ORESTE PIPOLO, FOTOGRAFO DI MATRIMONI di Matteo Garrone
"Un film sul lavoro di Oreste Pipolo, fotografo. Ma non solo, si indaga in una rete di significati molto più profondi. Perché a Napoli il matrimonio è rappresentazione scenica dei significati della famiglia, che è il legame portante di un'intera società. A Napoli tutto passa attraverso la famiglia: valori e identità di gruppo, ma anche lavoro, status sociale, protezione sociale e fisica, controllo morale. Il matrimonio deve rappresentare tutto questo sul palcoscenico della festa. In questa rappresentazione un ruolo centrale è affidato al fotografo, colui che prepara la scena e poi la fissa perché resti nella memoria. Egli è il regista" (M. Garrone).
Matteo Garrone (Roma, 1968), figlio d’arte, lavora come aiuto operatore e nel 1996 passa alla regia con il cortometraggio Silhouette, che vince il Sacher d’oro e confluisce poi in Terra di mezzo. Dopo una serie di documentari, nel 1998 realizza Ospiti, un’altra storia di immigrazione che viene premiata a Venezia, cui fa seguito Estate romana (2000), giocato più sui toni della commedia. Il successo di critica arriva con L’imbalsamatore (2002), che vince il David di Donatello per la migliore sceneggiatura, e Primo amore (2004), entrambi storie di amori ossessivi e distruttivi. La consacrazione avviene però con Gomorra (2008), ispirato al romanzo di Roberto Saviano e vincitore del Grand Prix al Festival di Cannes, e Reality (2012), anch’esso premiato con il Grand Prix a Cannes. www.torinofilmfest.org - ORESTE PIPOLO, FOTOGRAFO DI MATRIMONI
Regia: Matteo Garrone.
Soggetto: Carlo Cresto-Dina. Musica: Banda Osiris. Montaggio: Marco Spoletini. Produzione: RAI Cinemafiction.
La costruzione della Villa dei Papiri avvenne tra il 60 ed il 50 a.C. ed appartenne con molta probabilità a Lucio Calpurnio Pisone Cesonino, suocero di Gaio Giulio Cesare, nonché protettore del filosofo Filodemo di Gadara, le cui opere erano conservate all'interno della dimora; secondo altri archeologi, il proprietario potrebbe essere stato il figlio, Lucio Calpurnio Pisone Pontefice, o Appio Claudio Pulcro.. Con il terremoto di Pompei del 62, così come altri edifici di Ercolano, anche la Villa dei Papiri rimase fortemente danneggiata e tale evento impose lavori di ristrutturazione e rifacimento delle decorazioni: tuttavia quando l'opera non era ancora completata, come dimostrano i cumuli di calce e colori ritrovati, l'area fu soggetta all'eruzione del Vesuvio del 79 e la villa sommersa da una colata di fango; in seguito, nel 1631, un'ennesima eruzione coprì la zona sotto uno spesso strato di lava: tra la villa e la superficie erano depositati dai venticinque ai trenta metri di materiale piroclastico.
Ritrovata per caso durante la costruzione di un pozzo, le prime indagini, tramite cunicoli, partirono nel 1750 sotto la direzione di Roque Joaquín de Alcubierre, presto affiancato da Karl Weber: fu quest'ultimo a realizzare le uniche piante dell'edificio, di cui una redatta nel 1751, la quale riportava la zona del belvedere, ed un'altra nel 1754, poi rivista nel 1764, dove, con notevole precisione, venivano illustrati tutti gli ambienti esplorati, i cunicoli realizzati, le indagini ed i reperti ritrovati; fu proprio su quest'ultima pianta che Jean Paul Getty costruì a Malibù una riproduzione della villa, a grandezza naturale, utilizzata prima come abitazione privata e poi come museo a lui dedicato. La prima fase di scavi si concluse nel 1761, riportando alla luce non solo affreschi e pavimenti, ma anche un gran numero di statue e circa duemila rotoli di papiri, precisamente rinvenuti il 19 ottobre 1752; un'ulteriore, breve, campagna di indagini si ebbe tra il 1764 ed il 1765 con la partecipazione di Francisco la Vega e Camillo Paderni: in seguito, a causa delle esalazioni tossiche di mofete, vennero chiusi tutti i pozzi di aerazione ed i cunicoli.
