venerdì 4 aprile 2025

Teatro Karol - Il 4 e 5 aprile continua l'omaggio a Raffaele Viviani con il documentario dei Fratelli Martone VIVA VIVIANI e il concerto di Fiorenza Calogero

Un filo ideale tra passato e presente, l’universo artistico e umano di uno dei maggiori drammaturghi italiani del ‘900 in un ritratto unico di Raffaele Viviani che torna a farsi presente nella sala del Teatro Karol di Castellammare di Stabia in occasione delle due serate organizzate da Casa del Contemporaneo a conclusione della rassegna artistica NEL SEGNO DI VIVIANI.

  • Venerdì 4 aprile, alle ore 20.30, sugli schermi della sala di via Allende sarà proiettato il documentario, prodotto da Nephila in collaborazione con Ladoc srl, VIVA VIVIANI con la regia di Stefano e Mario Martone. Il montaggio delle riprese dei preziosi archivi della Cineteca di Bologna, della Rai e dell’Eye Museum si intrecciano alle fotografie delle locandine, agli scritti che fanno parte dell’Archivio Raffaele Viviani, custodito dalla Biblioteca Nazionale di Napoli fino alle testimonianze - rese con gentilezza ed affetto - di importanti esponenti del mondo della cultura nazionale e internazionale legati all’opera di Viviani, tra cui Alfredo Arias, Mimmo Borrelli, Davide Iodice, Mario Martone, Nello Mascia, Toni Servillo, Giuliano Longone Viviani, Valentina Venturini in un percorso costruito intorno alla figura dell’artista poliedrico e originale e ad una città contraddittoria, scena del mondo.  

“Il teatro di Viviani è ambientato nei vicoli di Napoli, si alimenta dei personaggi della strada per farne metafora universale e segna una netta discontinuità con il teatro precedente, introducendo personaggi ed elementi profondamente innovativi  - dichiarano in una nota i registi - L’opera di Raffaele Viviani è viva grazie a chi ancor oggi lo ama e lo mette in scena ed anche noi abbiamo dedicato questo film a nostro padre che, con i tempi giusti e il giusto amore, ha condiviso con noi la memoria di suo nonno”.

Le  musiche del film sono di Viviani ma l’arrangiamento, la produzione artistica e la straordinaria interpretazione è di Maria Pia De Vito. La voce di Viviani è interpretata da Paolo Cresta che legge i testi tratti dall’autobiografia “Dalla vita alle scene” di Raffaele Viviani e dall’epistolario inedito della famiglia Viviani. La serata è a ingresso libero fino ad esaurimento posti.

  • Un’intrigante esperienza di teatro canzone nella serata di sabato 5 aprile - ore 20.30 - con il concerto evento VICO VIVIANI di e con Fiorenza Calogero e la direzione musicale di Marcello Vitale. Un percorso di ricerca, introspezione, studio dal linguaggio contemporaneo, world, capace di preservare l’originale valore espressivo dei testi di Viviani di cui la Calogero mette in luce l'incredibile attualità e versatilità.

Dopo 30 anni di attività nel canto melodico di tradizione orale, ha scelto di affrontare una delle sfide più intense e significative della sua carriera: utilizzare l’eredità di Viviani per esplorare il tema del recupero di un’identità territoriale a partire dal quel quartiere di Castellammare di Stabia, il Capovivo, dove anche Viviani è nato e cresciuto esattamente come lei.

Un vico dove può passare chiunque, portando con sé il proprio vissuto, le proprie emozioni e il proprio racconto - riferisce in una nota la Calogero che continua - “Per questo ho voluto arricchire la performance con i contributi di alcuni ospiti: audio inediti di Anna Spagnuolo, con il canto devozionale stabiese "Fratielle 'e Surelle", di Peppe Barra e Massimiliano Gallo, con alcuni passi de “Dalla Vita alle Scene di Raffaele Viviani, e di Maurizio de Giovanni. Inoltre, per lo speciale spettacolo al Tk, un omaggio a Lello Radice, attore stabiese che, nel suo percorso terreno, ha dato tanto alla cultura teatrale di Castellammare di Stabia.”.

