venerdì 27 gennaio 2023

1 miliardo e 380 milioni per le strutture ricettive con il nuovo incentivo FRI-Tur

 Dal 30 gennaio si apre la piattaforma per la misura del PNRR promossa dal Ministero del Turismo e gestita da Invitalia, con la partecipazione di ABI e CDP, per favorire la riqualificazione in chiave sostenibile e digitale 


“Nell’ambito del PNRR Turismo, abbiamo avviato il Fondo Rotativo Turismo pubblicando la procedura per la ricezione delle proposte da parte degli operatori, che consentirà di realizzare un’importante opera di riqualificazione delle strutture ricettive. Un fondo di 1 miliardo e 380 milioni per interventi che spaziano dalla riqualificazione energetica, a quella antisismica e rimozione delle barriere architettoniche, passando per restauro, risanamento, digitalizzazione, acquisto di arredi o realizzazione di piscine termali. Una misura che prevedeva uno stanziamento di 180 milioni (risorse PNRR fondi Next Gen EU) ma che, grazie all’importante lavoro del Ministero, è stato integrato con 600 milioni deliberati dal CIPESS concessi a CDP, ai quali si affiancano prestiti di pari importo e durata erogati dal settore bancario a condizioni di mercato. Questo consentirà alle nostre imprese di essere maggiormente competitive ed al passo con i continui cambiamenti del settore. Un intervento che testimonia il pieno sostegno del Governo al comparto turistico, che, soprattutto nell’ultimo anno, ha dimostrato di trainare l’economia italiana” introduce così il Ministro del turismo Daniela Santanchè la misura promossa dal Ministero e gestita da Invitalia con la partecipazione di ABI e CDP.  

Con una dotazione di 1 miliardo e 380 milioni di euro, con la pubblicazione della piattaforma parte il 30 gennaio 2023 il nuovo incentivo per favorire un salto di qualità delle strutture ricettive italiane. 

Si chiama FRI-Tur (Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo nel turismo), è promosso dal Ministero del Turismo e gestito da Invitalia.

L’incentivo, Misura M1C3 investimento 4.2.5 del PNRR, è previsto nell’ambito del sistema di fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche, di titolarità del Ministero del turismo. Si rivolge, tra gli altri, ad alberghi, agriturismi, stabilimenti balneari e termali, strutture ricettive all’aria aperta, porti turistici, imprese del settore fieristico e congressuale. 

Sono richiesti investimenti medio-grandi, compresi tra 500.000 e 10 milioni di euro, che puntano sulla sostenibilità e sulla digitalizzazione, in particolare sulla riqualificazione energetica e antisismica. Altri interventi agevolabili sono: eliminazione delle barriere architettoniche, manutenzione straordinaria, realizzazione di piscine termali, acquisto o rinnovo di arredi. 

Due le forme di agevolazione: 

  • contributo diretto alla spesa, concesso dal Ministero del Turismo, 
  • e un finanziamento agevolato, concesso da Cassa Depositi e Prestiti. 
  • Entrambe le agevolazioni verranno concesse sulla base della valutazione dei progetti affidata a Invitalia. 

Al finanziamento agevolato dovrà essere abbinato un finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata, erogato da una banca che aderisce all’apposita convenzione firmata da Ministero del Turismo, Associazione Bancaria Italiana e Cassa Depositi e Prestiti. Si prevede, pertanto, un ulteriore apporto di 600 milioni di euro da parte del mondo bancario, pari alla somma stanziata per il finanziamento agevolato concesso da Cassa Depositi e Prestiti, che porta la dotazione complessiva della misura a quasi 1,4 miliardi di euro. 

Già dal 30 gennaio sarà aperta la piattaforma web sulla quale le imprese potranno scaricare la documentazione. La domanda potrà essere presentata online sul sito di Invitalia dal 1 marzo 2023.  