La Villa dei Papiri sorgeva a strapiombo sul mare, su quella che era la linea di costa prima dell'eruzione e seppellita sotto una coltre di detriti vulcanici di circa trenta metri; ha una lunghezza di oltre duecentocinquanta metri, si alza su tre livelli ed ha una struttura a forma di quadrato, a sua volta divisa in quattro quadrati, dove quelli meridionali erano adibiti ai servizi, come alloggi, latrine e deposito dei papiri, mentre quelli settentrionali alla zona residenziale e ludica. La basis villae, intonacata in bianco, ha una lunghezza di circa venticinque metri, ma non è stata riportata completamente alla luce nella sua altezza ed è caratterizzata da finestroni, di cui quattro sormontati da oculi strambati: le finestre inoltre erano provviste di battenti in legno con cerniere. È inoltre possibile scorgere all'interno di una di esse un ambiente parzialmente esplorato, del quale non è stato ancora raggiunto il piano di calpestio, decorato nella volta con tralci di vite e quadretti di amorini e animali marini, mentre nella parete di fondo, in rosso, un amorino e delle ghirlande: si notano inoltre degli architravi in legno, segno di aperture che conducono ad ambienti ancora non esplorati. LINK wikipedia.org - Villa dei Papiri
Il 28 gennaio 2022, Michael Hošek, Presidente di EUROPARC Federation, ha comunicato all'Ente Parco Nazionale del Vesuvio l'attribuzione dell'ambito riconoscimento "Award of European Charter for Sustainable Tourism in Protected Areas", la Carta Europea per il Turismo Sostenibile (CETS) nelle Aree Protette - per il quinquennio 2021-2025.
La Carta Europea per il Turismo Sostenibile rappresenta il punto di arrivo di un processo partecipato, promosso dall'Ente Parco Nazionale del Vesuvio, che ha coinvolto numerosi operatori del turismo del territorio, rappresentati in forma aggregata, che si sono di volta in volta confrontati in un Forum per mettere a punto la strategia di sviluppo e un piano di azioni per i prossimi cinque anni.
Al Forum per il turismo sostenibile organizzato dall'Ente parco hanno aderito preliminarmente una serie di soggetti aggregati o rappresentanti degli operatori del settore dell'ospitalità, delle aziende agricole, dei consorzi di valorizzazione, delle imprese artigiane, delle maggiori associazioni ambientaliste e del territorio, delle associazioni di categoria, di AIGAE, Gal, Scabec, MAV, Ente Ville Vesuviane e altri ancora.
Con questi operatori, nonostante le problematiche della pandemia e le restrizioni dettate dalla emergenza Covid-19, si sono tenuti numerosi incontri, nei quali si sono raccolte le opinioni esperte dei portatori d'interesse riguardo a punti di forza e di debolezza del territorio, le caratteristiche del turismo nell'area vesuviana e le esigenze dei turisti nell'ambito di un mercato che varia molto rapidamente e in maniera intensa.
Sulla base di queste informazioni, il Forum, coordinato dall'Ente parco con il supporto di Federparchi, ha individuato in maniera collegiale gli obiettivi chiave della Strategia, ed ha definito il Piano delle Azioni, per la candidatura del Parco Nazionale del Vesuvio al riconoscimento della CETS.
Il Comitato di Valutazione di Europarc, dopo un'accurata attività di auditing, ha espresso un parere positivo, nel quale si è congratulato ed ha commentato favorevolmente il vasto numero di azioni e progetti avviati e da avviare dall'Ente parco e nel parco per i prossimi anni, in materia di turismo. Positiva è stata anche la valutazione delle strategie messe in campo per il rilancio delle attività legate al turismo e gli sforzi fatti per gestire i flussi turistici, in chiave di ecosostenibilità, anche in questa fase di emergenza.