photo 𝗘𝗹𝗶𝘀𝗮𝗯𝗲𝘁𝘁𝗮 𝗙𝗲𝗿𝗻𝗮𝗻𝗱𝗮 𝗖𝗮𝗿𝘁𝗶𝗲𝗿𝗲

  • Sul palco insieme alla Calogero 
  • Arcangelo Michele Caso al violoncello, 
  • Gianluca Marino alla chitarra, 
  • Gianluca Mercurio alle percussioni, 
  • Marcello Vitale alla chitarra battente. 
  • Quest’ultimo ha curato anche gli arrangiamenti e le rielaborazione, “per anni abbiamo lavorato insieme alla creazione di un suono che ci distinguesse e che fosse riconoscibile da un punto di vista interpretativo, attraverso la nostra continua ricerca sulle musiche del mondo e del Sud Italia, che include il riuso di strumenti del ‘700” conclude la Calogero. 
  • La regia dello spettacolo è di Gennaro Monti. 
  • Il biglietto costa euro 12 con possibilità di acquisto anche con Carta Docente e Carta Cultura Giovani. Ingresso in sala da Via Salvador Allende 4 con Garage Italia in convenzione.

Per concludere, o per ben cominciare, nello Spazio Arte del foyer l’accesso alla sala è accompagnato dalla mostra “Raffaele Viviani: la Maschera” - sempre visitabile gratuitamente in orari apertura botteghino - con fotografie anche autografate e manifesti di spettacoli selezionati e allestiti dall’Archivio Storico Giuseppe Plaitano. - Teatro Karol - Castellammare di Stabia

Museo Multimediale delle Acque Campane di Madonna dell’Arco - 5 aprile 2025 | “Dal Baltico a Napoli ed Ischia nel 1805

Due archeologhe, Luciana Jacobelli e Margherita Tuccinardi, pubblicano per i tipi di D’Amato editore il terzo volume del diario di viaggio che la contessa Elisa Medem von der Recke scrisse durante il suo viaggio, realizzato negli anni dal 1804 al 1806, per lasciare traccia di quanto impresso nella sua memoria e raccontare le bellezze che aveva avuto modo di vedere di persona.

  • Sabato 5 aprile alle 17 dialogherà con le autrici l’archeologo prof. Antonio De Simone, durante la presentazione organizzata nel MUMAC, Museo Multimediale delle Acque Campane di Madonna dell’Arco, che racconta il viaggio attraverso le risorse idriche della regione, continuando idealmente il Tour ottocentesco.

Quello del Grand Tour al femminile è argomento poco noto, in favore delle pubblicazioni dedicate ai viaggiatori maschi dell’800, dei quali esiste una ricca produzione spesso a carattere “scientifico” (l’Illuminismo aveva fatto scuola per quanto riguarda l’interesse scientifico), ma anche una nutrita bibliografia ad essi dedicata, in quanto protagonisti della cultura del XVIII e XIX secolo.

«Alle donne, si sa, era riservato il più modesto compito di restare in famiglia per curarne gli interessi privati, dedicandosi a marito e figli e vedendosi spesso negato il permesso di studiare e acculturarsi». Così spiega Luciana Jacobelli, che ha curato la presentazione al lavoro di traduzione, affidato invece a Margherita Tuccinardi, introducendo il complesso mondo delle viaggiatrici europee e in particolare tratteggiando la figura di Elisa von der Recke di cui ha indagato accuratamente la biografia. «Vi furono però anche donne colte, intelligenti e dotate artisticamente, – continua Jacobelli – che riuscirono, spesso adducendo motivi di salute, a sottrarsi alla potestà maritale o ad accompagnarsi ai consorti, compiendo a loro volta il viaggio attraverso i paesi europei la cui visita era entrata a far parte dell’indispensabile formazione dei giovani intellettuali.»

Il loro punto di vista emerge spesso nei racconti/diari di viaggio o anche romanzi (per tutti, Corinne ou l’Italie di Madame de Staël) che esse dedicarono a quell’esperienza insolita e affascinante, destinata spesso a cambiare anche il loro atteggiamento nei confronti della vita. Basti citarne solo alcune, quali Lady Holland (1771-1840), Anne Louise Germaine Necker de Staël (1766-1817), Mariana Starke (1762-1838), Mary Shelley (1797-1851), per comprendere come alle viaggiatrici non sia mai stata dedicata la giusta attenzione, anche da parte degli studiosi del fenomeno del Grand Tour, che spesso ultimamente ne hanno citato le opere senza approfondirle e, soprattutto, quasi mai si sono preoccupati, in Italia, di tradurle a beneficio di un pubblico più numeroso.

