Il 15 novembre sesta edizione del Premio Internazionale di Archeologia Amedeo Maiuri
Istituto in memoria e onore dell’omonimo storico e archeologo Amedeo Maiuri, il premio ha l’obiettivo di valorizzare ed enfatizzare le personalità di spicco del contesto storico-archeologico che, nel corso della loro carriera, hanno contribuito alla valorizzazione e divulgazione del patrimonio internazionale.
Sarà il professore Stefano De Caro, per questa sesta edizione, a ricevere il Premio: «Figlio di questa terra vesuviana, ha compiuto la sua intera carriera nella città di Pompei, prima come Ispettore Archeologo e poi come direttore del Museo Archeologico di Napoli, ancora come Direttore Regionale dei Beni Culturali e Paesaggistici della Campania. Per ultimo chiamato a presiedere il prestigioso incarico di Direttore Generale dell’ICCROM (Restoration of Cultural Property) un’organizzazione tecnico-scientifica creata dall’Unesco, grazie alla quale ha potuto attivare accordi internazionali tra i siti archeologici più importanti del mondo. Per questo e per tutta la sua eccellente carriera, io e la giuria tutta – composta anche da Antonio De Simone, Gabriel Zuchtriegel, Silvia Martina Bertesago e Maria Boffa – abbiamo insieme deciso per il suo nome» dice il presidente della giuria, professore Umberto Pappalardo.
Il prestigio del Premio Amedeo Maiuri si integra perfettamente nella storia cittadina e aggiunge il sindaco Carmine Lo Sapio «mira a generare un turismo di qualità, creando allo stesso tempo nuovi attrattori culturali. Ricordare Amedeo Maiuri, in occasione del 61esimo anniversario dalla sua scomparsa, non solo è doveroso, ma rappresenta l’essenza stessa della città antica insieme a quella mariana, nel contesto internazionale».
L’idea di dedicare il premio ad Amedeo Maiuri vede luce per la prima volta nel 2016 con il premio al professore Mario Torelli, nonché maestro di Massimo Osanna attuale Direttore Generale dei Musei presso il Ministero della Cultura. A seguire poi negli anni, il premio è stato assegnato ad illustri personaggi che hanno donato il loro personale ed ingente apporto al mondo dell’archeologia spaziando tra storici, archeologici e altro.
La quinta edizione ha visto premiata la professoressa Eva Cantarella, divulgatrice ed autrice di numerosi testi classici. È stata, inoltre, istituita per la prima volta la Sezione Fotografia con il premiato Luigi Spina per le sue fotografie ritraenti le Domus Pompeiane durante il periodo Covid. Comunicato Stampa
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