"Esprimo la mia soddisfazione per il traguardo raggiunto dal Parco Nazionale del Vesuvio - dichiara Giampiero Sammuri, Presidente Federparchi, Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali - territorio di eccellenze naturalistiche e caratterizzato dalla unicità del suo vulcano. Federparchi - aggiunge il Presidente Sammuri - da anni è impegnata nel supporto per la diffusione nelle aree protette della Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) promossa da Europarc Federation, di cui Federparchi è la sezione italiana. Si tratta di una prestigiosa certificazione internazionale che, in base a rigorosi standard e ad un percorso complesso e impegnativo, attesta la qualità dell'offerta turistica nei parchi italiani. Con la CETS il parco del Vesuvio compie un ulteriore passo avanti all'insegna della sostenibilità."
"Con il percorso intrapreso con la Carta Europea del Turismo Sostenibile – spiega il presidente del Parco Nazionale del Vesuvio, Agostino Casillo - d'intesa con gli operatori del territorio, abbiamo inteso mettere a sistema le diverse iniziative avviate e da avviare per la promozione di un turismo rispettoso dell'ambiente, come quelle del Grande Progetto Vesuvio. La CETS – prosegue Casillo - è una metodologia di lavoro basata sul confronto costante con gli operatori e vuole rappresentare una maggiore condivisione delle scelte strategiche, tese a migliorare l'efficacia delle soluzioni identificate e a integrare il numero e la tipologia delle iniziative, sempre con un occhio alla eco-sostenibilità dei processi. Siamo convinti che la stretta collaborazione con gli operatori del territorio rappresentati nel Forum sia lo strumento efficace per fare rete, integrare l'offerta turistica e avviare i processi virtuosi dell'economia circolare. Ci attendono 5 anni - conclude il presidente - per attuare le 10 Azioni previste dal Piano della Carta Europea del Turismo Sostenibile e c'è molto da fare, a partire dall'allargamento del Forum ad un numero sempre maggiore di soggetti, sempre più rappresentativo".
"Con il Forum – racconta il Direttore del Parco Nazionale del Vesuvio, Stefano Donati - abbiamo messo a fuoco che, fino ad oggi, il turismo ha caratterizzato lo sviluppo economico dell'area del Parco in maniera poco equilibrata, interessando in modo significativo solo aree ristrette del territorio e un numero molto esiguo di operatori. Ne è un esempio emblematico – spiega Donati - la visita al cratere del Vesuvio, che rappresenta certamente un'attrattiva unica, ma finora è stata promossa come episodio a sé stante e non come traino, come elemento centrale di proposte integrate e funzionali a una fruizione più ampia del territorio". "L'area vesuviana - prosegue il direttore del parco - possiede una notevole ricchezza e varietà di risorse naturalistiche, storiche, culturali ed enogastronomiche, in grado di fungere da attrattori per differenti tipologie di visitatori lungo tutto il corso dell'anno. L'azione di coordinamento tra Ente Parco e operatori che si realizzerà attraverso la Carta sarà utile a mettere a sistema i valori ed i punti di forza di tutto il territorio nel suo complesso, innovando il modello di gestione del turismo, rendendolo multi-stagionale e costruendo sinergie, sia all'interno del proprio territorio, che con soggetti "turisticamente maturi" ad esso limitrofi".
Il termine co-marketing (abbreviativo della definizione inglese cooperative marketing) chiamato anche marketing partnership, partnering commerciale o in modo più specifico co-branding, definisce una collaborazione tra attori di qualsivoglia natura (individui, enti, imprese, ecc.) sotto forma di accordo di investimento congiunto riguardante una o più variabili di marketing.
Il co-marketing comprende attività di collaborazione con la finalità di ottenere benefici nell'approccio al proprio mercato di riferimento utilizzando iniziative di marketing di tipo diverso; può capitare che una iniziativa di marketing si concentri maggiormente sulla negoziazione, un'altra si differenzi per il tipo di comunicazione, un'altra ancora per la sua regolamentazione giuridica. Ognuna di esse verrà presentata per i suoi caratteri distintivi, per gli attori che ne hanno preso parte, per le variabili di marketing sulle quali gli attori hanno investito.