Muovendo da queste considerazioni Jacobelli e Tuccinardi hanno scelto di presentare e tradurre il diario del viaggio che Elisa Medem von der Recke compì in Italia tra il 1804 e il1806 in com¬pagnia del poeta tedesco Christoph August Tiedge (1752-1841), stampato a Berlino nel 1815-17, tra¬dotto e pubblicato in francese nel 1819, ma mai in italiano.

Nello specifico, la traduzione riguarda il terzo volume del Viaggio in Germania, nel Tirolo e in Italia, dedicato in particolare il suo soggiorno in Campania, nel 1805, che ebbe una durata di circa sei mesi, di cui quasi un terzo trascorsi sull’isola d’Ischia. All’origine, l’estensione del viaggio, iniziato in Germania nel 1804, fino al golfo di Napoli era stata motivata da ragioni di salute, ma alla ricerca del beneficio salutare si aggiunse subito la compilazione del giornale che la viaggiatrice baltica scrisse durante il soggiorno napoletano ed ischitano e che rivela intenti ben più articolati, nonché una ricchezza di spunti e di osservazioni che ne fanno un documento estremamente originale, sia per i contenuti che per il confronto che è possibile istituire con la coeva e successiva produzione di altri viaggiatori/viaggiatrici che hanno affrontato lo stesso itinerario.

«La traduzione, effettuata a partire dal testo francese del 1819, ha rivelato un personaggio davvero interessante, che – afferma Margherita Tuccinardi – lascia emergere sia la donna (che viaggia con aspettative diverse dai “colleghi” maschi e rileva, nelle sue osservazioni, aspetti diversi da quelli sia per quanto riguarda i luoghi visitati che le popolazioni incontrate e le persone conosciute), sia la diplomatica (giacché Elisa aveva lavorato in gioventù accanto al cognato, ultimo duca di Curlandia, in Lettonia), sia la femme de lettres (compenetrata ed infervorata dalla nascente cultura romantica), sia la femme des Lumières (ben ancorata alle tendenze politiche, sociali, culturali ed economiche dell’Illuminismo), sia ancora la femme d’esprit (capace di commentare con arguzia gli eventi che vive o a cui assiste e di esprimere giudizi affilati su fatti politici, situazioni sociali, personaggi di cui è venuta a conoscenza o che ha incontrato personalmente)».

Un volume, dunque, destinato a colmare una lacuna culturale e ad offrire interessanti spunti di ricerca e riflessione.

Museo Multimediale delle Acque Campane | Sant'Anastasia (NA)

Città di Torre Annunziata | "A Oplontis è Primavera!" - 5 aprile 2025

Si terrà sabato mattina, 5 aprile, l'iniziativa di organizzata dagli assessorati, Turismo e Cultura, del Comune di Torre Annunziata, retti, rispettivamente dal dott. Alfonso Ascione e dall'avv. Lina Nappo.
Un evento di marketing territoriale realizzato grazie alla straordinaria partecipazione delle associazioni culturali, di promozione turistica e le scuole del territorio.
La rete di Ospitalità Diffusa per un Turismo di Qualità - AreV-OD è tra le Associazioni partecipi dell'iniziativa.
L'appuntamento è alle ore 9.00 di sabato mattina all'esterno della stazione Eav: insieme ai figuranti in abiti d'epoca ci si dirigerà verso la stazione dove si terrà la degustazione della cassata oplontina e la mostra di ceramiche artistiche.
Completerà la mattinata la celebrazione all'interno della Villa di Poppea di un matrimonio in stile romano.  Città di Torre Annunziata
SABATO 05 APRILE 2025 - Ore 10,00 -12,00 

giovedì 3 aprile 2025

Poggiomarino - “La città invisibile”: - Presentazione del libro “Il silenzio degli adolescenti” di Angela Procaccini

Venerdì 4 aprile 2025, alle ore 11:00, presso l’Istituto Comprensivo Poggiomarino 1 – Plesso Falcone (Via Bretoni, 15), si terrà il secondo evento del ciclo “La città invisibile”.

Cuore dell’incontro sarà la presentazione del  libro “Il silenzio degli adolescenti” di Angela Procaccini, un’opera che esplora le difficoltà e i sentimenti dei più giovani, offrendo spunti di riflessione per educatori, genitori e studenti.

