giovedì 24 luglio 2025

Festival delle Ville Vesuviane 2025

Tra cortili di tufo, loggiati in penombra e giardini odorosi di limoni, il Festival delle Ville Vesuviane 2025 si prepara a vivere la sua ultima, intensissima settimana di programmazione. Una chiusura all’altezza del successo riscosso in questa 36ª edizione, dove l’arte ha saputo fondersi con l’eleganza senza tempo delle ville del Miglio d’Oro, offrendo al pubblico un’esperienza che è andata ben oltre lo spettacolo.

Applausi sinceri, occhi lucidi, partecipazione vera: così il pubblico ha vissuto le serate appena trascorse, segnate da un caleidoscopio di emozioni, tra musica, teatro e danza. Una partecipazione affettuosa, confermata da un entusiasmo crescente che premia la visione del direttore artistico Bruno Tabacchini, capace di orchestrare un cartellone di alta qualità in sinergia con il presidente Gennaro Miranda e con il Consiglio di Gestione della Fondazione Ente Ville Vesuviane. E ora, in questo atto finale, il sipario si alza su un ultimo ciclo di eventi che si annuncia carico di suggestioni.
  • Mercoledì 23 luglio, ancora a Villa Campolieto, ore 19:30, Cloris Brosca e Gianni De Feo sono gli interpreti di “La Rosa non ci ama – Carlo Gesualdo vs Maria D’Avalos”, testo di Roberto Russo, regia di Gianni De Feo.
  • Giovedì 24 luglio, il Festival raddoppia e si sdoppia. Alle ore 19:30, Palazzo Vallelonga a Torre del Greco ospita il monologo “Lucia Migliaccio – Regina senza corona nel regno di Ferdinando IV di Borbone”, scritto da Massimo Andrei e interpretato da Antonella Romano, che firma anche l’installazione scenica. È il ritratto appassionato e solenne di una donna nobile e dimenticata, che sfidò la storia e le convenzioni per diventare, senza mai esserlo ufficialmente, la moglie di un re. Alle 21:00, nella magica cornice di Villa Mascolo a Portici, spazio alla musica con il concerto di Roberto Colella – voce e anima de “La Maschera” – in un’esibizione inedita e intima, accompagnato dall’eleganza degli Ondanueve Strings Quartet e dalle ritmiche vibranti di Michele Maione. Una serata da vivere come un abbraccio collettivo, tra melodia, passione e poesia partenopea.
  • Venerdì 25 luglio, alle ore 21:00, a Villa Campolieto arriva “Il canto del mare”, omaggio in parole e note ad Andrea Camilleri, firmato e interpretato da Maurizio De Giovanni, con Marco Zurzolo,Rosaria De Cicco, Paolo Cresta, Marianita Carfora e Enzo Grimaldi. Un affresco poetico, tra ricordi e suggestioni, dove la parola dello scrittore partenopeo si intreccia con l’eco struggente del grande maestro siciliano.
  • Sabato 26 luglio, alle 21:00, la musica torna protagonista con il concerto di Peppe Barra a Villa Mascolo. Con lui, sul palco, Paolo Del Vecchio, Luca Urciuolo, Ivan Lacagnina, Sasà Pelosi e Francesco di Cristofaro. Sarà un viaggio senza tempo, tra canto popolare e teatro musicale, dove ogni gesto e ogni suono diventano rito, identità, radice.
  • Infine, domenica 27 luglio, il gran finale: alle 19:30, ancora a Villa Campolieto, la compagnia Infinito Petito porta in scena “Na campagnata ‘e tre disperate” di Antonio Petito, con Vittorio Passaro,Rosario D’Angelo, Maria Teresa Iannone,Vincenzo Bove e Vincenzo Vecchione. L’adattamento è di Gennaro Morrone, la regia di Riccardo Citro. È la fame, motore comico e disperato di questa farsa fisica e corrosiva, a dominare il racconto.
  • A chiudere il sipario, alle ore 20:30, la prima nazionale dello spettacolo di danza “Il sogno di Pulcinella”, firmato nella coreografia da Luigi Martelletta e interpretato dalla Compagnia Nazionale di Balletto. Un viaggio visionario, tra storia e immaginazione, dove la maschera per eccellenza della commedia dell’arte incontra lo spirito di Masaniello in una Napoli senza tempo. Una coreografia dell’anima, dove la ribellione e la follia si danno la mano.
Il Festival delle Ville Vesuviane si congeda così, con grazia e forza, dalla sua platea affezionata. Lo fa lasciando, come ogni grande spettacolo, un senso di nostalgia e pienezza, il ricordo di un’estate che ha saputo coniugare bellezza e memoria, arte e verità.
Roberto Colella a Portici il 24 luglio nel Teatro all"aperto di Villa Mascolo nell'ambito del Festival delle Ville Vesuviane. Info e biglietti presso Fondazione Ente Ville Vesuviane, online su etes.it - Enzo Cuomo Sindaco

