martedì 18 gennaio 2022

Percorsi Vesuviani, Storie e Luoghi. BOSCOTRECASE (Turismo e attività produttive). Villa Cristal.

Villa Cristal Elegant Resort, sorge nel suggestivo scenario del Parco Nazionale del Vesuvio, oasi di rara bellezza. La varietà della fauna ed una rigogliosa vegetazione rendono Villa Cristal la location ideale per eventi, cerimonie e meeting
.
Ampie vetrate con vista sullo splendido scenario del golfo di Napoli circondano le sale modernamente arredate.
Splendide luci creano un’atmosfera unica ed indimenticabile. 
Un meraviglioso giardino con piscine e terrazza panoramica sul verde e sul mare, 
fa di Villa Cristal un luogo incantevole.
Il servizio di banqueting è altamente qualificato, e il personale specializzato saprà consigliare la soluzione più idonea ad ogni tipo di ricevimento. 
La nostra soddisfazione e la vostra tranquillità sono al centro del nostro lavoro quotidiano.
VIA CIFELLI 39 -  Boscotrecase - Na

lunedì 17 gennaio 2022

#ACTarteculturaterritori. Napoli - Il Teatro San Ferdinando

Il Teatro San Ferdinando è un teatro storico di Napoli. Ubicato in Piazza Eduardo De Filippo, nei dintorni del Rione Sanità e a pochi passi da via Foria, è uno dei teatri più antichi di Napoli, anche se nel corso della sua storia ha subito numerose ricostruzioni, restauri e rifacimenti. Strettamente collegato alla figura di Eduardo De Filippo, è per eccellenza ritenuto il "tempio" della commedia napoletana.
Costruito nel 1791, nella zona di Ponte Nuovo, su disegno dell'architetto Camillo Leonti e decorato dal toscano Domenico Chelli, venne inaugurato con l'opera di Domenico Cimarosa Il falegname. Fin dall'inizio la vita del teatro non fu facile: diverse e infelici amministrazioni lo trasformarono ben presto in un teatro per compagnie minori e per un pubblico poco aristocratico. Il 30 novembre 1843 Marzio Gaetano Carafa dei principi di Colubrano vendette il teatro al signor Enrico del Prete che lo subaffittò poi a Adamo Alberti, capocomico ed impresario del Teatro dei Fiorentini.
Nel 1886 vi debuttò l'attore Federico Stella portando in scena Tenebra e amore di Crescenzo Di Maio. Il tipografo Luigi Bartolomeo e l'impresario Salvatore Golia comprarono una parte del teatro diventandone i nuovi gestori. Nacque la "Compagnia Città di Napoli": l'impresa, diretta da Federico Stella e Michele Bozzo, per quarant'anni fu stabile al San Ferdinando.
Nella stagione 1889-1890 il teatro accolse anche i successi di Eduardo Scarpetta. Salvatore Golia e la moglie Raffaella Bartolomeo (sorella di Luigi), divenuti gli unici proprietari del teatro, ne affidarono la gestione al figlio Giuseppe. Negli anni trenta del XX secolo, i Golia, per cercare di risolvere i problemi di una gestione deficitaria, affittarono lo stabile. Il teatro venne trasformato in "Cinema Teatro Principe". Finché il 3 settembre 1943 le bombe americane e tedesche lo rasero al suolo quasi completamente: restò in piedi solo parte del palcoscenico.
Dopo la guerra il vecchio Golia decise di venderlo: lo comprò Eduardo De Filippo, il 25 febbraio 1948, investendo nella ricostruzione del teatro tutti i suoi guadagni e indebitandosi con le banche.
All'indomani dell'acquisto venne costituita la SIT Società Imprese Teatrali che gestì sia il teatro sia le compagnie "Il Teatro di Eduardo" e "La Scarpettiana". Nel 1954 venne costituita una nuova società la "San Ferdinando Film" che, con la partecipazione della RAI, realizzerà sei telefilm della serie "Il Teatro di Eduardo"; Eduardo continuò a lavorare per pagare le spese della costruzione del teatro. Nel 1956 nacque la società "Il Teatro San Ferdinando s.r.l", ma i debiti ed i pochi aiuti lo costrinsero a sciogliere la Scarpettiana nel 1960 e a chiudere il San Ferdinando nel 1961.
Il 30 settembre 2007, dopo molti anni di restauri ed ingenti investimenti, il San Ferdinando ha finalmente riaperto i battenti con La tempesta di Shakespeare, nella traduzione in napoletano barocco fatta da Eduardo nel 1984. Il teatro appena inaugurato è stato immediatamente incluso fra gli spazi utilizzati dal prologo del Teatro Festival Italia.
Il San Ferdinando, insieme al Mercadante, è gestito dal Teatro Stabile di Napoli. INFO
  • STORIA DEL TEATRO NAPOLETANO - Vittorio Viviani
  • Presentazione di Roberto De Simone. Dal «Maccus» delle Atellane, il servo della gleba, il povero pa'ria rustico dall'incedere goffo, improvvido e vacillante, al «Cavajuolo», il tipo comico che appare sotto il profilo del pezzente nel teatro rinascimentale, dal «Pulcinella» del teatro barocco all'« Opera buffa», che unisce la grande musica napoletana del Settecento alla farsa, fino a Petito e ai grandi del Novecento, è tutta la drammaturgia napoletana che riprende voce in queste pagine.