Roma, 25 gennaio 2023



martedì 24 gennaio 2023

“Coltiviamo Agricoltura Sociale”, il Parco archeologico di Pompei tra i quattro vincitori con il progetto “Parco Archeologico di Pompei, storia di una rinascita”

ARCHEOLOGICO DI POMPEI TRA I VINCITORI DEL BANDO “COLTIVIAMO AGRICOLTURA SOCIALE” 
Questa mattina a Palazzo Della Valle, sede di Confagricoltura, si è tenuta la cerimonia di premiazione dei vincitori della settima edizione del bando “Coltiviamo Agricoltura Sociale”, realizzato da Confagricoltura, Senior L’età della Saggezza Onlus e Reale Foundation, in collaborazione con la Rete Fattorie Sociali e l’Università di Roma Tor Vergata.
Il Parco archeologico di Pompei è risultato tra i quattro vincitori con il progetto “Parco Archeologico di Pompei, storia di una rinascita” - La storia di un mondo perduto che rinasce grazie ai giovani ed al sociale, in continuità con iniziative similari già avviate presso il sito di Pompei.
Il progetto – frutto di una convenzione tra il Parco e la Cooperativa Sociale Il Tulipano, che si occupa di servizi per persone con autismi e attività di inserimento lavorativo con giovani e adulti con autismi e/o disabilità cognitiva e le loro famiglie e l’azienda agricola Di Landro - vede come destinatari 21 giovani e adulti con autismi e\o disabilità cognitiva che grazie al supporto della Cooperativa e alla collaborazione con l’azienda agricola saranno formati attraverso attività condotte presso le aree verdi del Parco Archeologico di Pompei, e in particolare in alcune aree ex Polverificio Borbonico di Scafati, al fine di essere concretamente inseriti nella filiera della produzione agricola.
L’obiettivo è quello di promuovere, attraverso l’agricoltura e sfruttando il contesto straordinario dei luoghi della cultura, l’inclusione di giovani con disabilità, con particolare attenzione ai bambini, agli adolescenti, ai giovani e adulti con disturbo dello spettro autistico e/o disabilità cognitiva, operando sul capitale umano e valorizzando le risorse di ciascun individuo nei contesti di vita ordinari.
“Siamo felici di essere vincitori di questo bando perché ciò consente di implementare e estendere l’esperienza di agricoltura sociale e di inclusione già avviata dal Parco archeologico di Pompei anche ad altre aree verdi di nostra competenza, come il Polverificio Borbonico di Scafati, coniugando l’esperienza sociale di coinvolgimento concreto di persone anche con disabilità e il loro possibile inserimento nel mondo del lavoro, alla valorizzazione di un patrimonio naturale dalle grandi potenzialità finora non adeguatamente sviluppato - dichiara il Direttore del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel - Il Parco ha già da quest’anno in corso progetti di agricoltura sociale nel sito di Pompei assieme all’Associazione Il Tulipano e ai ragazzi con disabilità e autismo del Centro riabilitativo di Pompei, impegnati nella raccolta della frutta dalle aree verdi del sito archeologico. Queste iniziative stanno dimostrando che i luoghi di cultura possono essere dei veri laboratori di esperienza, dei luoghi di inclusione, da vivere quotidianamente e alla portata di tutti.”

"Guardare la bellezza della Natura è il primo passo per purificare la mente" - Ente Parco Nazionale del Vesuvio


"Guardare la bellezza della Natura è il primo passo per purificare la mente" 
Condividi con noi gli scatti più belli del Vesuvio innevato 
e facciamo ammirare a tutti la nostra Grande Bellezza.
Foto di Michele Miranda 

Ente Parco Nazionale del Vesuvio

venerdì 20 gennaio 2023

Riflettori accesi sulla vetrina del turismo internazionale di Madrid: #Pompei c'è.

Carmine Lo Sapio, nel doppio ruolo di Sindaco della Città di Pompei e Consigliere della Città Metropolitana di Napoli con delega al Turismo, di nuovo regista dell'unione di intenti di Comune-Santuario-Parco Archeologico per il rilancio turistico mondiale della Città di Pompei. Ed è già sold out per tutto il 2023: il pacchetto turistico "Pompei" il più venduto dai maggiori tour operator internazionali.

