente sui luoghi, per comprendere a fondo le criticità ma anche le enormi potenzialità del Parco. Solo attraverso una visione condivisa e una collaborazione concreta possiamo garantire tutela, sicurezza e valorizzazione di un’area così straordinaria.” Comunicato Stampa  www.parconazionaledelvesuvio.it

martedì 8 aprile 2025

Annalaura di Luggo COLLÒCULI @POMPEII – Presentazione del catalogo | Artem Edizioni

Annalaura di Luggo - COLLÒCULI @POMPEII

Installazione multimediale interattiva

Presentazione del catalogo | Artem Edizioni

Martedì 8 aprile 2025, ore 17.00 a cura di Antonello Tolve

testi in catalogo di Gabriele Perretta e Antonello Tolve

catalogo Artem edizioni

Biblioteca del Parco Archeologico di Pompei Via Plinio, 4

Pompei (Na)

L’esposizione di Collòculi, presso le Terme del Foro, rimarrà aperta fino al 4 maggio.

Martedì 8 Aprile 2025, alle ore 17.00, presso la Biblioteca del Parco Archeologico di Pompei verrà presentato il catalogo Collòculi @Pompeii di Annalaura di Luggo, a cura di Antonello Tolve, con il patrocinio del MiC. Interverranno il Direttore del Parco Gabriel Zuchtriegel, il curatore e l’artista moderati da Marcello Palminteri.

L’esposizione di Collòculi a Pompei rappresenta una tappa fondamentale di un percorso artistico che unisce la memoria storica alle nuove tecnologie, creando un ponte tra passato e futuro.

 

Il Direttore del Parco Archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel afferma: “Accogliere Collòculi nel Parco significa riaffermare la volontà di aprirsi a linguaggi innovativi, capaci di stimolare una lettura attuale del passato. La scelta delle Terme del Foro come luogo di esposizione è particolarmente significativa: un tempo spazio di incontro e confronto, oggi diventa il contesto ideale per un’opera che si fonda sul colloquio tra sguardi, incarnato dall’Oculus, simbolo di relazione e scambio.”

Collóculi è un’opera realizzata in alluminio riciclato, elemento simbolico che racconta la possibilità di rinascita, proprio come Pompei ha saputo risorgere dalla sua storia. Attraverso un linguaggio multimediale e interattivo, Collóculi porta all’attenzione le storie di quattro giovani - Noemi, Youssouf, Larissa e Pino - che hanno vissuto esperienze di criminalità, di bullismo, alcolismo, discriminazione razziale e fisica. Grazie alla tecnologia interattiva, il futuro diventa protagonista, trasformando l’opera in un’esperienza immersiva e coinvolgente, capace di generare immedesimazione e riflessione.

Così afferma Mons. Tommaso Caputo Arcivescovo Prelato di Pompei e Delegato Pontificio per Santuario della Beata Maria Vergine del Santo Rosario: “Colloculi” è un’opera di resurrezione, un’opera di vita e di speranza. È un messaggio positivo che ci spinge a guardare avanti, a credere nel cambiamento e nella possibilità di un futuro migliore.”

Scrive Antonello Tolve: “Con Collòculi, Annalaura di Luggo afferra il mondo della vita e dei mille significati che la riguardano utilizzando strategie corali dove costruzione geometrica e perfezione estetica si intrecciano tra loro per farsi trama di un racconto, insieme scientifico e metafisico (ad alto grado simbolico), sull’occhio, sullo sguardo, sulla vista: su un aspetto del volto umano – solo luogo in cui vi sia davvero silenzio – che diventa abissale, fino a esibire un vuoto in cui tutti i segni si consumano e gli sguardi diventano amore, parola”

Collòculi - sottolinea Gabriele Perretta – “è una installazione, allestita e contemplata in una inedita alternanza tra “iconografia dell’occhio sensibile” e “sinestesia dell’interazione”, che dà forma al linguaggio totale dell’opera multisensoriale. Collòculi è un registro che tende al visibile, che cerca di portare a manifestazione ciò che si percepisce, ciò che il singolo percepisce, riuscendo a dare un carattere universale”

La realizzazione dell’opera ha visto la partecipazione di ragazzi con diverse abilità e con difficoltà di inserimento sociale, coinvolti dalla Onlus 3xTe grazie al sostegno di Intesa San Paolo Private Banking e Luca de Magistris Private Banker Fideuram che hanno inoltre promosso la fruizione accessibile attraverso un’audioguida per i non vedenti.