    Vittorio Viviani (1914-1979), figlio di Raffaele, fu autore di romanzi (La danza sul vuoto), commedie (Trio Fulgor, II pazzo rosso), libretti melodrammatici (Maria Antonietta, Mas'Aniello}. Regista teatrale, fondò e diresse il «Piccolo Teatro di Napoli» e il «Teatro del Popolo».
  • LINK: 
  • STORIA DEL TEATRO NAPOLETANO - Vittorio Viviani
  • Luoghi. Il teatro San Ferdinando
    • Il teatro fu inaugurato nel 1954 con la commedia di Antonio Petito Palummella zompa e vola. Rivolgendosi ai napoletani, nel fascicoletto pubblicato in occasione dell'inaugurazione, Eduardo scrisse:

      «[...] Comme me venette ncapa 'e fravecà stu teatro nun v' 'o ssaccio dicere, 'o cert'è ca miezo Pontenuovo 'o San Ferdinando ce sta n'ata vota. È mio? A me nun me vo' trasì ncapa ca songo 'o patrone, pecché scusate: vuie quando v'avite accattato nu palco o na pultrona, pe' chelli ddoie ore ca dura 'o spettacolo, site patrune vuie.
      Insomma voglio dicere ca songo patrune tutte chille ca s'accattano 'o biglietto e traseno, e tutte chille ca traserranno quanno nuie simmo muorte tutte quante. [...]».

domenica 16 gennaio 2022

Percorsi Vesuviani, Storie e Luoghi. (Turismo e attività produttive). Michele Romano Vini - Ottaviano

Profondo conoscitore della natura e degli uomini, nonno Michele si intratteneva a lungo con i contadini, condivideva le loro ansie e le loro speranze per l’andamento dell’annata e, gustando un buon bicchiere, acquisiva segreti, tecniche e credenze sul magico universo della vigna e del vino: dalla natura del terreno alla esposizione al sole, dall’origine del vitigno alle tecniche d’innesto, dal tipo di coltivazione al metodo di potatura, dal periodo di raccolta alla procedura di vinificazione, dal significato della luna calante all’importanza del travaso con il vento di terra

Papà Mario custodisce gelosamente i segreti di questa sapienza antica e rinnova, amplia e consolida, i rapporti di stima e di fiducia con i viticultori delle terre vesuviane. Progetta e realizza una prima importante innovazione nelle scelte di politica aziendale: passa dalla commercializzazione del vino in botti all’imbottigliamento e così crea il marchio di un vino che nei profumi e nel corpo richiama le tradizioni più autenticamente paesane.