LA FAMIGLIA REALE SPAGNOLA SUGELLA IL SUCCESSO DELL’OFFERTA TURISTICA DELLA CITTÀ DI POMPEI CON UNA VISITA ESCLUSIVA ALLO STAND ITALIA-POMPEI IN "FITUR"  Carmine Lo Sapio Sindaco di Pompei


 








giovedì 19 gennaio 2023

Voucher connettività per imprese e professionisti.


Con decisione C(2022) 8798 final la Commissione Europea ha approvato la proroga della misura Voucher banda larga per le PMI - SA.57496 per tutto il 2023: gli operatori di TLC potranno quindi attivare i voucher 
fino al 31 dicembre 2023.  

Si tratta di una misura prevista dal MISE per incentivare la digitalizzazione delle imprese, attraverso contributi economici per acquistare abbonamenti internet ultraveloci .

In particolare il voucher è rivolto a :

  • micro, piccole e medie imprese;

  • persone fisiche titolari di partita Iva che esercitano, in proprio o in forma associata, una professione intellettuale (art. 2229 del Codice Civile) o una delle professioni non organizzate (L n.4 del 14/01/2013)

L’ agevolazione consiste in un contributo (sotto forma di sconto sul prezzo di vendita del canone) che parte da un minimo di 300 euro ad un importo massimo di 2.500 euro per servizi di connettività a banda ultralarga da 30 Mbit/s (megabit per secondo) ad oltre 1 Gbit/s (Gigabit per secondo), di durata pari a 18 o 24 mesi.

I beneficiari potranno richiedere il voucher ad uno qualunque degli operatori di telecomunicazione accreditati fino ad esaurimento delle risorse stanziate.

Sul sito di Infratel Italia S.P.A. è possibile consultare l'elenco degli operatori accreditati e scaricare la documentazione e la modulistica per l’accesso al voucher. www.regione.campania.it

Normativa

martedì 17 gennaio 2023

Un Museo diffuso per raccontare e conservare il patrimonio statuario di Oplontis.

Un Museo diffuso per raccontare e conservare il patrimonio statuario di Oplontis. 

Alla Villa di Poppea, a Torre Annunziata, ricollocate statue e reperti originari, mai prima esposti nel sito. Un progetto che consente di valorizzare l’eccezionale patrimonio statuario di uno dei siti più suggestivi del Parco Archeologico di Pompei. ​

Nelle foto il grande cratere a calice che fungeva da fontana da giardino, oggi esposto nel grande salone di rappresentanza colonnato. Raffigurati in bassorilievo i gruppi di guerrieri di Pirro, disposti in coppia. Ognuno batte lo scudo con il braccio sinistro e tiene la spada con il destro. Un terzo uomo danza a destra. I guerrieri danzano in punta di piedi con le gambe incrociate e i corpi allungati. Pompeii - Parco Archeologico


Emozioni che prendono corpo alla Villa di Poppea, attraverso la ricollocazione di statue e reperti originari, mai prima esposti nel sito. Un progetto di Museo diffuso permanente che consente di raccontare, conservare e valorizzare l’eccezionale patrimonio statuario di Oplontis.

