Il 24 e 25 maggio torna, per il quarto anno consecutivo nella baia di Oplonti, il Campionato Italiano Kitefoil e la Coppa Italia GP della classe Wingfoil.
Appuntamento dunque al Risorgimento Beach Cafè che sarà sede della manifestazione.
Il 24 e 25 maggio torna, per il quarto anno consecutivo nella baia di Oplonti, il Campionato Italiano Kitefoil e la Coppa Italia GP della classe Wingfoil.
La chiesa di San Bartolomeo è una chiesa monumentale situata nel centro storico di Castellammare di Stabia ed appartenente alla parrocchia della chiesa di Santa Maria della Pace.
In principio la chiesa di San Bartolomeo, con annesso monastero, era ubicata nei pressi di Quisisana nella zona dove oggi sorge il santuario di Santa Maria della Sanità. La tradizione vuole che questa chiesa fosse stata edificata da Roberto d'Angiò nel corso del XIV secolo, ipotesi da scartare in quanto da alcuni scritti del periodo risulta che il sovrano fece costruire nella cittadina stabiese solo due chiese, una intitolata a San Giorgio, l'altra alla Beata Maria Maddalena. In realtà un documento che attesta l'esistenza in quella zona del tempio risale al luglio del 1189 quando la madre badessa cedette un pezzo di terra del monastero al signor Riccardo de Menda; altro documento del 1318 parla di una concessione di una fonte d'acqua al monastero di San Bartolomeo: ancora oggi esiste una fontana realizzata nel '700 che ne convogliava le acque.
Così come stabilito dal Concilio di Trento la chiesa venne spostata all'interno delle mura della città: nel 1576 furono acquistate due case, abbattute per posto alla nuova chiesa. I lavori di costruzione del tempio e del monastero terminarono nel 1583, e nello stesso anno il vescovo Ludovico Maiorana permise alle monache di prenderne possesso: la chiesa fu solennemente consacrata dal vescovo Francesco Colangelo il 15 ottobre 1821. Nel 1721 venne realizzata la piazza esterna, dove il 25 agosto di ogni anno si svolgeva una fiera, mentre le decorazioni interne furono realizzate tra il XVIII e XIX secolo. Nel 1920 il convento venne sgomberato per le condizioni fatiscenti e restaurato grazie alle offerte della signorina Carlotta Mannara: i lavori durarono diversi anni e il 24 luglio 1924 l'arcivescovo di Benevento Luigi Lavitrano l'affidò alle Suore Adoratrici del Santissimo Sacramento.
L'ingresso della chiesa si apre su un piccolo sagrato, protetto da un cancello in ferro battuto sorretto da colonne in piperno realizzato nel 1792. La facciata principale si divide in due parti: la zona inferiore, dove c'è il portale d'ingresso, è arricchita da quattro colonne capitellate, mentre la zona superiore è decorata da due colonne al cui centro è posto un finestrone; la facciata termina con un timpano sulla cui sommità è posta una croce in ferro.
L'interno è a navata unica; sull'altare maggiore in marmo, è posta una tela raffigurante il martirio di San Bartolomeo realizzata da Francesco Landini nel 1700 e donata alla chiesa dalla regina Maria Carolina d'Asburgo-Lorena nel 1782: la zona dell'altare è protetto da una balaustra in marmo con portali in ottone e sulle mura ai suoi lati due opere ad olio di Landini dedicati a San Bartolomeo. Su ogni lato del tempio si aprono due cappelle tutte con altare in marmo e dipinti ad olio con la raffigurazione del santo a cui sono dedicate: a destra la cappella di San Francesco d'Assisi, dove è presente anche un'immagine di Maria Santissima della Speranza e una statua di San Catello e quella di San Ludovico, abbellita da statua della Madonna di Fátima, mentre a sinistra quella la cappella della Vergine Immacolata e del Santissimo Crocifisso, con un crocifisso ligneo in stile bizantino, realizzato nel 1111 e restaurato nel 1836, oltre ad una statua di San Giuseppe.
La chiesa è adornata da otto coretti dorati risalenti al 1780: uno ospitava l'organo, due erano utilizzati per celebrare la messa rispettivamente durante i mesi estivi e invernali, mentre gli altri sono presenti sulle arcate delle cappelle; tutti i coretti sono dotati di graticolato in legno dorato. Sul lato destro, nei pressi dell'altare maggiore è l'accesso alla sagrestia, di dimensioni modeste. All'esterno della chiesa la torre campanaria con tre campane. it.wikipedia.org
Venerdì 30 maggio, alle ore 9:00, presso il Palazzo Mediceo di Ottaviano.
In occasione del trentennale dell’istituzione del Parco Nazionale del Vesuvio, l’Ente promuove una giornata di riflessione e confronto sul ruolo strategico delle aree protette nella salvaguardia dell’ambiente e nel contrasto ai reati ecologici.
Magistrati, giornalisti, storici e rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni discuteranno le sfide e le prospettive per una transizione ecologica sostenibile. Per l’occasione l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti della Campania, l’Associazione Giornalisti Vesuviani “Carmine Alboretti” e la Fondazione “Mimmo Beneventano”, promuove un corso di formazione per giornalisti, con attribuzione di quattro crediti formativi, sul tema “La gestione delle aree protette nazionali tra salvaguardia e contrasto alle illegalità ambientali”, che si terrà venerdì 30 maggio, alle ore 9:00, presso il Palazzo Mediceo a Ottaviano.