Michele, figlio e nipote, coniugando le tradizioni trasmesse dal nonno e dal padre con i principi della moderna scienza enologica, nella convinzione che solo questo connubio può portare a perfezione il prodotto, inaugura, nel 1979, il processo di vinificazione interna e ottiene il riconoscimento del marchio DOC e IGT su tutta la produzione.
E Michele, in omaggio alla continuità della storia di famiglia, trasmette il suo tesoro di esperienze alla vivida curiosità della figlia Gemma.
Oggi la famiglia Romano, con i suoi venti ettari di vigneti direttamente coltivati, posti all’interno del Parco nazionale del Vesuvio, rappresenta il fulcro di un’importante realtà vinicola legata alla produzione DOC di Lacryma Christi Bianco, Rosso e Rosato, di Vesuvio Bianco e Vesuvio Rosso nonché alla produzione degli IGT Pompeiano.
L’azienda Romano fa parte della Strada del Vino Vesuvio e dei prodotti tipici vesuviani, il percorso enogastronomico delle Strade del Vino della Campania, all’interno del Parco nazionale del Vesuvio.
Michele Romano Vini 
Via Pentelete 60 - 80044 Ottaviano
Catalanesca, Lacryma Christi bianco e rosso che riscatta con altri pochi marchi un vino amato e inflazionato all'estero, Falanghina pompeiana e l'Aglianico raccolto solo nei vigneti vesuviani, quello che apre la linea "Gemma", nome della figlia, protagonista in cantina con l'enologo Antonio Pesce. 
Nell'Aglianico " Michele Romano" l'impronta del Vesuvio
la Repubblica.it > 2017 > 11 > 30
Dal 6 all'otto settembre, nel Castello de' Medici di Ottaviano, in provincia di Napoli, sesta edizione del Premio Amodio Pesce, nell'ambito dell'ottava edizione di Vesuvinum i giorni del Lacryma Christi, organizzato dalla Strada del Vino Vesuvio e dei prodotti tipici vesuviani, presieduta da Michele Romano in sinergia con Luciano Pignataro Wine Blog
L'anteprima il 26 luglio, nelle sale della Camera di Commercio di Napoli, con una degustazione alla cieca, vale a dire con bottiglie coperte, di 76 Lacryma Christi del Vesuvio di 31 aziende di cui 27 bianchi, 20 rossi, 12 rosati e 17 rossi Riserva.
L'analisi sensoriale svolta da tre commissioni di valutazione presiedute dal Presidente dell'Associazione Enologi Enotecnici Italiani Riccardo Cotarella con il coordinamento del giornalista Luciano Pignataro e del Presidente Assoenologi Campania Roberto Di Meo. Qualificati i degustatori: gli enologi Giancarlo Berti, Michele D'Argenio, Massimo Di Rienzo, Raffaele Inglese, Gianni La Marca, Francesco Martusciello, Franco Onesto, Ivan Pavia e Gerardo Vernazzaro, il Fiduciario della Condotta Slow Food Vesuvio Alberto Capasso, i giornalisti Pasquale Carlo, associato Arga e Sara Marte, il sommelier AIS e assaggiatore ONAV Davide Gangi, il Vice-presidente Professioni e Turismo Gianluca Parisi e il wine blogger Andrea Petrin.  
30 luglio 2013 Vesuvinum - I giorni del Lacryma Christi
 

                             

sabato 1 gennaio 2022

NON PERDIAMO ALTRO TEMPO. Buon anno a TUTTI.

Rispettiamo il "nostro" Tempo.

Abbracci a distanza
Doppio vaccino?
Abbracci a distanza
Triplo vaccino?
Abbracci a distanza
NON PERDIAMO ALTRO TEMPO.

Il rispetto per chi "non sarà" a questo "giro" sia la "luce" buona del domani.
NON SPRECHIAMO IN RUMORI DI UNA TRADIZIONE "FUORI LUOGO"

Il nuovo anno sia accolto con UN APPLAUSO non con BOTTI E ASSEMBRAMENTI.
Tutti, a prescindere da "sigle" utili solo per essere invitati alla insulsa giostra delle dichiarazioni in televisione, siamo chiamati a VINCERE LA SFIDA contro il "nemico" invisibile.

Il 31 dicembre 2020 si inneggiava al salvifico arrivo dello strumento libera-tutti.
Il 31 dicembre 2021 lo "strumento" ha generato TRE STEP con vista sul QUARTO.

Ci siamo "innamorati" della soluzione promessa e...i numeri crescono a dismisura.
Abbracci a distanza, MASCHERINA, IGIENE.
IL PATTO SENZA BANDIERE E DICHIARAZIONI OCCASIONALI.

BUON 2022, risparmiare l'inutile caos di una SERA per creare la "bellezza" di un Tempo Nuovo dedicato all'AMORE PER LA VITA.