Precedentemente in mostra presso il Palazzo Criscuolo di Torre Annunziata, e in parte provenienti dai depositi del Parco archeologico di Pompei, le opere sono state riposizionate in alcuni ambienti della villa, regalando un imprevisto colpo d’occhio nel delicato contrasto tra il marmo delle statue, le linee eleganti dei bassorilievi e dei busti, e gli affreschi delle stanze che risaltano dei loro vivaci colori. Non si tratta solo della proposta di un nuovo percorso visita, con inediti scorci, ma di un invito al sentire, a lasciarsi sorprendere dall’impressione che la vista di tanta bellezza solleva.
15 i reperti ricollocati, che un tempo adornavano la maestosa Villa, tra i quali un grande cratere in marmo pentelico a bassorilievi, ad aprire il percorso e grandi statue. La Nike, l’Artemide e l’Efebo, e poi il busto di Eracle, il bambino con l’oca, e ancora una testa di Afrodite e ritratti di bambini. A questi reperti già posizionati si aggiungeranno i centauri e il gruppo scultoreo del Satiro con Ermafrodito, al termine della mostra “Arte e sensualità nelle case di Pompei” presso la palestra grande di Pompei, dove sono attualmente esposti.
L’itinerario ha inizio con il grande cratere a calice che fungeva da fontana da giardino, oggi esposto nel grande salone di rappresentanza colonnato. Raffigurati in bassorilievo i gruppi di guerrieri di Pirro, disposti in coppia. Ognuno batte lo scudo con il braccio sinistro e tiene la spada con il destro. Un terzo uomo danza a destra. I guerrieri danzano in punta di piedi con le gambe incrociate e i corpi allungati.
Non di minore impatto è la Nike, la donna alata, con il leggero piede nudo, che emerge dalla veste sollevata, teso verso il suolo nell’atto di atterrare, e collocata in uno degli ambienti che affacciano sulla piscina. E ancora l’Artemide, la dea, rappresentata in piena falcata, con il peso del corpo che poggia sulla gamba sinistra, e la destra sollevata. Particolare anche la scultura del bambino che gioca con l’oca. Gruppi di fontane con ragazzi che tengono in mano un uccello acquatico erano molto popolari nella scultura da giardino. Nella maggior parte dei casi il ragazzo era visto come Eros.
La Villa di Poppea (nota anche come Villa A per distinguerla dalla villa B rinvenuta poco lontano) era una delle più importanti ville d’otium della costa del Golfo di Napoli.
Per la grandiosità dell’impianto e la ricchezza degli apparati decorativi la villa A, nella quale è stata rinvenuta un’anfora in cui è menzionato il nome di Poppea, è attribuita alla seconda moglie di Nerone. Al pari delle lussuose ville di Stabia, presentava un accesso principale orientato verso la campagna retrostante, sviluppandosi poi in una ricca ed articolata distribuzione di sale di soggiorno e giardini aperti sul golfo e le sue bellezze paesaggistiche.
I colonnati dell’affaccio sud, i giardini e le terrazze, visti dal mare, costituivano parte integrante del panorama con il Vesuvio, la campagna circostante, le colline boscose e ricoperte di vigneti. Attorno alla metà del I secolo d.C. il complesso si ampliò con l’aggiunta dell’enorme piscina, 61×17 metri, lungo la quale si disposero le stanze da pranzo, il soggiorno, gli alloggi per gli ospiti e dei piccoli giardini d’inverno. La villa aveva inglobato anche i resti di un più antico complesso produttivo, posti a sud del quartiere della piscina, di cui è stato possibile indagare solo l’ambiente del torchio.
Attorno alla piscina, nella ricca vegetazione, era collocata parte delle sculture che decoravano il lussuoso edificio.
Tra le molte ville vesuviane questa è l’unica che offre la possibilità di ricostruire, sulla base degli scavi archeologici, la composizione dei giardini interni, luoghi di riposo e meditazione, che rivestivano una grande importanza nella vita dell’aristocrazia romana.
Studi paleobotanici, inoltre, hanno consentito di ricostruire la vegetazione originaria in essi presente: siepi di bosso, oleandri, limoni, platani, olivi, cipressi, edere rampicanti e rose erano disposti a complemento della decorazione scultorea e architettonica.
Al momento dell’eruzione l’edificio doveva essere in gran parte disabitato a causa di lavori incorso, forse avviati in occasione di un passaggio di proprietà, che comportarono la rimozione di molti elementi architettonici e decorativi.
All’interno delle azioni di miglioramento dei livelli di accessibilità della villa di Poppea, oltre all’inserimento di un nuovo percorso in LIS, nel mese di gennaio si sono conclusi i lavori di messa in sicurezza e sistemazione della rampa di ingresso. Quest’ultimo intervento consentirà anche alle persone con disabilità di accedere alla villa dal lato piscina e riconnettersi al percorso fruito da tutti i visitatori.
  • Progetto e realizzazione allestimento a cura di:
  • arch. Arianna Spinosa Responsabile Unico del Procedimento
  • dott. Giuseppe Scarpati Progettista archeologo
  • dott.ssa Raffaella Guarino Progettista restauratore
  • dott.ssa Silvia Bertesago Responsabile Ufficio Mostre
  • dott.ssa Tiziana Rocco Supporto Ufficio Mostre
  • arch. Maria Pia Amore Supporto progetto allestimento
  • arch. Vincenzo De Luce Progetto allestimento

lunedì 16 gennaio 2023

San Giorgio a Cremano -Villa Bruno - Subscatti 2022/23

Secondo la tradizione la sirena Partenope rappresenta la massima espressione di bellezza femminile.

