venerdì 23 febbraio 2024

Torre del Greco, a palazzo Baronale il cineforum del liceo De Bottis

Saranno gli spazi posti al piano terra di palazzo Baronale ad ospitare il cineforum promosso dal liceo De Bottis nell'ambito delle attività rivolte ai suoi studenti. A stabilirlo è una delibera approvata dalla giunta guidata dal sindaco Luigi Mennella, che ha così deciso di accogliere la richiesta pervenuta dall'istituto di viale Carlo Alberto Dalla Chiesa, scuola ancora alle prese con problemi di carattere logistico derivanti dall'impossibilità di utilizzare parte delle aree poste al primo piano.

Tutto parte dalla considerazione che “tra gli obiettivi grimari dell'amministrazione, c'è la valorizzazione e la promozione del patrimonio locale, anche attraverso iniziative di carattere culturale interconnesse con le realtà rappresentative del territorio”. L'attività didattica in questione “oltre alla valenza sociale – viene ancora specificato nella delibera firmata dal vicesindaco e titolare della delega al patrimonio, Michele Polese – svolge una funzione rilevante ai fini del perseguimento di interesse collettivo”.

“Dall'atto del nostro insediamento – fa presente il primo cittadino – abbiamo sempre evidenziato come fosse nostra volontà contribuire ad aprire palazzo Baronale alla città. Prova ne sia il collocamento negli spazi posti al piano terra del punto lettura e altre iniziative che abbiamo in programma per altri spazi oggi non utilizzati. Tra questi, anche quelli concessi al liceo De Bottis e che qui potrà tenere il suo cineforum, permettendoci al contempo di ospitare diversi giovani studenti”.

Una sorta di anteprima di questa iniziativa è andata in scena ieri pomeriggio, giovedì 22 febbraio, con un'iniziativa promossa in sinergia dal liceo e dall'associazione degli ex alunni del De Bottis, quando nell'area posta al piano terra di palazzo Baronale, nell'ambito della quarta edizione dei seminari di studio su “Gli ultimi 50 anni della storia d'Italia”, si è discusso del libro del professor Augusto Cavadi “Peppino Impastato martire civile”.

martedì 6 febbraio 2024

POMPEI, LA RIVISTA DIGITALE. MENTRE SI SCAVA, I PRIMI DATI VANNO GIÀ ON-LINE

Quando iniziarono gli scavi a Pompei, nel 1748, era persino vietato prendere appunti e fare disegni senza apposita autorizzazione da parte della corte borbonica. Oggi il Parco Archeologico di Pompei, istituto dotato di autonomia scientifica e gestionale del Ministero della Cultura, pubblica i dati scientifici da nuovi scavi e ricerche on-line in un’apposita rivista digitale, l’E-Journal degli scavi di Pompei, spesso mentre le indagini sul campo sono ancora in corso. Una “scelta di trasparenza radicale”, come l’ha definita il direttore del sito Unesco, Gabriel Zuchtriegel, che risale a maggio scorso. Ora i primi nove articoli, pubblicati nel corso dell’anno 2023 in occasione di importanti scoperte sul sito web del Parco Archeologico (pompeiisites.org/e-journal-degli-scavi-di-pompei/) sono stati raccolti in un unico volume – sempre in formato digitale.

“La rete sta cambiando il nostro modo di vivere e l’archeologia non si potrà sottrarre a questa trasformazione – dichiara il direttore Zuchtriegel – ora il nostro compito è di gestire la trasformazione digitale in maniera proattiva per svilupparne l’enorme potenziale. Tramite l’E-Journal e la nostra piattaforma open.pompeiisites.org, oggi possiamo raggiungere un livello di accessibilità dei dati inimmaginabile nel passato, e possiamo condividere i dati quasi in tempo reale. Tutto ciò cambierà il modo di fare archeologia: si va verso un modello di conoscenza collettiva e connettiva, supportata in futuro anche da strumenti di Intelligenza Artificiale che, come ha detto il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, va concessa e dominata. Pompei si conferma all’avanguardia dell’archeologia del XXI secolo.”

Link all'E-Journal: http://pompeiisites.org/e-journal-degli-scavi-di-pompei/raccolta-e-journal-2023/