Buon 2022
Sia ri-#nascita
Sia valorizzazione dei #Territori
Sia #esperienza che affianca i #giovani
Sia più spazio "al #femminile"
Sia un "#tempo" che supera il buio di questi "#troppi" mesi
Sia un #abbraccio rinnovato con quanti credono nel "fare #squadra"
Sia un Vivere #migliore.
Buon anno a TUTTI.

mercoledì 28 luglio 2021

Lavori di riqualificazione della seconda porta d’accesso al Gran Cono del Vesuvio del versante boschese.

Ottaviano (Na), 26 luglio 2021.
Proseguono le attività previste nel Masterplan del “Grande Progetto Vesuvio”.
Da alcuni giorni sono stati avviati i lavori di riqualificazione della seconda porta d’accesso al Gran Cono del Vesuvio del versante boschese, ovvero il sentiero n°6 del Parco Nazionale del Vesuvio “La Strada Matrone”. Dopo l’inaugurazione del sentiero n° 7 “Il Vallone della Profica” avvenuta il 18 novembre 2019, quella del sentiero n°9 “Il fiume di Lava” avvenuta il 2 marzo 2020 e l’avvio dei lavori di riqualificazione del sentiero n.11 “La pineta di Terzigno” del 21 dicembre 2020 e quasi vicini al completamento, sono partite le opere di realizzazione di uno degli interventi più importanti del “Grande Progetto Vesuvio”.
La Strada Matrone ricade nel perimetro della R.F.P. “Tirone Alto Vesuvio”, istituita dal Ministero delle Risorse Agricole e Forestali nel 1972, di proprietà del Demanio dello Stato ed in uso governativo al Reparto Carabinieri per la Biodiversità di Caserta. Con atto di Convenzione tra Ente Parco e Carabinieri per la Biodiversità di Caserta, la Strada Matrone è stata affidata all’Ente Parco. Un asse viario di straordinaria importanza perché attraversa la Riserva Tirone ed è uno delle due direttrici che conducono al Cratere del Vesuvio.
Gli incendi dell’estate 2017 avevano fortemente compromesso la funzione d’uso della Strada Matrone, per le alte condizioni di rischio di schianto di alberi bruciati o scottati e di dissesto dei versanti instabili, tanto da determinare l’interdizione della viabilità e la fruizione turistica della stessa per consentire le necessarie attività di messa in sicurezza. Tutto ciò ha reso necessario un complesso intervento di bonifica post incendio delle aree realizzato dal Reparto Carabinieri per le Biodiversità di Caserta, guidato dal Colonnello Michele Capasso.
Sono molto contento dell’avvio di questo ulteriore importantissimo intervento - dichiara il Presidente dell’Ente Parco nazionale del Vesuvio Agostino Casillo - anche perché ci sono stati dei ritardi non dovuti all’Ente Parco che ne avevano rallentato la partenza. Ora sono convinto che viaggeremo spediti verso la realizzazione di questo ulteriore tassello del Masterplan del Grande Progetto Vesuvio”.
L’obiettivo – continua il Presidente - è quello di riattivare in tempi brevi la seconda porta di accesso al Cratere del Vesuvio con partenza dai Comuni di Trecase e di Boscotrecase, e dotarla nel secondo step anche di un sistema di fruizione moderno e sostenibile” www.parconazionaledelvesuvio.it

domenica 11 luglio 2021

DISTANZIAMENTO, MASCHERINA, IGIENE. - 11 LUGLIO 2021

 ...un modo per dire, tutti, unendo le voci di tanti, UN GIORNO NUOVO nel segno della "ripartenza".


Le preoccupazioni non sono superate.
Le soluzioni non si annunciano, si valutano nel tempo.
La libertà negata - sulla base "della luce in fondo al tunnel...." - oggi è una libertà simile ad una fuga dalla evidenza.
Comunicare senza spiegare è come vendere un prodotto, chi non lo troverà utile non ascolterà più la "voce" che ebbe a promettere.

DISTANZIAMENTO, MASCHERINA, IGIENE.
Il resto, una dose, il richiamo, la terza dose, il green pass...dice senza risolvere.