Come tutte le sirene anche essa era un’ammaliatrice di uomini , compito per lei molto semplice vista la sovrumana bellezza, tanto da essere considerata più avvenente della dea Venere.

Malgrado il suo fascino irresistibile non fu in grado di conquistare il cuore di Ulisse.

L’astuto eroe, incatenatosi all’albero della sua nave, riuscì a non cedere alle lusinghe della sirena.

Partenope affranta al dolore si suicidò lanciandosi da un dirupo.

Le onde del mare trasportarono il corpo di Partenope sull’isolotto di Megaride, nel luogo in cui oggi è ubicato il Castel dell’Ovo.

Nell’ XIII secolo a C i Cumani fondarono una città proprio nelle vicinanze dell’isolotto di Megaride e le diedero il nome di Partenope , collegando quindi il nome della famosa sirena alla cultura del luogo.

Dal mare emerge la radice identitaria della cultura Napoletana, quella Partenopea non rappresenta solo un traguardo ma un punto di partenza, grazie al quale costruire un tessuto sociale in grado di attingere risorse per superare le sfide del presente e del futuro della nostra Regione.

Partenope e i naviganti: la voce di miele, l’oblìo e la morte Il giorno 20 gennaio ore 18:30 presso Biblioteca Villa Bruno a San Giorgio a Cremano, si darà il via alla quarta edizione di Subscatti . Fra i numerosi ospiti sarà presente la Dottoressa Olga Cirillo . “La prima apparizione letteraria delle sirene risale all’Odissea: il loro elemento distintivo, l’unico che si imponga in una innumerevole diversità di varianti del mito, è la voce: una voce capace di incantare e che loro stesse definiscono dolce come il miele. “«continua» 




mercoledì 11 gennaio 2023

Pompei è unicum mondiale, è un luogo dove tocchiamo per mano il valore della nostra cultura. Gennaro Sangiuliano - Ministro della Cultura

 
AGI/Vista - (Agenzia Vista) Pompei 10 gennaio 2023 “Pompei è unicum mondiale, è un luogo dove tocchiamo per mano il valore della nostra cultura. Ha un grande potenziale economico, l'Italia è una superpotenza culturale, la storia ci ha regalato una grandezza. Abbiamo il dovere di conservare e preservare i servizi. Lo ha dichiarato il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano a margine della sua visita a Pompei. Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

Il Ministro Sangiuliano a Pompei: “Qui tocchiamo con mano il valore della nostra cultura”. “Pompei è un sito dove tocchiamo con mano il valore della nostra cultura, che è anche di tipo economico. Ho detto più volte che l’Italia è una superpotenza culturale perché la storia ci ha regalato un unicum – ha detto il ministro Gennaro Sangiuliano, in occasione dell’apertura della casa dei Vettii a Pompei -. Pompei è un luogo dove percepiamo il valore di questa cultura. Abbiamo il dovere di conservare tutelare e anche migliorare il nostro patrimonio. Al netto della pandemia di flussi turistici sono in aumento. Dobbiamo predisporci a ciò elevando il valore dell’offerta e migliorando l’esperienza per i turisti”.