L’opera, accompagnata da un catalogo edito da Artem Edizioni con testi del curatore e di Gabriele Perretta, rimarrà aperta, secondo gli orari del Parco, fino al 4 maggio 2025.

NOTIZIE BIOGRAFICHE

Annalaura di Luggo (1970) è nata a Napoli dove vive e lavora. Il suo percorso si muove prevalentemente tra ricerca multimediale, fotografia, video e regia. Le sue opere e le sue installazioni sono realizzate attraverso la fusione di tecnologia e manualità e dialogano con il fruitore che è spesso protagonista dell’azione. Questo è portato a riflettere su questioni sociali e ambientali. Annalaura di Luggo ha affrontato temi come i diritti umani (“Never Give Up”, Carcere Minorile di Nisida; “Human Rights Vision” per la Fondazione Kennedy di New York), la cecità (“Blind Vision” presentato alle Nazioni Unite ed al Consolato Italiano di New York), il mondo animale (“Sea Visions / 7 punti di vista”), la natura e la biodiversità (“Genesis” per la 58ma. Biennale di Venezia). Il progetto, denominato Napoli Eden, con l’utilizzo di alluminio riciclato per la costruzione di quattro grandi installazioni pubbliche site-specific ha incoraggiato il dibattito sulla sostenibilità nel capoluogo campano, ispirando la realizzazione del docu-film “Napoli Eden”, diretto da Bruno Colella, che ne racconta il processo creativo. “Napoli Eden” si è qualificato per la “Consideration” agli Oscar 2021, per la categoria Best Documentary Feature. L’alluminio riciclato e la monumentalità sono presenti anche nell’intervento installativo in “Collòculi > We Are Art”, una grande iride scultorea capace di trasmettere contenuti multimediali ed immersivi. Il lavoro è stato presentato in anteprima presso la Fondazione Banco Napoli del capoluogo campano e al Museo Archeologico Nazionale di Napoli | MANN. Le fasi di realizzazione di Collòculi sono il focus del documentario “We Are Art Through the Eyes of Annalaura”, diretto dalla stessa artista, la cui narrazione oscilla tra video arte e cinema sperimentale. Il documentario si è qualificato per la “Consideration” agli Oscar 2023, nella categoria Best Documentary Feature e Best Song. Nel 2024-2025 realizza Oculus-Spei, una installazione multimediale interattiva progettata per il Pantheon di Roma, dove è stata esposta con il patrocinio del Giubileo e del Ministero della Cultura. Vasta la sua bibliografia, con interventi dei maggiori critici d’arte e personalità internazionali del mondo della cultura e dello spettacolo, tra cui, Paco Barragán, Raisa Clavijo, Hap Erstein, Timothy Hardfield, Stephen Knudsen, Paul Laster, Ivan D’Alberto, Stefano Biolchini, Francesco Gallo, Irene Galuppo, Aldo Gerbino, Giulia Gueci, Marcello Palminteri, Demetrio Paparoni, Gabriele Perretta, Nicoletta Provenzano, Antonello Tolve, Vincenzo Trione, Andrea Viliani. Monografie e cataloghi sul suo lavoro sono stati editi da Artium Publishing, Silvana Editoriale, JUS Museum Edizioni, Sala Editori, Artem. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero. Tra le mostre personali più recenti si ricordano: “Multum animo vidit” presso il PAN-Palazzo delle Arti, Napoli; “Oscurità e sommersione”, presso il Complesso Monumentale dello Steri a Palermo; “Collòculi / Intro-Spectio”, Museo Nazionale Romano-Terme di Diocleziano; “Collòculi @Pompeii”, Parco Archeologico di Pompei. Il suo lavoro è trattato da numerose gallerie in Italia e all’estero, ed in particolare da JUS Museum / Arti Contemporanee (Napoli) che promuove le sue opere attraverso mostre pubbliche e private e nelle principali fiere d’arte. Ha realizzato installazioni permanenti (Museo dell’Istituto P. Colosimo di Napoli, Museo del Carcere di Nisida), temporanee ed interattive (Nazioni Unite, New York; MANN Museo Archeologico Nazionale, Napoli; Fondazione Banco Napoli, Napoli e Chieti; Salone Nautico Internazionale, Genova; Museo Nazionale Romano-Terme di Diocleziano, Roma; Pantheon, Roma, Parco Archeologico di Pompei, etc.) volte a modificare la percezione dello spazio e le coordinate visive del reale. www.annalauradiluggo.com