Nel cuore del Miglio d’Oro, tra ville settecentesche e cortili che sanno di storia, il Festival delle Ville Vesuviane continua a raccogliere consensi e applausi. Con le prime serate di programmazione si è registrato un grande coinvolgimento da parte del pubblico, sempre più affascinato dalla commistione di arti sceniche, musica, poesia e architettura barocca. Il successo delle serate appena trascorse, ha confermato la qualità e la varietà della proposta artistica. Pubblico numeroso, clima di festa e autentica partecipazione hanno reso ogni evento un’esperienza culturale e sensoriale. Grande attesa, dunque, per il nuovo ciclo di appuntamenti voluto dal direttore artistico Bruno Tabacchini in sinergia con il presidente Gennaro Miranda e il Consiglio di Gestione della Fondazione Ente Ville Vesuviane. 

Martedì 15 luglio, nella splendida Villa Campolieto, andrà in scena in prima nazionale “Il fuoco di Pound”, testo di Roberto Russo con Gigi Savoia, Francesco Maria Cordella e Graziano Purgante, per la regia di Fabrizio Bancale e le musiche originali di Stefano Gargiulo: un ritratto teatrale acceso e controverso del poeta Ezra Pound, sospeso tra genio e follia, arte e dannazione. 


Mercoledì 16 luglio, sempre a Villa Campolieto, l’appuntamento sarà con Il futurismo di Tommaso Marinetti e “Spariamo da ogni luogo mefitico di mediocrità” un’intervista impossibile concepita da Corrado Veneziano con la partecipazione di Francesca Barbi Marinetti, nipote dell’autore del Manifesto del Futurismo. Un progetto originale e avanguardista che vede in scena Marco Prosperini nei panni di Marinetti, in un viaggio tra parole, immagini e provocazioni d’epoca. 


Giovedì 17 luglio, a Palazzo Vallelonga, spazio alle sonorità popolari rivisitate con “Concerto delle Due Sicilie”: tamburi, corde e voci con Patrizio Trampetti, Alfio Antico e Jennà Romano per un’evocazione musicale che attinge alla memoria dei popoli mediterranei, in un intreccio tra tradizione e sperimentazione.

 

Venerdì 18 luglio, a Villa Campolieto, l’ensemble NeaCo’ con “favola in forma di concerto” proporrà un’antologia della canzone napoletana in chiave moderna, con riletture innovative che passano dal blues alla world music, evocando un’antica Napoli senza tempo. 

  • Sabato 19 luglio, l’appuntamento sarà a Palazzo Bisignano, dove Ciro Sciallo darà voce al suo recital “Tra le rughe del mio cuore”, tratto dal libro omonimo. Un racconto tra poesia e canzone, dove i ricordi diventano note e il vissuto si fa teatro.  
Infine, domenica 20 luglio, doppio appuntamento a Villa Campolieto:


alle 19:30, Infinito Petito – “Tre surice dint’ a no mastrillo”, diretto da Riccardo Citro, rilegge in chiave contemporanea il Pulcinella di Antonio Petito, tra commedia e riflessione sociale; 

  • a seguire, alle 20:30, il Gran Galà della danza firmato dalla compagnia Almatanz, con un programma che spazia tra repertori classici e virtuosismi moderni, protagonisti danzatori nazionali e internazionali. 
La rassegna, ideata e promossa dalla Fondazione Ente Ville Vesuviane, proseguirà fino al 27 luglio, continuando a raccontare – attraverso la magia delle arti – la grande bellezza delle dimore borboniche del golfo.

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