Si è detto un giorno "nuovo", una presenza. 
Il quotidiano più letto nella nostra Regione - IL MATTINO (edizione Napoli SUD), oggi in edicola - un punto di apertura, ancora una volta, al di là di ruoli e men che meno, di percorsi individuali.
Una bella "Storia". 
Partecipare è in ogni caso, un segno di RINASCITA.



mercoledì 2 giugno 2021

Lo dico a modo mio... BUON DUE GIUGNO 2021.


#buonduegiugno2021

Lo dico a modo mio...
chi sceglie una "location" per #festeggiare
deve vivere quel "momento" in modo sicuro, convincente, #gioioso;

deve sapere "sempre" cosa si può e cosa ...è meglio andare #altrove;
deve "riconoscere" il valore dello staff, dello #stile, dello sforzo quotidiano di tutti Noi

Siamo "#lavoratori" privilegiati, a mio parere, in quanto
incontriamo un "sogno", ben sapendo che ogni "scelta" è frutto di studio o di improvvisazione.

Da OTTO mesi siamo un girone dell'Inferno, 
uno dei pochi luoghi dove il "virus" sembra possa trovare facile accesso.
Sulla base di quali dati?
Grazie al cielo i numeri dicono altro.

BUON DUE GIUGNO 2021.

Che tu SIA
un/una CLIENTE
un/una AMICO/A
un/una COLLEGA
un/una SINDACO/A
un/una MINISTRO/A
un/una PRESIDENTE

L'ITALIA
quella che lavora #RISPETTA le scelte,
fermo restando che, talvolta, anche il più umile di NOI
potrebbe aver detto qualcosa che merita #ASCOLTO.

Un primo passo.
Saremo di nuovo a dire #AUGURI.
A TUTTI VOI...

Riprendiamo a VIVERE la #normalità
sempre e comunque nel rispetto
utilizzando le #mascherine,
invitando al costante #igienizzare mani e superfici.

giovedì 20 maggio 2021

Progetto aggregato “i Vesuvio” :...ripartire il 31 maggio, alla luce della evidente decrescita dei contagi

COMUNICATO STAMPA
“Ma quale riapertura, quello del Governo Draghi assomiglia più a un decreto chiusure”
La dura presa di posizione di ristoratori, albergatori e stagionali dell’area vesuviana
Più che un provvedimento per favorire le riaperture, quello varato dal governo è un ‘decreto chiusure’ per molte attività dell’area vesuviana”. Non usano giri di parole gli imprenditori vesuviani dell’area del wedding. Ristoratori, albergatori e stagionali, che di recente hanno formato il progetto aggregato “i Vesuvio”, non ci stanno all’enfasi data al decreto legge che ha stabilito come le cerimonie legate agli eventi (matrimoni, battesimi, comunioni e feste di compleanno) non potranno riprendere prima del 15 giugno. E in una nota formale inviata ai ministri dello sviluppo economico e per il Sud e la coesione territoriale, Giancarlo Giorgetti e Maria Rosaria Carfagna, oltre al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, scrivono: “Come se non bastasse le regole parlano della necessità di essere in possesso del certificato di avvenuta vaccinazione o comunque del cosiddetto ‘green pass’ o comunque della necessità di effettuare un tampone entro 48 ore prima dai festeggiamenti. Quasi che ci sia una ostinata ricerca di potenziali ‘untori’ tra parenti e amici che, impauriti, potrebbero rinunciare ad essere protagonisti di un evento che invece dovrebbe essere per tutti un momento da sogno”.
Gli imprenditori sottolineano come “sul calendario, dal primo gennaio al 15 giugno 2021, contiamo 165 giorni passati senza lavorare, fermo restando che paghiamo tasse e tributi vari per 360 giorni di lavoro” evidenziando “la forte preoccupazione non solo per l’economia delle nostre attività ma soprattutto per la delegittimazione di quanti, restano quotidianamente aperti senza cedere a idee poco logiche se non dannose per l’intera comunità”.
Infine, gli aderenti al progetto aggregato “i Vesuvio” spiegano che restano in attesa di una risposta da parte del ministro per gli Affari regionali, Maria Stella Gelmini, alla quale la settimana scorsa avevano indirizzato una lettera nella quale indicavano alcune idee per una riapertura graduale e in sicurezza del settore eventi legati alla filiera del wedding. 
Il segnale, ripartire il 31 maggio, visto che la evidente decrescita dei contagi, non avrebbe un colore soggettivo semmai quella normalità da vivere nel segno del domani da costruire “insieme”. Un atto d’amore e di partecipazione. .

