L’installazione si compone di un insieme sospeso di fogli di carta traslucida attraversati da immagini di radici e ramificazioni, una struttura mobile che invita a una visione rallentata. Le superfici ospitano anche scritture invisibili, attivabili grazie a una piccola torcia UV che il pubblico può utilizzare liberamente, rivelando segni, frammenti e tracce altrimenti non percepibili. La luce svolge un ruolo essenziale, la retroilluminazione diffusa restituisce profondità e stratificazione, mentre l’interazione UV introduce un gesto di responsabilità individuale, trasformando la visione in un atto di cura. L’opera non impone un percorso unico, ma propone un orizzonte aperto in cui la lettura diventa ricerca, errore, riemersione.
All’interno emergono riferimenti letterari, tra cui un frammento di Samuel Beckett. Non è citazione ornamentale, ma struttura concettuale che richiama un’estetica dell’interruzione, della sospensione e del frammento. Le parole che si accendono e si spengono, come in un respiro trattenuto, suggeriscono una grammatica dell’incompiuto che attraversa l’intero progetto e ne orienta la postura etica.
La relazione con il Borgo Casamale è orizzontale e rispettosa, l’opera cerca di non monumentalizzare il contesto, ma vi si inserisce come gesto attento, restituendo allo spazio una nuova possibilità percettiva senza sovrastarne l’identità.
Tramandars ringrazia Amici del Casamale per il prezioso supporto e Shazar Gallery per la sensibilità dimostrata verso il progetto.
Gianfranco De Angelis (Napoli, 1974) è un artista visivo che unisce alla sua lunga esperienza nel campo della grafica editoriale una ricerca che si sviluppa attraverso installazioni, pittura e dispositivi testuali. Ha esposto in contesti pubblici e privati, ed è attualmente rappresentato da Shazar Gallery.
Per informazioni stampa: tramandars@gmail.com +39 3516511716

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