Mondo contadino e azione meridionalista convoca protagonisti e interpreti della storia economica e politica del nostro Paese. Mondo contadino e azione meridionalista getta uno sguardo esperto sulla criticità delle risorse. Mondo contadino e azione meridionalista guarda alla crisi: al plurale o al singolare, andando oltre ciò che appare. Alle radici, alla radice.
Perché la ricerca sulle categoria invoca ingegno, pazienza e tempo. Destrezza: immersione nei contesti, salde e articolate strutture di pensiero. Perché la ricerca sui territori, abitati, vissuti e conosciuti, impone rigore. Interno a ciascuna disciplina. Perché la ricerca che sa crear valore richiede abilità a transitare. Oltre i confini delle discipline. Se ne consiglia la lettura a chi sa che per sapere occorre vivere, ascoltare e poi imparare. Se ne consiglia la lettura a chi crede che sia la gioventù la chiave per aprire le porte della sorte.
Mondo contadino e azione meridionalista. L'esperienza del Gruppo Rossi-Doria a Portici di Gilberto-Antonio Marselli (Autore) - Editoriale Scientifica, 2016
29 Gennaio 2017 - Il Gruppo di Portici e il Mezzogiorno nel ricordo di un protagonista. Nella premessa l’autore confida con estrema sincerità di essere stato per molto tempo interiormente combattuto e incerto se ignorare o addirittura distruggere le sue note accumulatesi in un periodo di intenso lavoro durato oltre mezzo secolo, oppure riordinare il materiale in suo possesso e di pubblicarlo. Non è chi non veda, dopo aver letto il preziosissimo libro Mondo contadino e azione meridionalista di Gilberto-Antonio Marselli, che la seconda opzione sia da considerare per noi davvero una straordinaria fortuna.
Pubblicato dalla Editoriale Scientifica (Napoli, 2016, pp. 375, E. 32) nella collana “punto org”, il volume ci propone, come spiega il sottotitolo, “l’esperienza del Gruppo Rossi-Doria a Portici”. Vale a dire il rigoroso e appassionato lavoro di studi accademici e di ricerche sul campo di un gruppo di studiosi che, sotto la guida illuminata del Maestro, si rivelò un’autentica fucina di idee e di progetti in materia di riforme e di politica agraria, nonché sul tema annoso del meridionalismo, al punto di diventare forza centripeta per sociologi, antropologi, psicologi ed economisti in Italia e nel mondo.
Marselli, testimone privilegiato e spesso protagonista degli eventi, fa scorrere davanti ai nostri occhi il lungo corteo di studiosi stranieri, soprattutto americani, quali George Therune Peck, Edward C. Banfield, Donald Stephen Pitkin, Friedrich George Friedman, Olaf F. Larson e tanti altri, che giunsero a Portici grazie al programma di scambi culturali promosso dal Senatore J. William Fulbright nell’ambito del Piano Marshall e sull’onda del vasto e forte clamore suscitato negli Stati Uniti dal libro Cristo si è fermato a Eboli di Carlo Levi. Essi da un lato scoprirono e adottarono le metodologie di lavoro multidisciplinari istituite da Manlio Rossi-Doria, dall’altro apportarono il contributo arricchente delle loro esperienze maturate nelle diverse Università europee e americane e realizzarono importanti indagini sociologiche sulle comunità rurali della Basilicata e di altre regioni meridionali.
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