References Artista

Sito web https://www.annalauradiluggo.com

Wikipedia it.wikipedia.org/wiki/Annalaura_di_Luggo

IMDb https://www.imdb.com/name/nm10715010/

References Collòculi

https://www.colloculi.com


APPARATI

CONTENUTI SPECIALI

https://www.colloculi.com/special-contents.html

Sul sito di “Collòculi” o tramite un QR code è possibile accedere ai contenuti speciali che includono:

  • Audio descrizione dell’opera in italiano e inglese a cura dell’artista
  • Intervista del curatore all’artista
  • Esperienza interattiva grazie alla quale sarà possibile entrare a far parte dell’opera fotografandosi all’interno della pupilla di Collòculi

Marco Manna - Il mio amico camionista

Ci sono realtà lavorative che si alimentano di stereotipi e luoghi comuni, una di quelle che ne subisce l’influenza e il mestiere del camionista.

Per sgombrare il campo da tutti questi pregiudizi, Marco Manna, camionista e attivista di Torre del Greco in provincia di Napoli ha scritto «Il mio amico camionista», un a sorta di diario scritto dall’amico di un camionista che racconta tutte le sue peripezie, nelle lunghe giornate e nottate di lavoro, lontano da casa, mentre ingoia migliaia di chilometri e scopre paesi e culture diverse. Lo stile ironico e fortemente serio e di denuncia del Manna richiama ad un geniale connubio tra tratti del romanzo di Jack Keourac “Sulla Strada” e linee leggere e ironiche, senza una furba sagacia, del mito di Fantozzi.

«Nell’immaginario comune - dice Manna - per guidare un camion devi essere rozzo, sporco e cattivo, devi conoscere le migliori trattorie, avere un senso del pericolo molto basso.

Ma tutte queste cose sono vere ?

Alcune sono solo conseguenze di una vita vissuta al limite e in balia del profitto a tutti costi. Camionisti tenuti in attesa per ore, perché i cassoni dei camion devono sopperire all’insufficienza delle piattaforme logistiche, dovute ai mancati investimenti di chi si professa imprenditore, ma che invece sono solo opportunisti, che speculano sui lavoratori.

Dopo dieci ore di attesa, in un piazzale a quaranta gradi d’estate e zero gradi d’inverno, spesso senza servizi igienici e una sala ristoro dove prendere un caffè, voi sareste ancora gentili e accondiscendenti?»

«Il mondo del lavoro è cambiato negli ultimi 30 anni in tutti i settori – aggiunge Marco Manna - si richiede più produttività, che porta a carichi di lavoro eccessivi, che nel mondo del trasporto significa più incidenti. Se in una fabbrica un operaio si fa male, crea un danno a sé stesso, se un camionista sbaglia una manovra può coinvolgere anche chi con lui condivide la strada. Il camionista vive una vita parallela a quella di altri lavoratori, che spesso lo fa vivere distante dai suoi affetti, e questo spesso può creare problemi seri nelle sue relazioni personali».

Tutti questi argomenti insieme a tanti altri, come l’ingresso di società di capitali in un modo che da sempre era composto da piccole e medie imprese, li potete trovare nel romanzo «Il mio amico camionista».