sabato 15 maggio 2021

Si può dire di Sì? - Una data per dare "Voce" a tante "Storie"

La filiera del wedding dell’area vesuviana chiede garanzie sulla ripartenza
Lettera aperta al ministro Mariastella Gelmini e al governatore Vincenzo De Luca
Una lettera aperta indirizzata al ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Mariastella Gelmini e al governatore della Campania Vincenzo De Luca.
Obiettivo, non solo manifestare la forte preoccupazione per le incognite relative alla ripresa delle attività legate alla filiera del wedding, ma anche e soprattutto per avanzare due proposte:
  • riaprire gradualmente ma con decisione alla possibilità di festeggiare un matrimonio, definendo una disponibilità numerica in aumento ogni settimana in base all'andamento della curva dei contagi, 
  • e ripartire sin dal 21 maggio ad aventi “meno affollati” come battesimi, comunioni e compleanni.
A scriverla sono diversi imprenditori dell’area vesuviana riuniti sotto la sigla “i Vesuvio”.

Una missiva, quella fatta arrivare anche a quattro sindaci dell’area di riferimento
che giunge a pochi giorni da lunedì 17 maggio, data fissata dal Governo Draghi per la definizione delle linee guida in merito alla ripresa degli eventi nell'ambito della ristorazione.
Gli imprenditori del settore che operano nell'area vesuviana sottolineano come per troppo tempo questi siano stati ritenuti “argomenti figli di un Dio minore”, segnalando come da oltre 15 mesi eventi programmati già nel 2019 non si possono svolgere, tanto che in molti
“ipotizzano il rimborso rinunciando all’evento”.
“Ogni giorno un annuncio – lamentano ristoratori e albergatori riuniti sotto la sigla i Vesuvio – e il giorno dopo richieste di annullamenti”.
Ora gli imprenditori chiedono impegni certi e offrono la loro “ricetta”. “
Ripartire da subito con una modulazione precisa: il 40% della capienza per la prima settimana, aumentando di volta in volta la percentuale con l'aumento dei cittadini vaccinati e con l’auspicabile riduzione dei contagi”.
“Vorremmo con orgoglio – spiegano – essere parte della ripresa, come del resto già accade per tante attività ‘non necessarie’. Da ottobre non è possibile attivare neanche il più semplice ed emozionante evento: un battesimo riservato a 15 persone non è certo la ‘sfilata di moda’ del super matrimonio con 400 invitati”. Di qui la richiesta di una svolta immediata per un settore in netta sofferenza a causa delle restrizioni anti-Covid.
Napoli, 14 maggio 2021
  • Per rispondere a quanti attendono da 10 mesi e non restare soli, senza spiegare perché
  • Per consentire una programmazione, almeno 30/40 giorni prima
  •  -considerando i tempi per la gestione delle partecipazioni e degli inviti
  • Per raccontare giornate di lavoro, dopo 7 mesi di silenzio
Una data per dare "Voce" a tante "Storie"

#Mascherina
#Distanziamento
#Igiene

Volti, Storie, Scelte
Lavoratori, Turismo, Tempo Libero, Ristorazione, Eventi
Mesi programmati annullati sulla base di scelte che tutelano (?) la salute di TUTTI
Volti, Storie, Scelte
Un campionato che si conclude con lo scudetto
Una coppa vinta da aggiungere alla bacheca e far sognare i tifosi
Un sabato sera, giovani che amano la Vita, il vaccino promesso via le mascherine
Volti, Storie, Scelte
Una coppia che dal 2019 rinvia il matrimonio
Il tempo che passa, il tempo non perdona possibili errori
Il tempo, gli annunci, ancora, ancora, ancora maggio il sogno svanisce
Volti, Storie, Scelte
Promesse, Prospettive, Parole Parole Parole
La solitudine di quanti hanno scelto di essere parte della rinascita
L'illogico egoismo di quanti pensano che anche oggi non è il giorno "giusto"
Volti, Storie, Scelte
Anno 2020, per studiare come non risolvere ancora
Anno 2021, a breve, tutti in pista, a correre, a ballare, a sbagliare
Il vaccino, pregasi nuovo annuncio, nuovi numeri, nuove discussioni
Volti, Storie, Scelte