Interverranno:

  • Prof.ssa Antonietta Ottaiano, Dirigente dell’IC Poggiomarino 1 – Capoluogo
  • Angela Procaccini, autrice del libro
  • Durante l’evento, gli studenti dell’istituto leggeranno alcuni brani tratti dal libro, mentre il coro dell’IC Poggiomarino 1 – Capoluogo si esibirà in una performance musicale.
  • A moderare l’incontro sarà il Vice Prefetto Gabriella D’Orso, Commissario straordinario del Comune di Poggiomarino.

L’iniziativa, inserita nel Cartellone degli Eventi Metropolitani 2024-2025, è promossa dal Comune di Poggiomarino e dalla Città Metropolitana di Napoli.

martedì 1 aprile 2025

COMUNE DI TRECASE - Canone Unico Patrimoniale

 

Spett. le Contribuente,

PREMESSO CHE

la Legge 27 Dicembre 2019 n. 160 ha introdotto dal 01 Gennaio 2021 l'istituzione del Canone Unico Patrimoniale di Concessione, Autorizzazione o Esposizione Pubblicitaria ed il Canone di Concessione per l'occupazione delle aree destinate ai mercati;

VISTE

La Deliberazione di Consiglio Comunale n. 7 del 30/04/2021 - Approvazione del Regolamento per l'Istituzione e la disciplina del Canone Unico Patrimoniale e Canone mercatale;

La Deliberazione di Giunta Comunale n. 18 del 20/02/2025 - Approvazione delle tariffe.

il COMUNE DI TRECASE, La invita preliminarmente, a regolarizzare la sua posizione contributiva qualora non avesse ottemperato al pagamento del Canone per le annualità pregresse ed al conseguente pagamento del Canone per l'anno 2025.

COME PAGARE

Il versamento del Canone dovrà essere effettuato mediante mod. PagoPA entro il 31/03/2025 scaricabile con SPID sul portale PagoPa- LINKmate sezione Sportello telematico sul sito www.comune.trecase.na.it

Il Canone Unico Patrimoniale è un canone "in autoliquidazione", per cui è onere del contribuente provvedere al pagamento nei termini di legge, ed il mancato o errato pagamento può comportare l'irrogazione delle sanzioni previste dalla normativa vigente. E' necessario trasmettere all'ufficio tributi gli eventuali pagamenti delle annualità precedenti effettuati con modalità diverse da quella sopra indicata.

Il pagamento del Canone non costituisce titolo autorizzativo alla fattispecie di occupazione e/o esposizione.

Le informazioni o chiarimenti che si rendessero necessari possono essere chiesti allo sportello preposto ubicato in Trecase alla Via Manzoni 20 nei giorni martedì dalle ore 15:00 alle ore 17:00 e il giovedì dalle ore 9:00 alle ore 12:30 oppure a mezzo mail all’indirizzo cuptributi@comunetrecase.it - Tel. 0815365761, interno #206

“Attori & Spettatori” compie 25 anni | Uno special event di riapertura e “nuova inaugurazione”


Uno special event di riapertura e “nuova inaugurazione” per celebrare i 25 anni del proprio progetto imprenditoriale, con più di 200 persone fra amici e clienti affezionati che hanno affollato “Attori & Spettatori”, il ristorante di via Santa Lucia a Napoli che per l’occasione si è rifatto il trucco e si è presentato a tutti gli effetti in versione “gioiello”. Così la famiglia Liberato, ristoratori doc da due generazioni, ha deciso di festeggiare l’importante anniversario del proprio ristorante-pizzeria, fra i migliori della tradizione napoletana, e che porta il nome di uno degli album più famosi di Claudio Baglioni, autore e cantante preferito del patron Peppe Liberato.

Architetto incaricato del nuovo design del ristorante è stato Savio Marigliano, che ha reso il locale un mix virtuoso di eleganza e tradizione dedicando ogni sala a un brano di Claudio Baglioni e a una sua frase particolare capace di ispirare intense emozioni. Fra i presenti alla serata – accolti dai coniugi Peppe e Maria Liberato con i figli Antonio, Sergio e Flavio e le relative mogli (rispettivamente) Melania, Titta e Carmela – tra gli altri 

  • la vocalist Serena Bagozzi, corista di Claudio Baglioni; 
  • il notaio Nicola Capuano Assunta Pacifico, 
  • Alessandro Martino (responsabile dei lavori) con Giuseppe Picolli (imprenditore leader nel settore refrigerazione e condizionamento) e Armando Romulo Cavaliere; 
  • Ciro Poppella (partner della serata con il suo famoso e gustoso “Fiocco di neve” e al quale tutta la famiglia Liberato è legata da antica amicizia); 
  • Carmine Crisci, 
  • Alfonso Avella (che ha curato gli arredi del locale), e 
  • Giuseppe Caruso, che ha dato il tocco floreale alla serata. 
  • A presentare l’evento e a curare l’intrattenimento musicale è stato il vocalist Valentino Voice.