Scavata tra il 1894 e il 1896, la casa dei Vettii apparteneva a Aulus Vettius Conviva e Aulus Vettius Restitutus, probabilmente due liberti, divenuti ricchi con il commercio del vino. Lo sfarzoso arredo pittorico e scultoreo della casa, dunque, riflette anche la ricchezza del territorio della città, dove si produceva il vino per l'esportazione in tutto il Mediterraneo, e la mobilità sociale, che consentiva a due ex schiavi di salire ai livelli più alti della società locale. Non mancano tracce della vita degli ultimi, tra le quali spicca un ambiente adiacente alla cucina, nel quartiere servile, decorato con quadretti erotici. L'ambiente, in passato, fu dotato di una porta di ferro per consentirne l'accesso ai soli uomini adulti, barriera rimossa solo pochi giorni prima della riapertura della casa. Si è ipotizzato che l'ambiente servisse per la prostituzione, ipotesi che sembra trovare riscontro nel rinvenimento, sulla parete sinistra del vestibolo, di un'iscrizione in cui una donna di nome Eutychis, "greca e di belle maniere", veniva offerta per due assi (Eutychis Graeca a(ssibus) II moribus bellis). Una testimonianza che Pompei offre, oltre alla bellezza dell'arte e dell'architettura antica, della società dell'epoca con le sue stratificazioni e costumi. "La casa dei Vettii è la storia del mondo romano rinchiusa in una casa, la 'casa museo' della romanità per così dire: ci troviamo affreschi mitologici e sculture in bronzo e in marmo, di eccezionale qualità artistica, che parlano del rapporto complesso tra modelli greci e rielaborazioni romane, ma anche la vita economica e sociale della città. I proprietari, liberti e dunque ex schiavi, sono espressione di una mobilità sociale che due secoli prima sarebbe stata impensabile.

Pompeii - Parco Archeologico

Diventano ricchi con il commercio di prodotti agricoli del territorio intorno a Pompei, ma quanto pare nella loro casa fu esercitata anche la prostituzione, da parte di una schiava greca, che apparteneva ai gruppi più deboli della società", sottolinea Gabriel Zuchtriegel, Direttore del Parco archeologico di Pompei.

Agerola - Concours Mondial de Bruxelles - 31 maggio/ 4 giugno 2023

Venerdì 13 gennaio, alle ore 10:30, presso la Sala De Sanctis di Palazzo Santa Lucia a Napoli, si terrà la conferenza stampa promossa dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania per presentare l’edizione 2023 del Concours Mondial de Bruxelles, in programma ad Agerola dal 31 maggio al 4 giugno presso il Campus Principe di Napoli.

La Campania ospiterà, per la prima volta in Italia, la sessione dedicata ai vini effervescenti, coinvolgendo 50 operatori internazionali che dovranno valutare circa 1.200 vini prodotti in tutto il mondo.

Interverranno 
  • Nicola Caputo, Assessore all’Agricoltura della Regione Campania, 
  • Quentin Havaux, Direttore generale di Vinopres, e 
  • Karin Meriot, coordinatrice eventi del Concours Mondial de Bruxelles in Italia.

Giunto alla trentesima edizione, il Concours Mondial de Bruxelles è una competizione enologica internazionale con oltre 300 giornalisti, esperti, critici, buyer e ricercatori, impegnati in degustazioni e valutazioni di migliaia di vini prodotti in oltre 50 Paesi.  Ufficio Stampa della Regione Campania.


martedì 10 gennaio 2023

Al Mav di Ercolano nel 2022 visitatori raddoppiati

Grazie alle tante iniziative messe in campo per rendere sempre più sicura e piacevole la visita al Museo, per lasciarsi alle spalle definitivamente la tragica esperienza della pandemia, si incominciano a vedere i buoni risultati dell’impegno profuso per promuovere la bellezza e la cultura di un territorio straordinario.

Oggi finalmente i numeri sono di conforto a chi ha lavorato, senza risparmiarsi, per tornare alla rivoluzione dell’ottobre 2019, quando fu presentato e poco goduto, a causa della pandemia, l’ultimo aggiornamento tecnologico del Museo, il MAV 5.0 – Virtual multiReality, che ha cambiato radicalmente il modo di vivere l’esperienza conoscitiva del viaggio virtuale nella vita e nello splendore delle principali aree archeologiche di Pompei, Ercolano, Baia, Stabiae e Capri, senza dubbio propedeutico alla visita ai siti archeologici en plein air della Campania.