Le iniziative possono essere circoscritte nel tempo ed in tal caso si possono definire come azioni tattiche, ma possono anche prevedere sviluppi nel tempo perché presentano effetti determinanti per il core business dei partner e per la loro strategia di lungo periodo. In tal caso possono essere definite come operazioni strategiche.
Si possono inoltre distinguere partnership verticali e partnership orizzontali. Nel primo caso si tratta di accordi miranti all'integrazione verticale delle imprese costituenti i vari anelli della catena del valore: dal produttore al distributore al consumatore finale e viceversa. Nel caso delle partnership di tipo orizzontale si tratta di accordi che si attuano tra attori dello stesso livello della catena del valore. Può trattarsi quindi di accordi tra imprese di settori diversi, ma tra le quali si possono stabilire sinergie basate sulle competenze e sui segmenti di clientela raggiunti. Allo stesso tempo può trattarsi di accordi tra imprese dello stesso settore che decidono di unire la forza commerciale ed affrontare il mercato con una strategia comune, almeno per alcuni comparti.
Le variabili coinvolte dalla cooperazione possono essere relative ad una o più delle 4P del Marketing:
Il prodotto: nel caso in cui la cooperazione riguardi la creazione di nuovi prodotti o di innovazioni nei prodotti
la promo-vendita: la promozione dei prodotti, dei servizi e dell'immagine sfruttando eventualmente i reciproci vantaggi competitivi, la messa in comune di alcuni canali commerciali;
il mercato (place): l'acquisizione di nuovi clienti cooperando nella condivisione dell'esperienza e dei clienti
il prezzo: l'integrazione della gamma di prodotti con altri di differente prezzo e caratteristiche;
oppure esterne al marketing
come le risorse, con lo scopo di aumentare il potere contrattuale nei confronti dei fornitori, la ricerca di finanziamenti, la responsabilità ambientale, eccetera. LINK
Il Gal prende il nome dall’omonimo Vesuvio ed occupa una posizione baricentrica e strategica per le comunicazioni dell’intero territorio. I Comuni che compongono il Gal sono 7 dei 13 che compongono il parco del Vesuvio, istituito nel 1995.
Il Gal si caratterizza quindi per un forte grado di urbanizzazione, a questo però sia ffiancano delle peculiarità naturalistiche che lo rendono un ottimo laboratorio in cui far cooperare uomo e natura(tanto che l’area è MAB UNESCO). Un aspetto fondamentale dell’ area è rappresentato dal suo assetto geomorfologico: da pulviscoli derivanti dalle diverse eruzioni degli ultimi 400.000 anni. Questo tipo di struttura demografica ha inciso e incide in modo rilevante sui sistemi sia economici che territoriali.
Fattori ambientali positivi.
La morfologia si presenta irregolare, priva ancora di un reticolo idrografico affermato. Alle quote più alte il mosaico ecologico è dominato dalla presenza di ecosistemi pionieri che colonizzano i depositi di ceneri e le colate laviche: distese a licheni, macchia, nuclei di leccio, pinete antropiche. I versanti bassi ospitano albicoccheti, orti arborati e colture serricole, all’interno di un paesaggio agrario che si fa via via, procedendo verso la costa, più frammentato ed intercluso da un tessuto urbano pervasivo e disordinato.
Sono presenti dei sistemi paesistici che possiedono caratteri omogenei, di conseguenza, essi presentano una struttura ecologica approssimativamente equivalente.Il paesaggio diviene, in questo modo, immediatamente leggibile e ci fornisce un’ immagine complessiva per la definizione delle diverse politiche di intervento.
L’area in cui ricade il Gal è parte integrante del Parco Nazionale del Vesuvio istituto nel 1995 e rientra anche nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità quindi è anche Riserva Internazionale della Biosfera, per sottolineare quanto sia presente in questo territorio il rapporto tra uomo e natura secondo i principida recuperare principi dello sviluppo sostenibile sanciti nella Strategia di Siviglia dal 1994, e costituisce altresì un tipico esempio per evidenziare l’interrelazione tra beni culturali e beni naturali in funzione dello sviluppo turistico del territorio in oggetto.