LA STORIA

Per capire come nasce il concept di “Attori & Spettatori” – e soprattutto l’esperienza della famiglia Liberato nella ristorazione – bisogna andare indietro nel tempo, fino al 1977, quando a Napoli, a Mergellina, nasce il ristorante “Dal Delicato” che in pochi anni diventa un cult della ristorazione napoletana e fonte d’ispirazione per tanti imprenditori del settore. E’ proprio lì che Peppe Liberato, allora diciannovenne, accompagnato dalla infinita passione per il proprio lavoro, prima diventa in poco tempo direttore di sala e poi trova anche l’amore sposandosi con Maria Martino, figlia del proprietario del Delicato, Donato.

E’ il 2000 quando, dopo 23 anni di esperienza lavorativa dal Delicato”, Peppe e Maria decidono di costruire l’avvenire per i loro tre figli Antonio, Sergio e Flavio e pensano a un proprio ristorante – “Attori & Spettatori”, appunto – che vedrà la luce e aprirà al pubblico l’anno successivo. Oggi, dopo 25 anni dall’idea, Peppe Liberato continua a essere un vulcano di energia che trasmette al prossimo la passione per il proprio lavoro, gestisce il locale e supervisiona i ruoli: la moglie Maria è infatti a capo dell’amministrazione; i figli Antonio, Sergio e Flavio sono rispettivamente chef di cucina, pasticciere e ricercatore di abbinamenti culinari; maestro pizzaiolo; maitre di sala, sommelier, responsabile dell’accoglienza di turisti e clienti e “frontman” del locale.

Flavio Liberato, in particolare, ha ripetuto anni dopo i genitori l’unione di due famiglie storiche e di eccellenza nel mondo della ristorazione napoletana, fidanzandosi con Carmela Scicchitano, ristoratrice doc figlia di Assunta Pacifico.

IL CONCEPT

Il concept della famiglia Liberato si può riassumere in due frasi: “sapore di mare” e “profumo di casa”. L’esperienza di Peppe Liberato, che ha dedicato la sua vita alla ristorazione, fa di “Attori & Spettatori” un esempio di professionalità, eleganza ed accoglienza, con grande attenzione alla qualità e alla cura del cliente, compresi i numerosissimi turisti presenti ogni giorno a Santa Lucia. Tutto questo senza dimenticare la tradizione di eccellenza del passato e ricercando in continuazione materie prime di ottima qualità, in modo da rendere le creazioni culinarie momenti magici per i clienti.

Immerso a due passi da piazza del Plebiscito e dal Lungomare nel pittoresco scorcio di Santa Lucia, area nella quale i Liberato hanno scommesso sin dal 2000 avendo il coraggio di investire in un momento di minore afflusso turistico e contribuendo notevolmente a rivitalizzare la zona, “Attori & Spettatori” rappresenta un appuntamento doc con la verace gastronomia napoletana, con ampie vetrate sull’esterno, locali luminosi ed eleganti ma al tempo stesso anche accoglienti e familiari; un ristorante “aperto” alla città e con un ottimo rapporto prezzo qualità.

Nato con 40 coperti, “Attori e spettatori” può ospitare oggi 150 persone, fra coperti all’interno e all’aperto. Si propone come il luogo ideale per ospitare cene fra amici ed eventi privati, con il menù che propone pietanze tipiche partenopee e piatti (antipasti, primi e secondi) a base di pesce.  Attori E Spettatori

lunedì 31 marzo 2025

San Giorgio a Cremano | Parrocchia di Sant’Antonio di Padova - Uno spazio per accogliere ragazzi con disabilità

Cari concittadini, la parrocchia di Sant’Antonio di Padova in via Gianturco, attraverso il parroco Don Nicola Liccardo, sta realizzando un progetto di alto valore sociale: la creazione di uno spazio per accogliere ragazzi con disabilità, promossa dall'associazione "Con i Miei Occhi" e fondata proprio da Don Nicola Liccardo.