Ma dal giugno 2021 dobbiamo parlare anche della nuova creatura museale del territorio, che è stata data in gestione alla Fondazione CIVES/MAV di Ercolano, il Museo dell’Ente Parco nazionale del Vesuvio di Boscoreale. Insieme le due Istituzioni culturali hanno accolto, nel 2022, circa 50mila visitatori, grazie ai tanti eventi organizzati anche per le scuole. Il MAV di Ercolano ha raddoppiato gli ingressi al Museo rispetto all’anno precedente, facendo registrare al botteghino ben 32470 ticket staccati, e il Teatro del Mav, gestito dalla società Gabbianella, ha accolto tra spettacoli di prosa, concerti e saggi scolastici circa 10mila spettatori. Mentre il Museo dell’Ente Parco del Vesuvio ha registrato quasi 10mila visitatori dall’inaugurazione del giugno 2021 a tutto il ’22.

“Oltre 50mila persone di ogni età, tanti italiani e anche tanti stranieri, coinvolte nelle attività promosse dalla Fondazione nei due musei di Ercolano e di Boscoreale sono un promettente risultato per le due realtà inclusive e legate al territorio. Si chiude un anno importante che ci fa guardare con fiducia al 2023 – commentano Luigi Vicinanza e Ciro Cacciola, rispettivamente Presidente e Direttore generale della Fondazione CIVES -. Proficua è la collaborazione con le istituzioni locali, a partire dalla Regione Campania. Nuove sinergie organizzative e culturali sono in corso con lo scopo di identificare sia il MAV di Ercolano che il Museo del Parco del Vesuvio di Boscoreale come i luoghi della sperimentazione e della divulgazione dei nuovi linguaggi digitali”. (ANSA)

Una collaborazione che vede la sua realizzazione, anche nel Protocollo d’Intesa, da poco firmato, tra il Parco Archeologico di Pompei, l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, il Comune di Boscoreale e la Fondazione CIVES/MAV di Ercolano, volto alla collaborazione per la conservazione, la valorizzazione e la fruizione sostenibile dei siti archeologici e naturalistici e delle aree museali di Boscoreale e del Vesuviano. Con questo Protocollo nasce una nuova sinergia ed intesa per promuovere un territorio ricco di bellezza e di antiche testimonianze della civiltà e della cultura campana, che porterà, a breve, anche alla nascita del Polo integrato di Boscoreale con l’abbattimento di un diaframma murario che oggi separa il Museo del Parco nazionale del Vesuvio dal sito archeologico di Villa Regina e dall’Antiquarium di Boscoreale. Una bella iniziativa voluta fortemente da Gabriel Zuchtriegel, Direttore del Parco Archeologico di Pompei, da Agostino Casillo, Commissario dell’Ente Parco del Vesuvio, Antonio Diplomatico, Sindaco di Boscoreale e Luigi Vicinanza, Presidente della Fondazione CIVES/MAV di Ercolano, per l’integrazione fisica e immateriale delle rispettive strutture, finalizzata all’implementazione e al miglioramento dei servizi turistici offerti al territorio.

Intanto riparte, per il 2023, il MAV School Experience, l’iniziativa che, dedicata alle scuole, attraverso visite guidate, laboratori didattici, offerte personalizzate e tour virtuali intende trasformare le sale museali in aree di scavo, in cucine di altri tempi e in officine tecnologiche, grazie alla magia del MAV 5.0 , l’ultima versione del Museo Archeologico Virtuale che, ricca di nuovi contenuti, con tecnologie digitali per la prima volta sperimentate nel campo museale, rivoluziona l’esperienza di visita, mettendo al centro la curiosità del visitatore e dei piccoli esploratori.

Per maggiori informazioni sui percorsi, sui laboratori didattici e sugli itinerari che coinvolgono didatticamente i due Musei, il MAV di Ercolano e il Museo del Parco del Vesuvio, è consigliabile consultare il sito web www.museomav.it 
Tutte le informazioni per la visita si trovano a questo link: https://www.museomav.it/visita/
MAV – MUSEO ARCHEOLOGICO VIRTUALE: www.museomav.it
Via IV Novembre 44 – 80056 Ercolano (NA)