giovedì 6 maggio 2021

VILLE VESUVIANE E SITI REALI - Fidora Attanasio Celeste

  • VILLE VESUVIANE E SITI REALI
  • Fidora Attanasio Celeste
  • Isbn 8881146762
  • Formato 17x24
  • Nr. Pagine 112
  • Mese Pubblicazione  Maggio
  • Anno Pubblicazione 1998
L'Associazione Amici delle Ville e dei Siti Vesuviani si è costituita nel 1988, ad opera di un gruppo di professionisti napoletani, per il recupero e la salvaguardia del patrimonio architettonico della nostra regione. Scopo dell'associazione è svolgere la più ampia attività di studio ricerca e documentazione nel campo culturale, artistico, sociale sul patrimonio delle ville vesuviane e di divulgare tali attività a livello nazionale ed internazionale. Il Consiglio direttivo è formato dal presidente arch. Celeste Fidora e dai consiglieri: arch. Sergio Attanasio, ing. Vittorio Fidora, avv. Paolo Pannella, prof. Renato Ruotolo. Oggi l'associazione conta circa centoventi soci. Intensa e proficua è stata l'attività finora svolta a livello regionale e nazionale con convegni, visite guidate, seminari, corsi di antiquariato, documentazioni fotografiche e filmati in accordo ed in collaborazione con gli enti preposti (E.V. V. , Soprintendenze, Comuni, Università , Istituto Suor Orsola Benincasa) e con la la partecipazione dei maggiori esperti a livello nazionale ed internazionale. Sono state aperte dimore private quali villa De Gregorio e villa Tufarelli, dimore di proprietà dello Stato, ma inaccessibili quali villa Favorita e villa delle Ginestre siamo stati accolti dai Padri del Convento dei Camaldoli di Torre del Greco, dai PP. Scolopi del Collegio Landriani siamo stati guidati nelle visite dal Soprintendente a Caserta, dai direttori all'Osservatorio vesuviano, all'Osservatorio astronomico ed agli scavi di Ercolano; abbiamo sollevato interesse per il Museo Nazionale ferroviario di Pietrarasa ed i napoletani hanno riscoperto tesori nascosti e talora in oblio come villa Aprile, l'Orto botanico del palazzo reale di Portici, le ville di San Giorgio a Cremano o quelle di via Università a Portici. Gli itinerari si sono poi estesi oltre lo stretto confine vesuviano per raggiungere i Siti Reali come Caserta, Carditello, San Leucio, la casina del Fusaro ed infine lo scorso anno abbiamo ripercorso '...con la barca della memoria' tre itinerari della costa napoletana. Nel 1991 il Soprintendente ai Beni Artistici e Storici di Napoli, prof. Nicola Spinosa e la dott. Flavia Petrelli hanno affidato all'associazione la Galleria degli specchi di Palazzo Doria d'Angri di Napoli, per poter svolgere attività culturali. Per il recupero ad uso pubblico e per la manutenzione di questa magnifica sala, progettata da Luigi e Carlo Vanvitelli con affreschi di Fedele Fischetti , l'associazione, in collaborazione con l'associazione Palazzi Napoletani ha promosso una serie di piccoli restauri ed iniziative tra cui la realizzazione dei manifesti Palazzi napoletani e Le chiese di Napoli.
L'AUTORE
Celeste Fidora Attanasio, architetto, si è laureata nel 1985 con la tesi 'Il recupero del rapporto della città con il mare' sulla settecentesca villa d'Elboeuf al porto di Granatello. Ha fondato l'associazione Amici delle Ville e dei Siti Vesuviani, della quale è presidente. Nel 1987 ha svolto per la Soprintendenza di collegamento la schedatura del patrimonio del centro storico di Napoli, danneggiato dal sisma del 1980. Dal 1988 è docente presso l'Istituto Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato a riviste nazionali (Ville e Casali) e dal 1993 partecipa alla redazione di Dimore e Giardini Storici visitabili in Italia, edita dalla Giorgio Mondadori editore, dal F.A.L e dall'A.D.S.I. www.edizioniesi.it