Il suo obiettivo è quello di offrire un futuro sereno e inclusivo a questi ragazzi, in linea con il progetto "Dopo di Noi", favorendo la loro indipendenza e autonomia, sia rispetto allo svolgimento di attività quotidiane che di acquisizione di competenze professionali.

La struttura, come vedete dalla grafica, sorgerà presso la Chiesa di Sant'Antonio di Padova, nei locali ai piani superiori.

L’iter burocratico è terminato e sono pronti a partire con i lavori di restyling, necessari per ospitare al meglio i ragazzi.

Per questo motivo, accolgo ed estendo l’invito di Don Nicola alla nostra comunità, affinché chi lo desidera possa contribuire con una donazione alla realizzazione di questa casa famiglia, perché come lui stesso dice: “Un piccolo gesto da parte di ciascuno può fare una grande differenza nella vita di questi giovani, delle loro famiglie e della nostra città”.

Il progetto è ambizioso e al momento si sostiene infatti esclusivamente con le donazioni dei fedeli e dei soci dell’associazione "Con i Miei Occhi"; volontari particolarmente sensibili che credono nella forza della condivisione e dell’unità.

Proprio ieri tra l’altro, anche nella parrocchia di Sant’Antonio di Padova è partito il progetto “Durante” che precede il “Dopo di noi” ed ha coinvolto i primi 6 ragazzi con disabilità e alcuni operatori volontari, con cui hanno condiviso l’esperienza di andare al supermercato, fare la spesa, cucinare e cenare tutti insieme in parrocchia.

In questa direzione si muove l’associazione che persegue obiettivi di supporto e valorizzazione di questi giovani. Ed è su questo percorso già iniziato da Don Nicola, che si inserisce la casa famiglia.  Giorgio Zinno Sindaco

venerdì 28 marzo 2025

Francesco Servino - "Cava Ranieri, dall’abbandono alla riscoperta"

La storia di Cava Ranieri prende vita in un libro, frutto del lavoro di ricerca e della ricostruzione storica del giornalista Francesco Servino. Un tempo trasformata in discarica, l’area è oggi protagonista di un ambizioso progetto di riqualificazione che la vedrà diventare un Parco Archeologico.

È disponibile online il nuovo libro del giornalista e attivista Francesco Servino, intitolato "Cava Ranieri, dall’abbandono alla riscoperta". L’opera si colloca a metà strada tra una pubblicazione scientifica e un’inchiesta giornalistica e gode del massimo patrocinio istituzionale, quello del Ministero della Cultura (Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali). Attraverso un’accurata ricostruzione storica, il libro racconta le vicende degli scavi archeologici di Terzigno, che hanno portato alla luce i resti di tre ville romane sepolte dall’eruzione del 79 d.C., insieme a eccezionali reperti oggi esposti al Museo Archeologico Territoriale di Terzigno.

Basato su documenti inediti rinvenuti negli archivi di Pompei, questo volume rappresenta lo studio più aggiornato e completo sulle ville e sui reperti di Cava Ranieri. Un capitolo significativo è dedicato all’attivismo civico che ha giocato un ruolo chiave nella “riscoperta” dell’area archeologica. A partire dagli anni Duemila, infatti, il sito era stato trasformato in discarica per fronteggiare l’emergenza rifiuti, subendo un grave periodo di degrado e abbandono, segnato da episodi di furti, vandalismo e smaltimento illegale di rifiuti. Un evento emblematico di questa situazione è stato il crollo della copertura che proteggeva la cella vinaria di una delle ville, un episodio che ha sollevato a livello nazionale la questione della gestione del patrimonio culturale in Italia.

Di fronte a questa emergenza, alcuni cittadini responsabili non si sono limitati alla denuncia, ma hanno elaborato proposte concrete per la valorizzazione dell’area e promosso iniziative di sensibilizzazione rivolte alla politica e all’opinione pubblica. Il libro evidenzia come l’azione civica a favore di Cava Ranieri, insieme alle battaglie ambientaliste del 2010 contro l’apertura di una nuova discarica nel Parco Nazionale del Vesuvio, abbia avuto un ruolo determinante nel riportare l’attenzione sulla tutela del patrimonio culturale, contrastando un modello di sviluppo insostenibile basato sulla gestione dei rifiuti.