All’incontro formativo,
“Celebrare i trent’anni dell’istituzione del Parco Nazionale del Vesuvio – spiega il presidente Raffaele De Luca - significa riconoscere il valore di una scelta lungimirante che ha posto al centro la tutela di un territorio unico, ricco di biodiversità, storia e cultura. In questi decenni il Parco ha rappresentato un baluardo contro le aggressioni ambientali, ma anche uno spazio di rigenerazione sociale ed economica. Oggi più che mai, di fronte alle sfide imposte dalla crisi climatica e dalle illegalità ambientali, le aree protette assumono un ruolo strategico nella costruzione di un futuro sostenibile. Per questo – aggiunge Raffaele De Luca – abbiamo voluto che questa ricorrenza fosse anche un momento di riflessione, coinvolgendo magistrati, giornalisti, studiosi e rappresentanti delle istituzioni: perché la salvaguardia dell’ambiente passa anche attraverso la legalità, la conoscenza e il dialogo tra le forze sane del Paese. Ringrazio tutti coloro che parteciperanno a questa giornata e che quotidianamente, con il proprio impegno, contribuiscono a proteggere e valorizzare il nostro patrimonio naturale.”
In occasione della settimana europea dei parchi per tutti i residenti nei 13 comuni del Parco sarà possibile visitare gratuitamente il Cratere del Vesuvio.
Il 24 maggio di ogni anno si festeggia la giornata europea dei Parchi: la data ricorda l'istituzione dei primi nove parchi nazionali in Svezia, nel lontano 1909.
Per questa ricorrenza, le aree protette europee aderenti a Europarc Federation, tra cui l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, organizzano attività per far conoscere la bellezza e la biodiversità di questi importanti ecosistemi.
Anche quest’anno, per tutta la settimana dal 22 al 28 maggio 2025, sarà possibile visitare gratuitamente il Cratere del Vesuvio per i residenti nei 13 Comuni del Parco Nazionale del Vesuvio
Per accedere al Cratere sarà necessario effettuare la prenotazione (acquisto biglietto gratuito) sulla piattaforma www.vesuviopark.vivaticket.it ed esibire all’ingresso, oltre al biglietto, un documento di identità che comprovi la residenza in uno dei sopra elencati comuni del Parco.
Anche gli istituti scolastici dei 13 comuni del Parco possono fruire delle gratuità prenotando i biglietti (acquisto biglietto gratuito) per la vista al Cratere del Vesuvio tramite l’ufficio “Gruppi” gestito da Vivaticket. La richiesta va effettuata via email, scrivendo all’indirizzo gruppi@vivaticket.com, allegando elenco dei nominativi e delle date di nascita dei partecipanti su carta intestata dell’istituto scolastico. Le informazioni vanno richieste al numero +39 081 2395653. Ente Parco Nazionale del Vesuvio
Martedì 20 maggio, il Palazzo Mediceo di Ottaviano ha ospitato una giornata speciale, dove il Parco Nazionale del Vesuvio ha fatto da cornice a un evento unico che ha unito natura, creatività e educazione ambientale.
Performance dal vivo, mostre artistiche e installazioni collettive hanno raccontato, attraverso il talento e l'entusiasmo degli studenti, il valore della tutela ambientale e la bellezza del nostro territorio.
L’installazione “L’Albero della Rinascita”, realizzata con il contributo delle scuole partecipanti, è diventata simbolo di speranza e rinascita, in un dialogo profondo tra generazioni e paesaggio.
Grazie a tutti i docenti, dirigenti, alunni e istituzioni che hanno reso possibile questo straordinario incontro. Il futuro dell’ambiente parte dai più giovani.
Hanno partecipato:
In un angolo speciale di Pompei, tra il profumo della pizza appena sfornata e il calore di un forno che racconta storie di famiglia, nasce un’idea semplice ma preziosa: condividere libri per condividere emozioni.
La Pizzeria Todisco, da sempre luogo di incontri e sorrisi, apre le sue porte a una nuova iniziativa: il Book Crossing. Un piccolo spazio dedicato ai lettori, ai sognatori, a chi ama perdersi tra le pagine di un libro. E anche a chi un libro non lo ha mai avuto, ma è curioso di iniziare.
Come funziona? È semplice e gratuito: porta un libro che hai amato, lasciane un pezzo qui, e prendine un altro che ti incuriosisce. Può essere un romanzo, una poesia, un manuale o un racconto illustrato. Ogni libro è il biglietto per un viaggio che non costa nulla, se non un po’ di tempo e immaginazione.
Perché farlo? Perché leggere un libro che qualcun altro ha scelto di condividere crea un filo invisibile tra sconosciuti. Perché ogni volume ha una storia dentro, ma anche una storia intorno: quella di chi l’ha letto prima di te. E perché in un mondo che corre, fermare il tempo con una pizza e un libro è un piccolo atto di gentilezza.
Invito aperto a tutti: Hai un libro a casa che merita di essere letto ancora? Portalo da noi! Aiutaci a far crescere questa biblioteca viva e libera, dove il sapere si scambia come un abbraccio.
Vieni alla Pizzeria Todisco di Pompei, dove oltre al gusto, c’è spazio anche per l’anima.
#apsdeamicitia APS De Amicitia - Quarto - Todisco Pizzeria e Ristorante.