Una storia che mette a confronto la vita di due amici, che nonostante abbiano un approccio diverso alla vita e alla strada, restano uniti nelle mille difficoltà.

L’autore tratta tutto con ironia, un tema che tra le righe si rivela drammatico, tra una risata e una riflessione , il lettore viene accompagnato in un mondo spesso sconosciuto a chi non e’ del settore.

Un’occasione per capire direttamente da chi ci lavora, come funziona il mondo del trasporto, e come vive chi lo svolge.

Marco Manna, 48 anni di Torre del Greco in provincia di Napoli, è sposato con Francesca (Guerriera) ed ha due figli (Natale e Salvatore (fottuti geni), Da anni è camionista con la passione della lettura e scrittura; scrive storie e articoli su questo e argomenti di tipo ambientale da anni. In questo primo romanzo vuole offrire un’opportunità di riflessione per chi è del mestiere e un’occasione per far conoscere veramente questo mondo complesso a chi lo vede in modo stereotipato.

Il libro è in vendita su Amazon Comunicato Stampa


Flobert 1975 - 2025 | 50 anni | Sant’Anastasia 11 aprile

Sant’Anastasia. 50 anni dallo scoppio della Flobert, un evento che ha profondamente segnato la nostra comunità. A distanza di mezzo secolo dall’11 Aprile 1975, l’amministrazione comunale vuole celebrare non solo il dolore causato da quella giornata, ma anche la straordinaria resilienza dei cittadini Anastasiani.

“La Flobert ha rappresentato una ferita – dice il sindaco Carmine Esposito – ma ha anche unito la nostra comunità, questo anniversario è un’opportunità per riflettere su quanto sia possibile superare insieme e per rinnovare il nostro impegno verso la sicurezza e la solidarietà. Le vittime di quella tragedia saranno per sempre nella nostra memoria”. Nel cimitero cittadino, dove ogni anno si tiene una celebrazione in loro memoria, sulla lapide c’è la scritta: «Pagarono con la vita il pane, la pietà del popolo li volle qui riuniti».

Sant’Anastasia ma anche Somma Vesuviana, Pollena Trocchia, Pomigliano d’Arco, Cercola, Portici, San Sebastiano al Vesuvio, persero loro figli nella devastante esplosione della fabbrica che produceva proiettili per pistole giocattolo.

I funerali furono celebrati nei giorni successivi nella Casa del Pellegrino, la struttura alberghiera attigua al santuario della Madonna dell’Arco. Le bare arrivarono su automezzi militari. In quel momento storico ricco di fermenti e di energie culturali, la tragedia ispirò una canzone che è diventata poi un simbolo della lotta al lavoro nero e allo sfruttamento dei lavoratori. «’a Flobert»  del gruppo operaio “e Zezi” che quest’anno saranno a Sant’Anastasia per la celebrazione del 50esimo anniversario.

“È un anniversario importante – dice l’assessore alla Cultura Veria Giordano – e in questi ultimi anni abbiamo voluto coinvolgere nel ricordo anche le scuole, affinché i cittadini di domani possano non dimenticare mai. In occasione dell’evento abbiamo poi ritenuto fondamentale coinvolgere e’Zezi che poco dopo composero una canzone la cui forza è rimasta inalterata nel tempo”.

  • Ecco il programma di venerdì 11 aprile:

Ore 12:00

Santa Messa in suffragio delle vittime (Cimitero Comunale di Sant’Anastasia);

Ore 20:00

Spettacolo teatrale “Vite infrante” a cura dell’Associazione A.N.P.I (cinema teatro Metropolitan);

Ore 20,30

Spettacolo “Sant’Anastasia – Flobert, 50 anni dopo la strage” e documentario “Polvere da sparo” a cura dell’associazione Zezi Gruppo Operaio (Chiesa di San Francesco d’Assisi ai Romani).

Tutti gli eventi hanno patrocinio e contributo del Comune di Sant’Anastasia.