Vengono inoltre raccontate le difficoltà iniziali degli attivisti, che si sono scontrati con il disinteresse delle istituzioni in un periodo in cui sembrava prevalere l’intento di non dare loro visibilità piuttosto che quello di tutelare il bene comune. Erano gli anni in cui la frase “con la cultura non si mangia” si era diffusa come un mantra, relegando in secondo piano il valore della salvaguardia del patrimonio storico e archeologico.

La storia, tuttavia, ha avuto un lieto fine: Cava Ranieri è stata bonificata ed è oggi al centro di un progetto di riqualificazione che prevede la sua trasformazione in un Parco Archeologico, Geologico e Naturalistico.

Il libro nasce anche dall’esigenza di dare il giusto riconoscimento al contributo civico nella tutela di Cava Ranieri, un aspetto troppo spesso escluso dalla narrazione istituzionale, maggiormente orientata a enfatizzare i propri meriti. Inoltre, l’opera è dedicata alla Dott.ssa Caterina Cicirelli, archeologa responsabile dell’area archeologica di Cava Ranieri, in segno di apprezzamento per il suo impegno e la sua dedizione.  Francesco Servino

...ho donato una copia del mio libro su Cava Ranieri alla biblioteca Giuseppe Fiorelli del Parco Archeologico di Pompei, un luogo a cui sono particolarmente legato e dove spesso mi reco per scrivere e condurre ricerche.

Da oggi, il libro sarà a disposizione di chiunque voglia consultarlo, rappresentando una preziosa testimonianza della storia di Terzigno e del lavoro di ricerca svolto in questo territorio. La direttrice ha accolto la mia donazione con grande entusiasmo, esprimendomi sinceri apprezzamenti, che ho accolto con gratitudine....

mercoledì 26 marzo 2025

Torre Annunziata Mercato della Terra Paniere Vesuviano - Domenica 30 marzo 2025

Domenica 30 marzo dalle 9 alle 13 isola pedonale su Corso Umberto I (angolo via Alfani - via dei Mille) per ospitare l'iniziativa promossa da Slow Food Vesuvio e nata diversi anni fa proprio a Torre Annunziata.
Attesi in città i produttori ortofrutticoli, produttori di olio extravergine d’oliva, dei formaggi del Cilento, del beneventano e dei Monti Lattari, del miele vesuviano e campano. Stand anche con produttori di birre artigianali, legumi, carciofi di Schito, agrumi vesuviani e zafferano vesuviano.
Il Mercato della Terra Paniere Vesuviano partecipa alla rete internazionale di mercati che lavorano in accordo con i principi di Slow Food. Al centro del Mercato saranno presenti anche due spazi di educazione alimentare.
  • Alle 9:30 gli studenti della Classe 3M dell’I.C. “Pascoli Siani”, insieme ai docenti e alla Dirigente Scolastica, racconteranno l’esperienza pluriennale di Orto scolastico Slow Food avviata nei giardini della scuola.
  • Alle 11 il Laboratorio della Terra, momento di conoscenza di un prodotto di stagione, sarà dedicato al Pisello Centogiorni del Vesuvio Presidio Slow Food. I produttori racconteranno la nascita e il successo di questo presidio, importante legume per l’ambiente e il benessere.

Mercato della Terra Paniere Vesuviano promosso da Slow Food Vesuvio dalle 9 alle 13
Corso Umberto I nell’ISOLA PEDONALE tra Via Gino Alfani e Via dei Mille  

  • Stand dei Produttori: prodotti dell’orto freschi e di stagione, olio extra vergine d’oliva della Campania, Formaggi del Cilento, del Beneventano, e dei Monti Lattari, mieli vesuviani e campani, birre artigianali, legumi, carciofi di Schito, agrumi vesuviani, zafferano vesuviano


domenica 23 marzo 2025

Boscotrecase - Via Luigi Settembrini - LAVORI IN CORSO - CHIUSA AL TRAFFICO

 

Via Luigi Settembrini - LAVORI IN CORSO - CHIUSA AL TRAFFICO

PERCORSO ALTERNATIVO VERSO VIA PANORAMICA / VIA CIFELLI
  1. Via Salvo D'Acquisto - 
  2. Via Giuseppe Mazzini
  3. Via Giuseppe Mazzini - SECONDO TRATTO - DIREZIONE OBBLIGATA
  4. Via Settembrini  BIVIO - SVOLTARE A SINISTRA
  5. Via Luigi Settembrini - DIREZIONE VIA UGO FOSCOLO  BIVIO - SVOLTARE A DESTRA E DI NUOVO A DESTRA