L’area è situato sul versante Somma e rappresenta “…la facies tranquilla, verde, rigogliosa del vulcano…”, dove, grazie ad un microclima fresco ed umido il paesaggio si è sviluppato in modo completamente diverso rispetto al versante vesuviano, molto più lussureggiante e fertile. fonte
La festa degli innamorati è alle porte e mai come ora, dopo le limitazioni ed i divieti dello scorso anno, il desiderio di un "pizzico" di normalità è un raggio di Vita da offrire alla nostra Area.
Il Vesuvio dai tanti volti, dai genuini sapori e dagli antichi saperi, aspettando il dolce tepore della “primavera”.
Degustazioni in cantina e non solo...
Abbiamo pensato per voi tre pacchetti speciali, scorri le immagini per scoprirli
L’azienda agricola FUOCOMUORTO è ubicata in Ercolano, provincia di Napoli, nella contrada Croce dei Monti, che si arrampica sulle pendici del Vesuvio, ad una altezza di 350/400 metri sul livello del mare, in pieno Parco Nazionale del Vesuvio.
E’ destinato alla
viticoltura due ettari e mezzo di terreno che si dipana su più
terrazzamenti ottenuti mediante la realizzazione di opere murarie che
consentono un’esposizione al sole praticamente costante nell’arco della
giornata. Si trova quindi in media collina, caratterizzata dal clima
mite, ben ventilato, senza ristagno di umidità primaverile ed estiva,
con terreni di origine vulcanica, ben strutturati, giusto grado di
insolazione e piovosità. Vengono coltivate le due varietà di vitigni
tipici dell’areale vesuviano e che sono compresi nel disciplinare di
produzione del vino “Vesuvio D.O.C.“ il Caprettone per il Lacryma
christi bianco ed il Piedirosso, per il Lacryma christi rosso.
La trasformazione riguarda solo le uve di
produzione aziendale ed avviene in idonei locali, mentre la
conservazione e la maturazione del vino in bottiglia avviene in una
grotta naturale, ricavata sotto una lastra di roccia vulcanica a 4/5
metri di profondità, dove temperatura ed umidità sono quasi costanti
nell’arco dell’anno, scavata nel 1780. Nell’azienda è presente anche un
Bed&breakfast che può ospitare 6 persone in tre camere da letto,
provviste di bagno ed ampia cucina. E’ presente anche sala degustazione
per gli assaggi dei vini aziendali.
In mezzo ai filari di viti caprettone è stato realizzato una tipica
“pergola sorrentina” con pali e traverse di legno di castagno, tavoli e
panche di legno e tappeto erboso a terra, sul pergolato, una fitta
vegetazione di tralci di viti con le uve, frescura assicurata.
Si organizzano piccoli gruppi di persone per serate all’insegna della
buona tavola, con piatti rigorosamente di cultura contadina e con una
buona parte di prodotti aziendali.
L’olio ed il vino rigorosamente aziendali. Il consumo del vino è libero per gli ospiti direttamente da due piccole botti refrigerate poste al centro del pergolato.
Luogo ideale per una “cena o pranzo di qualità”, per festeggiare piccoli eventi familiari o personali.
Accanto al pergolato una mini esposizioni di vecchi strumenti di vinificazione risalenti ad inizio del 1900.
Visita alla grotta naturale scavata sotto la roccia lavica, luogo di conservazione del vino, risalente alla fine del 1700.
HOTEL in Provincia di Napoli, Grazie alla sua posizione strategica, il Parco Vesevusoffre per i suoi ospiti, un facile accesso alle tante attrazioni e bellezze della zona. Ideale per chi si trova a Napoli o in provincia per turismo, affari o lavoro, perchè situato a soli 20 minuti di auto dal centro della città e a pochi minuti da Ercolano e Pompei, il Parco Vesevus ubicato nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio è il luogo ideale per trascorrere il proprio tempo immersi in uno scenario incantevole.
Lo scenario nel quale potrete trascorrere il vostro soggiorno presso il Parco Vesevus, sarà di primo livello grazie al grande parco interno alla struttura, completamente immerso nel verde, alla piscina impreziosita dalla bellissima cascata che connette la struttura col Parco Nazionale del Vesuvio, alle fontane ed all’ampio gazebo nel quale poter gustare un pasto o un pomeriggio di relax. Dai grandi terrazzi si può ammirare un panorama unico con la visione di tutte le perle del golfo di Napoli (Sorrento, Capri, Ischia, Napoli).
La qualità è certamente l’elemento distintivo per il Parco Vesevus, il cui staff è costantemente alla ricerca di elementi che possano migliorare e rendere ancora più pregiati, i servizi, gli ambienti, le sensazioni che i nostri ospiti potranno vivere, durante il loro soggiorno o la loro esperienza presso la nostra struttura. La raffinata fantasia nel comporre, abbinare e decorare i piatti e le materie prime sempre di primissima qualità, collocano la nostra tra le migliori strutture per eventi in Campania.
Parco Vesevus Via Cifelli, 37 Boscotrecase Napoli 80042 Italia
A.I.R.A.V. VESUVIO Associazione Imprenditori Ristoratori Albergatori Vesuviani rappresenta un percorso ASSOCIATIVO alla “luce” del proporre TERRITORIO.
Le Aziende: ristorazione, organizzazione di eventi, ricettività turistica, la moderna idea di agricoltura, e tutte le proposte che rientrano nella dinamica “tempo libero e cultura”.
Un percorso sinergico, offrire un “NOI” in nome e per conto di tanti “IO”.
La concezione moderna del “narrare” il lavoro, rappresentando Progetti singoli uniti nel nome in un acronimo: C.A.S.T. Cultura Amore Sapori Territorio.
Amore è tutto ciò che si realizza, sia nel quotidiano produrre sia nel contesto sociale;
Sapori “Valore” fortemente presente nel nostro Territorio;
Cultura partendo dal conoscere e tramandare le nostre Tradizione.
Territorio, VESUVIO… una forte motivazione: sostenere e sviluppare 365 occasioni da raccontare.
22 ottobre 2010 L'evento "Suoni e Sapori alle Terme Suburbane" è la prima di una serie di iniziative, frutto della collaborazione tra la Soprintendenza Speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei e la Città di Pompei, per un progetto comune di rilancio turistico di tutta l'area è stato presentato oggi presso la Soprintendenza, sede di San Paolino alla presenza della Soprintendente Jeannette Papadopoulos, del Sindaco di Pompei Claudio D'Alessio e del direttore degli Scavi di Pompei, Antonio Varone. Soprintendente, Sindaco e Direttore degli scavi uniti per presentare l'iniziativa di apertura straordinaria delle Terme Suburbane. La Soprintendente si dichiara "ben disposta ad accogliere eventi che vedono la collaborazione con la Città di Pompei, soprattutto per questo primo passo fatto in direzione della collaborazione tra i principali enti che operano sul territorio". Sono 6 gli stand delle aziende eno-gastronomiche e di ristorazione, disposti nello spazio antistante le Terme, che accoglieranno i visitatori al termine del percorso con i loro prodotti; A.I.R.A.V. Associazione Imprenditori Ristoratori e Albergatori Vesuviani, caseificio Raimo, panificio Esposito, pasticceria Gabbiano, pastificio Arte e Pasta, casa vinicola Antiche Vigne Pompeiane, sponsor della serata. https://www.casertanews.it L'iniziativa rientra nei "Martedì in Arte", organizzati dal Ministero per i beni e le Attività culturali che prevede l'apertura straordinaria gratuita dei principali musei statali dalle 19.00 alle 23.00, ogni ultimo martedì del mese, e che sarà riproposta con le stesse modalità, il 30 novembre e il 28 dicembre.